Quanto ne sappiamo di osteoporosi?
La Giornata mondiale dedicata a questa malattia ci permette di conoscere meglio il “ladro silenzioso” di calcio, che ogni anno procura seri problemi alle ossa del nostro scheletro, soprattutto a quelle delle donne
Giornata Mondiale Osteoporosi – Love your Bones – Protect your Future
Così recita il claim sul sito ufficiale della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, il World Osteoporosis Day. L’hashtag? #LoveYourBones. Ovvero: Ama le tue ossa. Ed è proprio per questo che esiste la Giornata: per imparare ad amare sempre di più le nostre ossa. La Giornata è organizzata a livello internazionale dalla International Osteoporosis Foundation (IOF), ed è stata lanciata per la prima volta 20 anni fa, nel 1996. Oggi coinvolge 90 paesi del mondo.
Giornata Mondiale Osteoporosi – Ma che succede in Italia?
Una ricerca sulla diffusione dell’osteoporosi in Italia, condotta secondo i criteri dell’OMS, evidenza che tra la popolazione femminile over 65 oltre il 33% è colpita da osteoporosi. Parliamo di 4.500.000 di persone di cui 1.000.000 di uomini, ovvero il 7,5% della popolazione (Fonte: Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte ONLUS). Le donne sono più colpite non a caso. Le nostre ossa sono più sottili e inoltre accusiamo una maggiore perdita di osso correlata alle oscillazioni nella produzione di estrogeni, che caratterizza le nostre vite. C’è poi la menopausa, soprattutto quella precoce, a complicare il quadro.
Giornata Mondiale Osteoporosi – Parola d’ordine prevenzione!
L’osteoporosi è una malattia seria, che provoca importanti conseguenze sulla deambulazione e sulla qualità della vita di coloro che ne sono colpiti. Può determinare, infatti, senza alcun segno premonitore, fratture anche molto invalidanti (Fonte: Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte ONLUS).
La Giornata Mondiale dell’Osteoporosi è nata per sensibilizzare all’importanza della prevenzione, per aumentare i comportamenti mirati a prevenirla. Non solo controlli specifici capaci di misurare la quantità e la densità di minerali nel nostro scheletro (come la MOC, Mineralometria Ossea Computerizzata), ma anche sane abitudini, che oggi, approfittando della ricorrenza, ci piace ricordare.
Giornata Mondiale Osteoporosi – Come prevenire l’osteoporosi
In questo caso la prevenzione è ancora più importante visto che l’osteoporosi di solito non presenta sintomi precoci (per questo viene definita “ladro silenzioso”, di calcio). I principali fattori di rischio possono essere modificati.
- Carenze nutrizionali (in particolare, di calcio e vitamina D)
- Sedentarietà
- Sottopeso
- Consumo eccessivo di alcool
- Fumo
Come prevenire allora? Semplice!
- Svolgere regolare attività fisica. Come una camminata veloce, oppure un ballo, ma anche il giardinaggio o andare in palestra, possono prevenire la perdita ossea.
- Aumentare l’assunzione di calcio. La quantità ideale è di 1.000 mg al giorno. Buone fonti di calcio sono il latte (ricco di calcio e povero di grassi è il latte d’asina), ma anche i derivati del latte, come yogurt, burro, e formaggi, meglio se magri, per evitare il rischio legato al colesterolo. Fonti di calcio si trovano anche nella frutta: albicocche, melone, fichi secchi, noci, mandorle e semi di sesamo. Così come nelle verdure: broccoli, cavoli, agretti, cicoria e rucola. Non dimentichiamo il pesce, soprattutto alici, sardine e salmone. Ed anche gli odori, come la salvia, una fonte questa molto ricca di calcio.
- Smettere di fumare e ridurre il consumo di alcool. Entrambe queste cattive abitudini mettono a rischio il mantenimento della massa ossea.
- E poi c’è la vitamina D. Importante perché facilita l’assorbimento del calcio. Possiamo stimolarla con l’esposizione al sole (anche in inverno). Oppure, su consiglio del medico, integrandola con nutraceutici specifici.
- Terapia farmacologica. Ovvio che in casi più seri non può mancare una cura di questo tipo, sempre su consiglio del medico.
Giornata Mondiale Osteoporosi – Risposte pratiche alle domande di tutti i giorni
Ma se sono allergica al lattosio come posso garantire il giusto apporto di calcio?
In due modi:
- Non facendo mai mancare il Parmigiano Reggiano a tavola. Si tratta di un formaggio stagionato, uno dei capisaldi della Dieta mediterranea, che contiene molto calcio ed è privo di lattosio.
- Un altro modo, a cui non pensiamo mai, è ancora più semplice, come bere un bicchiere d’acqua. L’acqua infatti è ricca di sali minerali. In particolare alcune acque, sono fonti importanti di calcio. Iniziare a pensare all’acqua come un vero e proprio alimento, capace di integrare i minerali di cui il nostro organismo ha bisogno, è un primo passo nella prevenzione dell’osteoporosi. Per scoprire quali acque minerali sono più ricche di calcio è fondamentale leggere l’etichetta. Alla voce “calcio” deve essere riportato un valore più alto di 150 mg/l.
Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata
>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
- Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte ONLUS
- World Osteoporosis Day
- Menopausa – Prevenzione in ogni fase della vita – Ministero della Salute
- Benessere in menopausa – Il Vademecum dell’associazione ONDA – Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna e di Genere
- SIM – Società Italiana Menopausa
>>> Articoli correlati:
- Cosa sono osteoporosi e osteopenia
- Osteoporosi e Attività Fisica
- Uliveto Acqua Minerale Amica delle Ossa
- Menopausa = Vecchiaia ? No! Piuttosto una Seconda Giovinezza!
- Check-Up tra i 50 e i 60 Anni
>>> Per un ulteriore approfondimento consulta la nostra sezione interamente dedicata al tema della ”Menopausa”.
…
Take Home Message
Giornata Mondiale Osteoporosi – Quanto ne sappiamo di osteoporosi? La Giornata mondiale dedicata a questa malattia ci permette di conoscere meglio il “ladro silenzioso” di calcio, che ogni anno procura seri problemi alle ossa del nostro scheletro, soprattutto a quelle delle donne: sopra i 65 anni oltre il 33% è colpita da osteoporosi. La prevenzione diventa importante, soprattutto grazie alle sane abitudini. Non solo a tavola, dove non devono mancare alimenti (e acque) capaci di garantire il giusto fabbisogno di calcio giornaliero, ma anche un’attività fisica, costante, preferibilmente all’aperto, per garantire la produzione di vitamina D, utile per l’assorbimento di calcio.
Tempo di lettura: 5 minuti