Momenti di grazia infinita

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Momenti di grazia infinitaI ricordi sono ormai vaghi, ma deve essere certamente successo, ai miei tempi, quando ero giovane, che mi struggessi per degli amori da spiaggia, che piangessi sentendo quel forte dolore al petto provocato dai sentimenti in frantumi.

Eppure mai avrei pensato che alla mia età potessi ricominciare ad amare in modo così autentico, senza freni, col cuore battendo a mille.

Alle volte penso che stare con lui sia il vero significato della mia esistenza. Ho vissuto tutta la mia vita per arrivare a poter assaporare questi momenti di grazia infinita, di riscoperta di emozioni assopite o che credevo fossero appassite e poi rinsecchite dentro di me.

Lui è, senza ombra di dubbio, l’amore della mia vita. Riesce a farmi divertire, a farmi ridere fino alle lacrime, ma anche a farmi irritare per un niente, a lasciarmi senza parole e riconquistarmi subito dopo con un abbraccio.

Gioca a tormentarmi, sapendo che da me può ottenere qualsiasi cosa, persino il perdono.

Per questo con me sa essere meschino e indifferente, crudele anche solo con un gesto, oppure amorevole, sdolcinato, persino svenevole, soprattutto quando vuole che lo assecondi, che gliela dia vinta.

Quando gli pare è capace anche di grandi slanci d’amore che mi lasciano indifesa, che mi fanno sciogliere in un brivido di gratitudine.

È come se appartenesse solo a me e un attimo dopo tutto cambia, semplicemente si dimentica che esisto e mi abbandona alla nostalgia dei suoi sguardi, dei suoi baci, della sua voce.

È un amore che non dà tregua, che non dà un attimo di pace, che mi appassiona ogni volta di più, che mette in discussione tutte le mie sicurezze.

È il primo ed ultimo pensiero di ogni mio giorno.

Con lui non serve a niente la mia maturità, il mio essere scaltra, la mia esperienza di donna. Mi frega sempre, come nessuno ha mai fatto prima.

Stare con lui significa dare tutto e non aspettarsi niente in cambio, ma poi, come gratificazione per ogni pena, riesce sempre a sorprendermi con la sua dolcezza.

Allora lo stringo forte per vivere l’illusione di poterlo tenere accanto a me per sempre.

Non essere geloso figlio mio. Ti amo più della mia stessa vita, ma l’amore di una nonna non si riesce a spiegare a parole. Ecco, forse non c’è niente di più prossimo alla pazzia.

Quando, ancora neonato, l’ho preso tra le braccia, ho pensato subito a tuo padre, a quante volte abbiamo sognato insieme di vedere crescere i nostri nipoti.

Adesso che è più grandicello vedo nei suoi occhi il suo sguardo impaziente e curioso. Immagino quanto lo avrebbe amato questo piccolo ometto coraggioso. Avremmo continuato a sognare insieme del suo futuro e la sua vitalità lo avrebbe certamente aiutato a sconfiggere il pensiero della morte.

 

Milena Martin per Redazione VediamociChiara
© riproduzione riservata

 

Foto da Pixabay

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