Menopausa. Quali sono le soluzioni per i disturbi più comuni?
Abbiamo intervistato il dott. Francesco De Seta, ginecologo esperto in menopausa. Ecco le sue risposte.
Dott.ssa Maria Luisa Barbarulo: Ho invitato il dottor De Seta per parlare della sintomatologia menopausale, in modo particolare volevo chiederle Dottor De Seta: per ridurre la sintomatologia menopausale, esistono dei rimedi alternativi alla TOS (Terapia Ormonale Sostitutiva)? Le faccio questa domanda perché, a parte che tutte noi siamo candidate alla TOS, ci sono anche alcune di noi che ovviamente hanno un po’ timore dell’assunzione degli ormoni, quindi, volevo sapere se ci sono delle alternative che possiamo proporre alle nostre utenti.
Dott. Francesco De Seta: Beh lei apre un argomento non da poco conto; nel senso che, noi negli anni cosa avevamo pensato? che forse il rimedio migliore di fronte a quelle diverse sintomatologie legate alla menopausa, fosse la prescrizione di quello che mancava cioè: l’ormone.
Purtroppo, i dati della letteratura, qualche volta anche letti e interpretati male, hanno fatto insorgere nelle nostre pazienti il timore che la terapia ormonale in qualche modo, per quanto potesse avere dei benefici, rappresente anche un rischio, ad esempio, anche in termini di tumore della mammella, in termini di problemi cardio vascolari. Questo ha aperto la possibilità di utilizzo di sostanze naturali per le diverse problematiche associate alla menopausa. Mi viene in mente: la vampata di calore, l’atrofia vaginale, il metabolismo che in qualche modo tende a rallentare durante la menopausa stessa, mi viene in mente la salute dell’osso. E quindi che cosa abbiamo fatto? Abbiamo un pochino switchato il discorso farmacologico di terapia ormonale, la TOS verso quelle sostanze cosiddette naturali, quella medicina alternativa, quei fisioterapici, che in qualche modo possono avere un’azione simile estrogenica, ovvero un’azione simile a quella che la terapia ormonale dovrebbe darmi laddove io la vado a prescrivere. E quindi, andare a migliorare, dare quei benefici, in termini di stile di vita, in termini di sintomatologia che vengono ad essere talora invalidanti durante la menopausa. Quindi in realtà è vero, esistono delle sostanze naturali, noi le utilizziamo per poter andare a migliorare queste sintomatologie legate alla menopausa.
Dott.ssa Maria Luisa Barbarulo: tra queste opzioni cosiddette naturali, o comunque più naturali, ce ne sono alcune particolarmente efficaci nei confronti di quella che è in qualche modo la sintomatologia più fastidiosa ovvero le vampate?
Dott. Francesco De Seta: la vampata è effettivamente, oltre ad essere fastidiosa, molto comune, circa l’85% di donne, soprattutto nei primi 7-10 anni della menopausa, riferisce questa vampata di calore altamente invalidante legata quindi a questa alterazione del sistema neuroendocrino. Io dico sempre che c’è questa piccola caldaia nel cervello che tende ad essere sballata per questo deficit ormonale. Quindi, abbiamo deciso di studiare un po’ di sostanze che in qualche modo regolarizzassero questi centri termoregolatori in maniera tale da curare la vampata stessa.
Ad oggi esistono tutta una serie di preparati che in qualche modo vanno a migliorare questa sintomatologia. Mi viene in mente: la soia, il trifoglio rosso, gli estratti di polline, la cimicifuga; esistono diversi prodotti naturali, taluni con un’azione simile estrogenica, quindi simile all’ormone mancante, che vanno a migliorare in qualche modo la sintomatologia.
Il discorso però è anche un pochino più complesso perché mentre in passato spesso si sceglieva una sostanza solo ed esclusivamente per andare a migliorare un sintomo, in questo caso la vampata di calore, oggi invece abbiamo capito che molto spesso la stessa vampata di calore non è nient’altro, se non l’epifenomeno o la punta dell’icerberg, di tutta una serie di altre alterazioni legate alla menopausa. La vampata è tipica nelle donna per la quale dobbiamo stare attenti perché può avere più problematiche in termini cardiovascolari, in termini metabolici, e quindi questo ci porta, anche nella scelta dei prodotti da dover utilizzare con la nostra paziente, alla scelta di più sostanze che in qualche modo vadano ad impattare sicuramente sulla vampata di calore ma anche su tutta quella serie di sintomi legati alla vampata di calore che sono dati dalla salute metabolica, dalla salute dell’osso, e dalla salute cardiovascolare.
Dott.ssa Maria Luisa Barbarulo: Un altro dei disturbi piuttosto comuni della donna in menopausa sono i disturbi umorali, gli sbalzi umorali. Anche per questi esistono delle soluzioni naturali?
Dott. Francesco De Seta: assolutamente sì. In questa complessità del fenomeno menopausale diciamo che gli ormoni agiscono su diversi livelli e vanno ad agire su quello che gli anglosassoni definiscono il mood, l’umore, vanno ad agire sul ritmo circadiano, sonno o veglia, e quindi, laddove questo sistema viene ad essere alterato, ecco allora che anche l’umore ne riceve delle conseguenze negative. Diversi sono gli studi che hanno cercato di capire quali sostanze naturali potessero in qualche modo agire sull’umore. Mi viene in mente lo zafferano, l’iberico (la famosa erba di San Giovanni) oppure la passiflora che va in un qualche modo ad agire sul ritmo circadiano. Alcune volte ci chiediamo: “è l’umore che va in qualche modo ad inficiare il ritmo sonno-veglia di queste nostre donne o in realtà è dal ritmo sonno-veglia alterato che chiaramente ne risente l’umore proprio perché non si dorme bene e si ha una condizione di tensione?”. Quindi, come vede, noi abbiamo messo insieme una serie di problematiche con dei prodotti naturali che possono essere ovviati in qualche modo perché a catena l’uno dall’altra, con la vampata di calore inizialmente e con il ritmo sonno-veglia in un secondo momento, l’umore stesso, possiamo andare ad ovviare con questa serie di sostanze.
Dott.ssa Maria Luisa Barbarulo: Le faccio ancora una domanda che è quella relativa ad eventuali prodotti naturali per un altro problema che molte di noi considerano importante che è quello della secchezza vaginale.
Dott. Francesco De Seta: con questo vasto mondo degli estrogeni noi sappiamo che gli estrogeni, quando son presenti, vanno in qualche modo a fortificare le difese urinarie, vanno in qualche modo a lubrificare ed elasticizzare il tessuto vaginale.
In menopausa una delle sintomatologie in assoluto più comune riferita da una donna è la secchezza vaginale, la mancanza di elasticità, si riduce l’elasticità a livello vaginale e questo fa si che anche il dolore al rapporto sessuale possa essere estremamente comune. Da qui la necessità di identificare dei prodotti o delle sostanze attive che migliorano l’elasticità, la lubrificazione a livello vaginale o aumentino anche l’acidificazione della vagina, ricordiamoci che il pH acido rappresenta un baluardo di difesa nella prevenzione delle infezioni, non solo vaginali ma anche urinarie; ecco allora che, prodotti come l’aloe, l’acido ialuronico, ovvero prodotti che noi definiamo in maniera generica reidratanti vaginali ma che hanno questa reazione a lungo termine di idratazione, elasticizzazione e lubrificazione della vagina, possono migliorare sia la sintomatologia soggettiva della donna, ma possono migliorare anche la qualità di vita, proprio perché disturbo estremamente comune, talora un pochino poco indagato da noi medici e poco rivelato dalle nostre pazienti. Quindi sicuramente esistono una serie di altre sostanze che possono andare ad ovviare anche alla problematica dell’atrofia vaginale.
Nell’ambito di questa problematica chiaramente io con le mie pazienti faccio sempre l’esempio della crema che utilizzate nell’idratazione della cute, stessa cosa a livello vaginale. Non è il prodotto da utilizzare una tantum, ma è quel prodotto che in maniera prolungata, anche banalmente 2 o 3 volte a settimana, conviene sempre applicare a livello vaginale proprio perché l’idratazione è una condizione che si trascina nel tempo e deve essere trattata e curata nel tempo per evitare poi di poter intervenire in una fase oramai un pochino troppo avanzata in cui la possibilità di ottenere dei benefici terapeutici potrebbe risultare ridotta.
Dott.ssa Maria Luisa Barbarulo: Ultima domanda Dottor De Seta: possiamo dare un consiglio in più alle nostre utenti? Possiamo dare loro un suggerimento in più a questo riguardo?
Dott. Francesco De Seta: io direi che il suggerimento che sembra forse il più banale, ma che noi nella pratica clinica spesso dimentichiamo, che se siamo partiti dalla TOS quindi dal farmaco, siamo passati dalla supplementazione e implementazione con sostanze naturali, le più disparate nelle diverse problematiche della menopausa, però qualunque cosa noi utilizziamo se non è incastrata in un puzzle di salute fatto da attività fisica, dieta, ritmo circadiano sonno-veglia, anche qualunque nostro consiglio o prescrizione terapeutica perde di efficacia. In ambito anche dietetico, spesso noi dimentichiamo che l’utilizzo del the verde, degli anacardi, del succo all’arancia, che sono tutti elementi o alimenti che possono andare ad agire su quella serie di problematiche di cui abbiamo fatto cenno, sono dei fondamentali importanti. Dimentichiamo che un’attività fisica regolare, l’organizzazione mondiale della sanità la definisce come almeno 1 ora 2/3 volte alla settimane che non deve essere estremamente intensa, però la stessa attività fisica riduce in maniera significativa quelle sintomatologie menopausali di cui abbiamo parlato. Quindi, assolutamente si prodotto che sia ormonale o prodotto naturale non ormonale ma deve essere sempre il tassello di uno stile di vita che incide in maniera forte e importante nella prevenzione o nel trattamento nei disturbi di cui oggi abbiamo parlato.
Dott.ssa Maria Luisa Barbarulo: benissimo Dottor De Seta, noi la ringraziamo per le sue parole e per i suoi consigli e ci vediamo alla prossima occasione. Ciao a tutte amiche di VediamociChiara.
Dott. Francesco De Seta: Grazie a voi.
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Take Home Message – Sintomi comuni in menopausa
Menopausa. Quali sono le soluzioni ai disturbi più comuni? Abbiamo intervistato il dott. Francesco De Seta, ginecologo esperto in menopausa. Ecco le sue risposte.
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Ultimo aggiornamento: 3 giugno 2022
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