Di cosa si tratta? E quali possono essere le cause dei dolori alle ovaie?
Vi è mai capitato di sentire dolore al basso ventre? Spesso sono piccole fitte, crampi o “doloretti” che passano dopo qualche secondo, ma a volte durano un po’ più a lungo. Tra le domande che ci facciamo in questi casi c’è anche: e se fossero le ovaie?
Prima di tutto, cosa sono le ovaie?
Le ovaie sono due ghiandole a forma di mandorla posizionate ai due lati dell’utero, e che insieme a quest’ultimo, alle tube di Falloppio, alla vagina e alla vulva formano l’apparato riproduttivo femminile. La loro funzione è, in particolare, quella di produrre gli ovuli necessari per la riproduzione e di secernere gli ormoni sessuali.
Nella donna in età fertile misurano ciascuna circa 3.5 centimetri di lunghezza, 2 cm di larghezza e 1.5 cm di spessore, con possibili cambiamenti di dimensioni in base alla fase del ciclo; mentre a partire della premenopausa le ovaie tendono via via a esaurire la loro funzione atrofizzandosi e diventando più piccole.
Come funzionano le ovaie e cosa succede ogni mese?
Un ovaio rilascia solitamente un singolo ovulo giunto a maturazione e dunque pronto per essere fecondato. Se la fecondazione non avviene, la cellula uovo si sfalda e tutto il corredo creato dall’organismo per accogliere il futuro embrione, dà origine alla mestruazione. Se, invece, l’ovulo viene fecondato nella tuba da uno spermatozoo (o più spermatozoi), inizierà il processo di divisione cellulare che poi proseguirà nell’utero, dando inizio alla gravidanza.
Durante la mestruazione e/o i giorni precedenti al ciclo può capitare di provare il cosiddetto “dolore alle ovaie”, un sintomo molto comune. Quando, però, questo si manifesta in altri momenti e dura più a lungo, potrebbe essere il segnale di una condizione preesistente, sia di natura ginecologica, come ad esempio, la presenza di cisti ovarica (funzionale o non), di un’infezione, sia di natura non ginecologica.
Quali possono essere le cause del dolore alle ovaie?
Dolore ovarico? Le cause possono essere diverse e, per essere individuate e trattate, è necessario valutarle in maniera corretta. Scopriamo insieme quali sono i motivi più comuni dei dolori alle ovaie, come:
L’ovulazione: ovvero la liberazione dal follicolo della cellula uovo matura, con fuoriuscita di una quantità minima di liquido follicolare che potrebbe irritare la regione pelvica.
Una cisti funzionale: una formazione di strutture cistiche ovariche con contenuto liquido, generate come risposta “anomala” ad uno stimolo ormonale.
Un corpo luteo cistico: una tipologia di cisti funzionale che si crea dopo l’ovulazione e solitamente diminuisce spontaneamente alla comparsa della mestruazione.
L’endometriosi: una patologia infiammatoria benigna cronica che colpisce in Italia il 10-15% delle donne in età riproduttiva che ha proprio nel dolore il suo sintomo principale.
La malattia infiammatoria pelvica: un’infezione ginecologica causata principalmente da agenti patogeni a trasmissione sessuale che interessa più frequentemente le tube e più raramente l’utero e le ovaie.
Quali sono i sintomi del dolore alle ovaie? E cosa fare?
Fastidio alle ovaie? Il dolore alle ovaie può manifestarsi in maniera acuta trafittiva (rapidamente e intensamente) o cronica (prolungata nel tempo), ed essere continuo o comparire solo in momenti precisi, come durante un rapporto sessuale o un esercizio fisico. Generalmente dove si percepisce il dolore? Nella parte inferiore dell’addome.
Anche i sintomi relativi all’appendicite, calcoli renali, costipazione, gravidanza extrauterina o precoce, ovvero ad un’altra condizione medica, potrebbero causare un dolore che sembra apparentemente provenire dalle ovaie.
Forte dolore alle ovaie? Quando il dolore diventa duraturo e/o particolarmente forte, ed è a volte accompagnato da sanguinamento vaginale anomalo o irregolare, febbre, secrezioni vaginali, è fondamentale rivolgersi ad uno specialista e prenotare una visita ginecologica. Noi di VediamociChiara raccomandiamo una visita ginecologica annuale, che sarà anche più frequente se lo specialista lo riterrà opportuno.
La visita include un’anamnesi approfondita della storia familiare, personale e ginecologica della paziente, approfondendo quali sintomi l’hanno portata a richiedere una visita specialistica ed eventuali patologie o interventi cui è stata affetta o sottoposta in passato.
All’anamnesi segue poi la visita ginecologica vera e propria, che prevede l’esame dei genitali esterni e l’esplorazione vaginale. Nel caso di dolore alle ovaie, per valutare l’anatomia e per diagnosticare la causa, si può effettuare anche un controllo ecografico attraverso un’ecografia transvaginale.
Piccoli controlli non invasivi per un risultato ottimale! Che aspetti? Se hai male alle ovaie, non rimandarli!
Redazione VediamociChiara
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Vi è mai capitato di sentire dolore al basso ventre? Avere sensazioni di fastidio, bruciore o infiammazione? Spesso sono piccole fitte o “doloretti” che passano dopo qualche secondo, ma a volte durano un po’ più a lungo. Tra le domande che ci facciamo in questi casi c’è anche: e se fossero le ovaie? Cerchiamo di capire meglio non solo questo dolore ma anche che cosa sono le ovaie.
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