L’amore innocente – Nella Giornata Contro La Violenza sulle Donne

L'amore innocente

Io li conosco bene gli uomini. Loro non lo sanno che cosa sia l’amore.

Il desiderio, la passione, cosa di uomini, ma l’amore nemmeno se lo immaginano che cosa sia. Forse rimane in loro un fiacco ricordo di quando erano bambini, perché i bambini, loro lo sanno bene che cosa sia l’amore. L’innocenza, è lì che nasce l’amore vero, quello puro. L’uomo perde la sua innocenza troppo presto. E quando perdi l’innocenza, perdi anche l’amore. Non lo trovi più.

L’innocenza delle donne, invece, si trasforma in tenerezza ed è per questo che la donna non smette mai di credere nell’amore, e lo cerca sempre, ovunque, alle volte anche nei posti sbagliati. Come ha fatto mia figlia.

Gli uomini sono cattivi, egoisti. Come può un essere egoista credere nell’amore? Piangono, certo che piangono, e si disperano anche, credono che quello sia dolore d’amore. No lo è. È desiderio di possesso, non è certo amore. Quello degli uomini è un sentimento infantile. L’innocenza è un’altra cosa.

L’amore vero è nella felicità, nello stare insieme, nel privarsi di qualcosa per far felice qualcun altro.

Ecco, l’amore spesso è sacrificio. Trovami un uomo che sia capace di sacrificarsi per amore.

La donna si sacrifica fin da bambina, poi impara il dolore del sacrificio per nove mesi, e poi, coi sacrifici, ci convive per tutta la vita. La donna è amore, è sacrificio, è tenerezza, è eternamente innocente.

È innocente di fronte a tutte le atrocità degli uomini e dei loro egoismi, è innocente per tutte le guerre, gli abomini, i soprusi. Un mondo di sole donne sarebbe un mondo d’amore eterno.

E non mi interessa se qualcuno mi dice che ci sono state e ci sono donne senza cuore, sono certamente state traviate da un uomo.

Te lo dico io, che sono una donna e una madre, alla quale, tanto tempo fa, un uomo ha strappato via sua figlia. E lo ha fatto nel peggiore dei modi.

Tu credi in Dio? Il primo assassino dell’umanità è stato un uomo, primogenito di Adamo ed Eva. Caino ha ucciso Abele per invidia. Il primo atto compiuto dal genere umano è stato quello di uccidere il proprio fratello. Non è stato un abbraccio, una carezza, un bacio. L’odio è una condanna che ci portiamo fin dall’inizio dei tempi. L’uomo è animato solo dallo spirito di autodistruzione. La donna no. La donna offre il suo grembo per far crescere una nuova vita.

Certo che avrei voluto morire, insieme a mia figlia, quello stesso giorno. Ma l’amore per lei, anche se lei non è presente, è molto più forte dell’odio di quell’uomo. È una lotta che non possiamo permetterci di perdere.

Milena Martin per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata

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