La malattia venosa cronica può essere definitiva una vera e propria “epidemia invisibile”
Invisibile perché sebbene sia molto diffusa in tutto l’Occidente (solo in Italia sono circa 19 milioni le persone che ne soffrono) è ancora troppo spesso considerata un problema di natura estetica o un banale disturbo. Di cure, anche preventive, si parla ancora troppo poco. Proviamo a rimediare allora.
Perché soffriamo di malattia venosa cronica?
La malattia venosa cronica si sviluppa in seguito all’aumento della pressione sulla parete dei vasi venosi, ovvero l’ipertensione venosa. Questa ipertensione venosa, causata dai diversi fattori che la predispongono e favoriscono (e non adeguatamente contrastata da fattori fisiologici compensatori), favorisce la dilatazione delle stesse pareti venose. La dilatazione porta poi al malfunzionamento delle valvole unidirezionali, indispensabile ad un corretto flusso venoso. Tutto questo rappresenta una alterazione della fisiologica “normalità” e l’organismo risponde con l’infiammazione di pareti e valvole delle vene. L’infiammazione a sua volta danneggia ulteriormente le vene, realizzando un circolo vizioso che porta a reflusso venoso e ulteriore sovraccarico di sangue responsabile della fin troppo nota sintomatologia alle gambe: senso di pesantezza e gonfiore, dolore, edema, prurito, formicolio, alterazioni di piccoli vasi venosi superficiali (i cosiddetti “capillari rotti”), vene varicose, edema (gonfiore di caviglie e polpaccio) e, nei casi più gravi, anche ulcere… A soffrirne di più sono le donne di mezza età, con uno stile di vita sedentario, in sovrappeso, con alle spalle una o più gravidanze o terapie ormonali.
Insufficienza venosa cronica – La tipica sintomatologia
Stanchezza e pesantezza delle gambe durante il giorno, la sera si accentuano e portano dolore e, spesso, crampi durante la notte. Conoscete i sintomi? Si tratta dei primi campanelli d’allarme della MVC (Malattia Venosa Cronica). Gli altri sono:
- Formicolio
- Sensazioni pulsanti
- Prurito
- Bruciore
- Gambe senza riposo
- Etc.
Quali sono le cause della MVC (Malattia Venosa Cronica) o cosa ne aumenta il rischio?
La predisposizione familiare, l’essere donne e l’avanzare degli anni (senescenza)… sono questi i tre aspetti che più di altri influiscono sulla severità della malattia. Visto che per l’età, per il genere di appartenenza e anche per la predisposizione familiare non possiamo fare nulla, è ancora più importante intervenire su tutti gli altri aspetti:
- Il tipo di lavoro (soprattutto se porta a stare in piedi o seduti per lunghi periodi di tempo)
- La sedentarietà, abiti aderenti e scarpe con tacchi molto alti
- Il sovrappeso e la dieta che lo determina
- Fattori ormonali fisiologici (pubertà, gravidanza, menopausa)
- Fattori legati alla contraccezione (contraccettivi ormonali)
- L’esposizione al sole o alle temperature elevate
- Cattive abitudini come il fumo
Un cambio salutare dello stile di vita
Visto che la vita sedentaria è uno dei fattori di rischio per lo sviluppo della MVC, praticare due o tre volte a settimana un’attività motoria, può avere effetti benefici sulla circolazione sanguigna nelle gambe, riattivando la pompa muscolare e lo schiacciamento plantare (meccanismi fondamentali per il ritorno del sangue al cuore). Si può optare ad esempio per la camminata veloce e la bicicletta, ma anche il nuoto, tutti molto consigliati. Ma non solo, altri utili consigli sono:
- Evitare di rimanere fermi in piedi per molto tempo o anche seduti, imponendosi delle pause ogni ora.
- Evitare ambienti troppo caldi o di tenere le gambe troppo vicine a fonti di calore (stufe, caminetti, etc.)
- D’estate evitare l’esposizione solare nelle ore più calde
- Si alle scarpe con il tacco, se l’altezza del tacco è compresa tra i 3 e i 4 cm. Altezza ideale per aiutare la normale curvatura del piede e favorire una buona spinta del sangue verso l’alto
La compressione? Un valido aiuto
Le calze a compressione costituiscono un supporto meccanico che favorisce i meccanismi di ritorno venoso verso il cuore. L’uso di calze elastiche a compressione graduata, soprattutto quando si sta a lungo seduti o in piedi, può portare ad un significativo miglioramento dei sintomi e anche a prevenire il gonfiore.
In ogni caso, per diagnosi e trattamenti, evitate il “FaiDaTe” e rivolgetevi al vostro medico o al farmacista.
Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata
>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
- Indicazioni pratiche per una gestione integrata del paziente con malattia venosa cronica
- Insufficienza venosa cronica – Humanitas Gavezzoni
>>> Articoli correlati:
- Varici e vene varicose – Il sistema venoso in mostra
- Come Prevenire la Formazione dei Capillari Rotti?
- Dare sollievo alle gambe pesanti
- Che Fai per la Salute delle Tue Gambe?
- Gambe a Tronco?
…
Take Home Message – Insufficienza venosa cronica. Sintomi e cure
La malattia venosa cronica può essere definitiva una vera e propria “epidemia invisibile”. Invisibile perché sebbene sia molto diffusa in tutto l’Occidente (solo in Italia sono circa 19 milioni le persone che ne soffrono) è ancora troppo spesso considerata un problema di natura estetica o un banale disturbo. Di cure, anche preventive, si parla ancora troppo poco. Proviamo a rimediare allora.
Tempo di lettura: 5 minuti
2 risposte
chiedero’ al mio medico ……
Ciao Fresia,
ci sembra la decisione migliore! 😉
Buona giornata e se ti va continua a seguirci, anche sui nostri Social (Facebook, Instagram, Youtube).
A presto e buon tutto!