Ernia Iatale: Quali Sono i Sintomi e Come si Cura

Ernia Iatale

Quali sono i sintomi dell’ernia iatale? E come si cura?

Vi è capitato mai di sentire bruciore allo stomaco, reflusso e difficoltà a deglutire gli alimenti? Può succedere a tutti, magari dopo un pranzo esagerato o troppo saporito ma, se è un fenomeno che si ripete, potrebbe essere un segnale della presenza dell’ernia iatale. Scopriamo insieme cos’è. 

Ernia iatale: da scivolamento, paraesofagea e mista

L’ernia iatale è provocata da un rilassamento delle pareti dello iato, che è lo spazio del diaframma che consente il passaggio dell’esofago. La presenza di ernia iatale è molto comune e si ritrova nel 15% circa degli italiani e può essere anche asintomatica.

L’ernia iatale più comune è quella da scivolamento presente nelle persone in sovrappeso o con obesità addominale e i sintomi si manifestano soprattutto quando la persona è sdraiata in posizione supina.

L’ernia paraesofagea, implica il passaggio della parte superiore dello stomaco nella cavità toracica, a fianco dell’esofago.

Infine, un disturbo poco comune è l’ernia mista, in cui si verificano al contempo le due condizioni già viste, ovvero quella dell’ernia da scivolamento e quella dell’ernia paraesofagea.

Quali sono i sintomi dell’ernia iatale?

L’ernia iatale può essere del tutto asintomatica. Ma più spesso presenta le manifestazioni, tipiche della malattia da reflusso gastroesofageo, che provoca bruciore, rigurgito e dolore nella zona dietro lo sterno a causa della risalita di acidi gastrici dallo stomaco all’esofago. Altri sintomi dell’ernia iatale sono le palpitazioni cardiache dopo i pasti, l’alitosi, la nausea e la disfagia (ovvero la difficoltà a deglutire gli alimenti). Guarda anche la nostra compressa dedicata.

Esistono dei fattori di rischio dell’ernia iatale?

Certamente sì, tra questi ci sono sia dei fattori congeniti sia dei fattori legati all’avanzare dell’età, o al sovrappeso e all’obesità o alla gravidanza. Tra le altre cause però possono esserci anche alcuni traumi nella zona addominale, ad esempio una pressione molto forte dei muscoli addominali, oppure episodi di tosse e di vomito, o la pressione determinata da alcune attività fisiche, come lo spostamento di pesi o l’utilizzo di pesi per le braccia in palestra.

Ernia iatale: cosa mangiare e cosa evitare?

Per ridurre i sintomi dell’ernia iatale, possiamo fare molto a tavola evitando tutti quegli alimenti che possono peggiorare i sintomi cibi piccanti, fritti e ricchi di grassi, come gli insaccati, alcuni formaggi, le salse e il burro, ma anche il pomodoro, gli agrumi, la menta, il cioccolato, caffè, tè e alcol.

I pasti dovrebbero essere meno abbondanti e più frequenti e la sera bisognerebbe cenare a un orario distante dal momento di andare a dormire ed evitare di sdraiarsi nell’ora successiva al pasto (meglio guardare la televisione seduti su una sedia, invece che sul divano).

Inoltre, chi soffre di ernia iatale dovrebbe smettere di fumare e, se si è in sovrappeso o si soffre di  obesità addominale sarebbe bene, iniziare una dieta adatta, con il supporto di uno specialista.

Come si cura l’ernia iatale?

Quanto però l’attenzione a ciò che mangiamo non è sufficiente è necessario rivolgersi al medico che sceglierà la terapia più indicata.

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L’ernia iatale è provocata da un rilassamento delle pareti dello iato, che è lo spazio del diaframma che consente il passaggio dell’esofago. La presenza di ernia iatale è molto comune e si ritrova nel 15% circa degli italiani e può essere anche asintomatica. Scopriamo quali sono i sintomi e le cure.

Tempo di lettura: 5 minuti

Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2024

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