La cronopenia è un disturbo davvero diffuso nella società di oggi
Cronopenia si riscontra in persone di tutte le età, che non riescono a gestire il proprio tempo.
Cronopenia: Ne soffri anche tu?
Ognuno di noi ha delle giornate caratterizzate da momenti ben definiti, che permettono davvero poco margine di manovra in maniera differente. Basti pensare agli orari rigidi che si devono rispettare per lavoro o studio, a cui si possono aggiungere altri impegni a cui non è possibile soprassedere, come quelli legati alla gestione dei figli o altri appuntamenti che hanno una precisa cadenza. E non è facile organizzare il proprio tempo.
Inevitabilmente, questo porta a dover incastrare tutto il resto, a volte anche con non pochi sacrifici, al punto tale che anche solo riuscire a fare la spesa al supermercato può diventare un problema. Non sono poche le persone che finiscono per entrare in crisi se ci sono delle emergenze di ogni tipo, visto che questo può complicare il resto della programmazione fatta. E purtroppo si tratta di una situazione più frequente di quanto si possa pensare, come sanno ad esempio i genitori quando vengono chiamati dalla scuola dei loro bambini perché non si sentono bene.
Situazioni come queste sono ormai diventate talmente diffuse da essere state identificate con un nome ben preciso, quello di cronopenia. Forse non tutti sanno nello specifico di cosa possa trattarsi, ma se si analizza nel dettaglio il significato del termine molti finiranno per capire quanto sia qualcosa da cui è spesso difficile sfuggire.
Cronopenia: Sai cos’è?
Il termine “cronopenia” deriva dal greco chrónos = tempo e penia = mancanza e si riferisce a una condizione piuttosto diffusa, quella in cui si ha la sensazione di carenza continua di tempo, percepita come una forma di povertà o privazione. A metterlo in evidenza è un articolo pubblicato recentemente su ‘Domani’, secondo cui il 41% degli italiani è convinto che per essere davvero felici sia necessario avere più tempo libero per sé.
Nella realtà dei fatti, però, son pochi a poter avere la certezza di avere a disposizione anche solo un paio d’ore della giornata in cui concentrarsi sulle proprie passioni. Esistono infatti persone che si alzano prestissimo la mattina e che si ritrovano a fare un viaggio di un’ora o più per raggiungere il posto di lavoro e finiscono per fare ritorno a casa all’ora di cena, a quel punto viene solo il desiderio di riposare, ben sapendo di non potersi sottrarre a questo ritmo.
Rivoluzione Francese e tempo
Che c’entra la cronopenia con la Rivoluzione Francese? Molto incredibilmente! Le teorie della Rivoluzione Francese si sono poi rivelate solo un’utopia. In quel periodo si pensava che la giornata ideale dovesse prevedere il giusto equilibrio tra lavoro, tempo libero e sonno. Un tema ripreso dallo slogan Australiano dei primi del secolo “otto ore di lavoro, otto ore di tempo libero e otto ore di sonno”, anche se è praticamente impossibile trovare qualcuno che sia poi riuscito a rispettare davvero quell’intenzione, pur avendo la volontà di farlo.
Ognuno di noi la mattina, o addirittura il giorno prima, potrebbe pianificare tutto quello che vuole fare, ma non è detto che sempre poi si riesca ad agire in questo modo, visto che gli imprevisti possono essere sempre dietro l’angolo. Non solo, i problemi possono esserci già in riferimento al tempo da dedicare al lavoro: oltre alle otto ore che vengono retribuite può essere necessario aggiungere quello previsto per la pausa pranzo e per il viaggio di andata e ritorno. Ecco perché soffriamo un po’ tutti di cronopenia!
Dott.ssa Ilaria Macchi giornalista per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
>>> Si è parlato di questo argomento anche sul quotidiano Domani
Take Home Message
Anche il tempo libero è inevitabilmente schedulato perché deve essere incastrato con quanto resta dagli impegni a cui non si può rinunciare. Insomma, la libertà di cui possiamo godere è davvero risicata ed è per questo che si finisce per soffrire di cronopenia, pur senza rendersene conto.