Il colesterolo e i trigliceridi sono i grassi nel sangue che assumiamo con il cibo.
In condizioni normali sono degli elementi indispensabili ma un loro aumento è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari (aterosclerosi, arteriopatia periferica, infarto e ictus)
Il miglior modo per accorgersi di avere il colesterolo alto è dosarlo nel sangue poiché le dislipidemie non danno solitamente sintomi.
Quando il colesterolo è molto alto, si corre il rischio di sviluppare angina, infarto, ictus e arteriopatia periferica, a causa dell’occlusione delle arterie.
Esistono altri fattori di rischio cardiovascolari aggiuntivi come la familiarità per problemi cardiaci, l’età avanzata, l’ipertensione, il fumo e il diabete.
Elevati livelli di trigliceridi, inoltre, possono causare pancreatite acuta, steatosi, xantomi e xantelasmi (raccolte giallastre di lipidi).
Valori di riferimento e diagnosi
Per diminuire il rischio di malattia cardiovascolare è bene controllare regolarmente i valori di colesterolo e trigliceridi, soprattutto dopo i 50 anni:
- Colesterolo totale: minore di 200 mg/dL
- C. “cattivo” LDL: minore di 130 mg/dL
- Colesterolo “buono” HDL: maggiore di 40 mg/dL negli uomini, e di 50 mg/dL nelle donne
- Trigliceridi: minori di 150 mg/dL
Colesterolo e trigliceridi alti – Terapia
È sempre bene smettere di fumare e abbandonare la vita sedentaria (bastano 20-30 minuti di camminata, tre volte a settimana); questo, oltre a contribuire al mantenimento del peso ideale, diminuisce le LDL e aumenta le HDL.
La migliore medicina è il cibo, diceva Ippocrate, per questo la riduzione dei grassi saturi alimentari (carne e formaggi), l’aumento di fibre, carboidrati complessi e acidi grassi omega-3 aiuteranno a prevenire le malattie cardiovascolari.
I farmaci si utilizzano quando il rischio d’infarto e ictus è elevato, e in tutti i pazienti con malattia cardiovascolare già presente.
Le statine sono i farmaci di scelta per il trattamento e la prevenzione del rischio: riducono il colesterolo LDL fino al 60%, i trigliceridi, aumentano lievemente le HDL e proteggono le pareti arteriose.
Altri farmaci utilizzati sono i sequestranti gli acidi biliari (farmaci di scelta per le donne in gravidanza), gli inibitori dell’assorbimento del colesterolo, i fibrati e gli acidi grassi omega-3 per gli elevati livelli di trigliceridi e la niacina per aumentare le HDL.
Fonti
National Centre of Biotechnology Information – NCBI
Dott.ssa Roberta Kayed
Ambulatorio di Medicina Generale e Casa della Salute, A.U.S.L di Bologna – Medical Writer per Farmacoecura.it
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Colesterolo e trigliceridi alti – Sintomi e patologie connesse – Il colesterolo e i trigliceridi sono i grassi nel sangue, che assumiamo con il cibo.
In condizioni normali sono degli elementi indispensabili ma un loro aumento è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari (aterosclerosi, arteriopatia periferica, infarto e ictus).
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Ultimo aggiornamento: 2 agosto 2020
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[…] una bassa aderenza alla terapia con gli antidepressivi (44%), le statine per il controllo del colesterolo (41%) e medicinali contro l’ipertensione (37%). Dimenticare di prendere i farmaci con […]