venerdì, 29 Marzo 2024
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Vitiligine. Oltre la Pelle!

Vitiligine - Quel poco conosciuto disturbo della pelle - VediamociChiara

Cosa è esattamente la vitiligine?

Sappiamo che non è contagiosa e non provoca e non è un sintomo del cancro e oggi anche le modelle “sfoggiano” la pelle con la vitiligine. La modella canadese, Chantelle Winnie, testimonial di una nota marca d’abbigliamento spagnola che si rivolge ai giovani,  ha dichiarato: “Io non sono la mia pelle”. Oggi che ricorre la giornata mondiale della vitiligine, cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.  

Negli ultimi anni non sono mancati esempi di pubblicità con nuove rappresentazioni della bellezza femminile

Non solo, assistiamo anche alla rivincita delle modelle “curvy”). E così, per la gioia di tutte noi, quello che spesso veniva considerato un difetto (come il non entrare nella strettissima taglia 40) ha assunto un nuovo significato, diventando il segno particolare, il sensuale neo vicino al labbro della donna di oggi.

Oggi Chantelle è la portavoce (“vitiligo spokes model” la definisce Wikipedia) di questo poco conosciuto disturbo della pelle: la vitiligine. Lei ed il suo radioso sorriso fanno bella mostra sui manifesti delle città, ricordandoci che i canoni di bellezza sono tanti quante sono le donne, e offrendoci l’occasione per imparare a conoscere meglio la vitiligine.

Che cosa è la vitiligine?

La vitiligine è una malattia della pelle che si manifesta con ipopigmentazione di alcune parti del corpo (mani, viso, braccia, etc.). Visti i pregiudizi che spesso l’accompagnano, sarà bene cominciare a dire cosa non è la vitiligine:

  • Non è una novità (se ne parla anche nella Bibbia, nel Corano e in antichi testi egiziani);
  • Non provoca il cancro;
  • Non è contagiosa;
  • Non è pericolosa per la salute (alcuni pazienti hanno dimostrato un rischio maggiore rispetto ad altri di sviluppare malattie autoimmuni, tiroide, alopecia, anemia perniciosa – fonte: ARIV –  ONLUS).


Si soffre di vitiligine quando si ha una perdita di Melanina, il pigmento della nostra pelle che oltre a darle il colore, la protegge dai raggi solari ogni volta che siamo esposti ai raggi del sole. Laddove manca la melanina alcune parti del corpo rimangono più chiare rispetto al resto.

Per ragioni ancora sconosciute si attiva un processo che porta il sistema immunitario a distruggere i melanociti, ovvero le cellule della pelle che producono la melanina. Per questo è considerata da alcuni una malattia autoimmune, mentre per altri si tratta di una malattia di origine genetica.

Qualche dato in più

L’origine della parola non è sicura, ci sono due ipotesi: dal latino ”vitulus”, vitello, un riferimento al mantello a chiazze dell’animale e da “vitium”, che vuol dire difetto (di pigmentazione in questo caso).
Oggi se ne classificano due tipi diversi: la vitiligine bilaterale, la più diffusa (90%), che si manifesta sul corpo in modo simmetrico e la vitiligine segmentale.

Tutte le parti del corpo possono esserne interessate:

 – Mani

 – Viso

 – Addome

 – Zona dei genitali

 – Etc.

La vitiligine colpisce l’1% della popolazione mondiale e generalmente compare quando si è molto giovani. Può svilupparsi lentamente o molto velocemente, su uomini e donne. Anche se in queste ultime il numero dei casi sembra essere maggiore.
Molte persone che ne soffrono hanno dichiarato che la prima comparsa è avvenuta a seguito di un forte episodio di stress (fonte: ARIV – ONLUS), ma di fatto non si conosce la sua eziologia, tantomeno le ragioni che la scatenano, sappiamo però che ha una percentuale di ereditarietà pari circa al 6%.

Non è solo un problema di pelle

Soffrire di vitiligine vuol dire fare i conti con problemi di natura estetica. Che portano a problemi di disagio psicologico dovuto al rischio di non accettazione.
Spesso le zone senza pigmentazione (mani, viso…) sono esposte agli sguardi e ai pregiudizi di tutti. Ed è questa la ragione che la lega a non pochi problemi di natura psicologica. Capaci di generare forti disagi, compresi problemi di autostima. Tutto questo, soprattutto se si pensa all’età in cui insorge. La metà dei pazienti è al di sotto dei 20 anni (fonte: ARIV – ONLUS), complica la vita di chi ne soffre.

Sintomi, esami diagnostici e cure

I primi sintomi, dichiarati da un terzo delle persone con vitiligine, sono il prurito che si manifesta in quelle parti del corpo che poi svilupperanno la carenza di Melanina. Per aver un riscontro oggettivo ci si affida al dermatologo.

Ad oggi non esiste nessuna cura, e questo dipende anche dal fatto che non se ne conoscono le cause.
In questi ultimi anni sono stati svolti studi sui topi che hanno dato dei buoni riscontri. La ricerca continua, per trovare una soluzione definitiva al problema.

Come convivere con la vitiligine

In un contesto come questo, dove ancora non è stata scoperta la causa, non mancano rimedi e cure “miracolosi” di dubbia serietà. Per questa ragione va prestata la massima attenzione al tipo di cura che si sceglie di seguire. Per ora non può far altro che ridurre al minimo i danni ed il disagio. Va prestata la massima attenzione nella scelta del medico (dermatologo) a cui affidarsi.

In generale valgono i rimedi che tengono lontani anche altri disturbi e malattie, ad es.:

  • Stile di vita sano;
  • Alimentazione ricca e variegata;
  • Evitare lo stress;
  • Praticare uno sport, anche dolce, in modo costante.


Cosa fare al sole?

Bisogna esporsi dopo aver consultato il proprio medico, con protezione totale, oppure con capi che non lasciano passare i raggi solari. Vanno evitate nel modo più assoluto le scottature. Per questa ragione la protezione va usata in tutte quelle circostanze in cui si è esposti al sole, non solo quando si è in spiaggia.


Fonte
 – ARIV – Associazione Ricerca Informazione per la Vitiligine (ONLUS)

Redazione VediamociChiara
© riproduzione riservata

Take Home Message
La vitiligine è una malattia della pelle che si manifesta con ipopigmentazione di alcune parti del corpo (viso, mani etc.), dovute alla perdita di melanina. Non si conosce la sua eziologia. Sappiamo che non è contagiosa e non provoca il cancro. Sappiamo anche che colpisce l’1% della popolazione mondiale, prediligendo le donne.
Ad oggi non esiste nessuna cura, è bene quindi praticare uno stile di vita sano (dieta corretta, no allo stress, alimentazione bilanciata e ricca di frutta e verdura) e seguire i consigli medici.

Tempo di lettura: 4 minuti

Ultimo aggiornamento: 16 marzo 2023

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