Quello che resta

Una volta andavo a farmi anche i piedi.

Quello che restaAdesso mi faccio fare solo le mani. Non è una questione di soldi, figurati.

È che certe cose hanno iniziato a perdere importanza. Alle volte ci rifletto e mi sento triste. Poco prima che mia mamma morisse, non riuscivamo in nessun modo a convincerla a mandare giù un boccone. Per lei non aveva più senso. Non aveva più luce negli occhi.

Ci sono cose nella vita che sarebbe meglio non ci fossero, tipo sentirsi in dovere di fare qualcosa, oppure i capelli. Ho letto da qualche parte che gli uomini e le donne del futuro saranno tutti calvi. Anche l’unghia del ditino dei piedi scomparirà, non sarà più necessaria.

Mi piace quando mio marito mi abbraccia, di sorpresa, mentre mi vesto di fronte allo specchio dell’armadio. Mi stringe i seni, li massaggia e mi bacia sul collo. Ma io non chiudo più gli occhi, rimango vigile. Non mi viene più di inclinare la testa. Siamo così cambiati, siamo pesanti e flaccidi, e io non so come dirgli che ho perso il mio amore.

Credo che non glielo dirò mai. Perché farlo? Se a lui basta questo, rimarrà un mio segreto. Un uomo non ha bisogno dell’amore, e poi io devo pensare ai ragazzi. Il più piccolo compie gli anni la prossima settimana e ancora non ho fatto niente.

Non mi metterò in ghingheri: il vestito chiaro con le scarpe chiuse, pronto! Faccio la torta al cioccolato, qualche panino imbottito, i tramezzini. Chiedo a mia cognata di portare il gelato. Ormai è grande per le feste in casa, gliel’ho detto. Il prossimo anno, se vuole, potrà festeggiare il suo compleanno in pizzeria, coi suoi amici.

Il grande già pensa ad andarsene di casa. Lo sento, lo percepisco. Siamo stati una cosa sola per nove lunghissimi mesi. Più l’amavo e più lui mi faceva soffrire. Adesso, però, è una sofferenza diversa, che fa più male. Silenzi impenetrabili. La vita, non è vero?

L’ho detto, certe cose, col tempo, non sono più importanti. Anche quelle che prima erano fondamentali.

Amavo chiudere gli occhi per godere di un bacio sul collo e di un lungo abbraccio. Adoravo incontrare le amiche, non prima di essere andata a farmi mani e piedi. Ero impaziente di festeggiare un nuovo anno di vita con la mia famiglia. E tutto quello di cui avevo bisogno era poter riconoscermi negli occhi dei miei figli, ogni volta che pensavo di non essere felice.

Milena Martin per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata

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