La secchezza vaginale non arriva all’improvviso, possiamo allora imparare a riconoscere alcuni segnali
Con l’ingresso in menopausa il deficit di ormoni porta a cambiamenti della pelle, compresa quella delle nostre zone intime. L’atrofia vaginale può diventare un problema, soprattutto se trascuriamo i segnali che si manifestano via via con il tempo.
Come dentro un incubo…
Alle volte la menopausa ci fa sentire come Gregor Samsa, il protagonista della Metamorfosi, il famoso libro di Kafka. Già quando ci alziamo al mattino sentiamo che qualcosa è cambiato: la nostra pelle tende a perdere elasticità e i piccoli doloretti che prima erano occasionali, ora sono diventati compagni inseparabili (come dice mia zia “dopo gli anta i dolori passano sempre. Ma solo da una parte all’altra” 😉).
Anche nelle zone intime le cose non vanno meglio: bruciore e prurito sembrano una nuova condizione, quasi permanente, non più un episodio sporadico. Che ci sta succedendo?
La secchezza vaginale in menopausa. Un campanello d’allarme
La dottoressa Alessandra Graziottin ci spiega meglio le ragioni di alcuni tipici cambiamenti che si verificano in menopausa:
“la menopausa è caratterizzata da un calo degli ormoni sessuali (estradiolo, progesterone) che a sua volta determina secchezza genitale, atrofia vulvo-vaginale e dolore ai rapporti. Questi insieme di sintomi (…) è denominato anche “sindrome genito-urinaria della menopausa”.
(Fonte: Dopo la menopausa: secchezza genitale, dolore ai rapporti e cistiti si possono curare – sito della dott.ssa Alessandra Graziottin).
Ma quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?
Come per tutti i problemi che riguardano la nostra salute è bene intervenire a partire dalla comparsa dei primi sintomi. Ok, ma quali sono i sintomi a cui una donna deve prestare attenzione per poter poi intervenire, ad esempio con un appuntamento con la ginecologa?
Per evitare che la situazione ci sfugga di mano, meglio prestare attenzione a tutta la sintomatologia della sindrome genito urinaria. Ci permetterà di agire per tempo e quindi di prevenire.
I sintomi vulvo-vaginali
- Secchezza intima
- Prurito e irritazione
- Micro lesioni vaginali
- Cistiti ricorrenti
- Dispareunia (ovvero rapporti intimi dolorosi, che potrebbero portare anche ad episodi di sanguinamento dovuti alla penetrazione)
N.B. L’atrofia vulvo-vaginale “va a braccetto” con il calo del desiderio sessuale e rischia di provocare anche un “deficit” di eccitazione.
I sintomi di natura genito-urinaria
Quando ai disturbi di secchezza vaginale si associano anche una serie di sintomi urinari, si parla di sindrome genito-urinaria, in questo caso i sintomi riguardano anche l’apparato urogenitale:
- Incontinenza da stress
- Disuria
- Pollachiuria
Se sommiamo tutti questi disturbi in una giornata tipo, va da sé che la qualità della vita ne risulta compromessa.
Better Safe then Sorry
È l’espressione usata dagli anglosassoni per dire “Meglio prevenire che curare!”. E allora anche noi ci teniamo a ricordare quanto possiamo fare con la prevenzione. Anche per la nostra salute intima.
Anche in questo caso è importante, al pari di altre parti del corpo come il viso ad esempio, una giusta idratazione, ma anche un giusto allenamento. In questo caso specifico c’è quello garantito da una costante pratica degli esercizi di Kegel, che si possono fare anche mentre vediamo la nostra serie Netflix preferita (niente scuse quindi!). Se poi ci si vuole aiutare con l’idratazione, oggi ci sono ottimi prodotti in commercio.
L’efficacia e la sicurezza dell’acido ialuronico
Da anni abbiamo scoperto nell’acido ialuronico un grande alleato per la cura della pelle. Ma cos’è l’acido ialuronico? L’acido ialuronico è una delle sostanze più igroscopiche esistenti in natura, grazie alla sua elevata capacità idratante. Non a caso lo troviamo come componente naturale del tessuto connettivo e non a caso è presente anche in molti prodotti per l’idratazione della pelle, come quella del viso, ad esempio.
Perché è così utile anche per il benessere intimo femminile? L’acido ialuronico, grazie anche alla sua ottima biocompatibilità, è in grado di contrastare il fisiologico invecchiamento dei tessuti, reidratando la mucosa vaginale e contribuendo così a restituirle elasticità.
In farmacia è possibile trovare formulazioni per un uso locale (non ormonale), sotto forma di gel, o ovuli vaginali, che consentono una somministrazione comoda, una idratazione ed una lubrificazione ideale, senza effetti collaterali e con formulazioni che garantiscono un rilascio prolungato, lento e continuo. Chiedi in farmacia o al tuo ginecologo!
Fonti e approfondimenti
Redazione VediamociChiara
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>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
- (in inglese) Science Direct – Hyaluronic Acid in Postmenopause Vaginal Atrophy: A Systematic Review (sciencedirect)
- Dopo la menopausa: secchezza genitale, dolore ai rapporti e cistiti si possono curare – sito della dott.ssa Alessandra Graziottin
- Impara a conoscere i disturbi intimi femminili e scopri come combatterli – Associazione ONDA – Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna e di Genere
- SIM – Società Italiana Menopausa
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>>> Per un ulteriore approfondimento consulta la nostra sezione interamente dedicata al tema della ”Menopausa”.
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Take Home Message – Quali sono i Segnali per Riconoscere la Secchezza Vaginale?
La secchezza vaginale non arriva all’improvviso, per questo è importante imparare a riconoscerne i segnali. Con il calo di ormoni femminili che si verifica con l’ingresso in menopausa, si verifica un deficit che compromette non solo l’elasticità della pelle del viso e/o del corpo, ma anche l’idratazione e l’elasticità delle nostre zone intime. L’atrofia vaginale può diventare un problema, soprattutto se trascuriamo i segnali che si manifestano con il passare degli anni. Impariamo allora a riconoscere i sintomi, ma anche le cure, comprese quelle ad uso locale, non ormonali, sotto forma di gel, creme e ovuli a base di acido ialuronico a rilascio prolungato.
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