Le risposte dell’endocrinologo alle vostre domande
Qualche giorno fa in diretta social con noi c’era il dott. Daniele Cappellani, endocrinologo e amico di VediamociChiara. Abbiamo parlato di tiroide al femminile: come il suo funzionamento può influire su molti aspetti della vita di noi donne, dalla fertilità alla vita di coppia.
La tiroide può creare problemi all’intestino?
Sicuramente ormoni tiroidei sono a livello intestinale, ossia i recettori per gli ormoni tiroidei sono a livello intestinale, quindi molto spesso i pazienti affetti da tireopatia hanno anche delle manifestazioni cliniche, tra le altre, a livello intestinale. E’ un qualcosa abbastanza frequente, ad esempio, che i pazienti affetti da ipotiroidismo, quindi con una carenza di ormoni tiroidei, riportino un certo rallentamento dell’intestino, finanche una stipsi o una costipazione vera e propria. I pazienti che invece hanno un ipertiroidismo non di rado hanno un’accelerazione intestinale che può tradursi in diarrea. Questo è un aspetto che riscontro molto molto di frequente nella pratica clinica
Se la tiroide funziona troppo troppo poco come fa a scombinare il ciclo mestruale e l’ovulazione?
Ovviamente parliamo della tiroide al femminile. Questo è molto interessante perché in realtà noi dobbiamo considerare che è un meccanismo di protezione che la natura ha messo in atto. Noi ragioniamo come persone del secondo millennio, del 2025 in questo caso, cioè persone che se hanno una tiroide malfunzionante, perché funziona troppo, o funziona troppo poco, lo possono sapere in maniera molto semplice andando a fare un prelievo. Quindi un laboratorio mi preleva una goccia di sangue e con questa goccia di sangue misuriamo gli ormoni tiroidei. In realtà però veniamo da millenni di evoluzione, in cui non era così e quindi cosa succedeva? Che una tiroide malfunzionante poteva provocare delle conseguenze molto gravi in una gravidanza, poteva provocare conseguenze per la gravidanza stessa, e quindi perderla, oppure poteva portare a delle conseguenze per il bambino per il nascituro.
E allora come si protegge la natura? Cercando di evitare che vi sia una gravidanza nel momento in cui noi abbiamo una tiroide malfunzionante. Di qui l’alterazione del ciclo mestruale, l’alterazione dell’ovulazione che ne fa da contraltare. Quindi non ragioniamo soltanto come persone della modernità, ma ragioniamo nei millenni di evoluzione che ci hanno preceduto.
La tiroide al femminile: perché le donne sono più colpite degli uomini dei dai disturbi tiroidei?
Le donne, in generale, sono colpite più spesso dalla patologia autoimmunitaria. Tutto ciò è collegato a un errore che il sistema immunitario può compiere non riconoscendo un organo come un qualcosa di proprio, come un qualcosa da proteggere, ma anzi non riconoscendolo finisce per attaccarlo. Tutte le patologie autoimmuni sono più frequenti del sesso femminile. Per esempio patologie come la celiachia, sono più frequenti nel sesso femminile, le patologie reumatologiche sono molto più frequenti nel sesso femminile, patologie tipo la sclerosi multipla, quindi di ambito neurologico, e la tiroide stessa che anzi per tutte le patologie autoimmuni è quella più preponderante più prevalente.
Perché le donne? In realtà non lo sappiamo. Si pensa che sia dovuto al fatto che il sistema immunitario femminile sia un sistema un po’ più complesso per 10.000 ragioni, anche perché è progettato affinché nel corso della gravidanza alberghi in grembo una creatura, che è per metà uguale alla donna e per metà uguale al papà. E quindi per la metà uguale alla controparte maschile, quindi è un sistema che sia strutturato per demodularsi e rimodularsi.
Qual è il ruolo dello iodio nella salute della tiroide?
Detto in maniera molto semplice, lo iodio da benzina della tiroide. Ossia gli ormoni tiroidei questi contengono iodio al loro interno. Nello specifico quelli che noi vediamo sul prelievo ematico come FT4 e FT3, che sono gli ormoni tiroidei per eccellenza, contengono rispettivamente quattro atomi di iodio l’FT4 per ogni molecola di ormone, e tre atomi di iodio l’FT3 per ogni molecola di ormone. Quindi si tratta veramente di un qualcosa di indispensabile. Senza iodio io non costruisco ormoni tiroidei. La tiroide soggetta a carenza iodica tende a fare noduli, di qui l’importanza per esempio del sale iodato, come strumento di profilassi per la popolazione generale.
Quando negli anni 90 sono iniziate le politiche di fortificazione del sale mediante aggiunta di iodio, lo scopo era quello di rendere l’Italia, storicamente paese iodio carente, un paese che fosse iodio sufficiente L’Italia da poco da pochi anni è diventata una zona di iodiosufficienza. Ridurre la carenza iodica comporta ridurre l’incidenza della patologia nodulare. Ridurre l’incidenza della patologia nodulare riduce l’incidenza del gozzo.
La tiroide al femminile: come mai gli ormoni che cambiano tanto nella vita di una donna dalla pubertà, alla gravidanza, fino alla menopausa, influenzano la tiroide?
In realtà il l’argomento è complesso. Gli ormoni che cambiano tanto nel corso della vita della donna sono principalmente gli ormoni prodotti dall’ovaio. La donna va incontro ad una fase di attivazione al momento della pubertà, a una fase in cui questi ormoni hanno una ciclicità, molto ben manifesta nel corso della vita fertile, e poi una fase di quiescenza dopo la menopausa. C’è una correlazione in qualche modo tra gli ormoni dell’ovaio e gli ormoni della tiroide? Non proprio, nel senso che ci sono degli elementi in comune, degli elementi di influenza degli uni sugli altri, però si tratta anche di assi ormonali ben distinti.
Quello che è importante è che queste tre età che io ho nominato che sono fondamentalmente lo sviluppo puberale, la vita fertile, che ha come suo elemento forse più emblematico un’eventuale gravidanza e poi la transizione menopausale, sono dei momenti in cui abbiamo dei picchi di incidenza della patologia tiroidea. Ci sono vari tentativi di spiegare questo tipo di meccanismo, alcuni anche molto molto complessi, però in ogni caso fatto sta che possiamo prendere il dato puramente statistico che si tratta di tre momenti in cui la patologia tiroidea “picchia un pochettino più forte”.
Quando ci sono problemi della tiroide quanto incidono sulla possibilità di concepire sia in modo naturale che con le cure per la fertilità?
La risposta è affermativa: nel senso che una tiroide malfunzionante potrebbe bloccare l’ovulazione e quindi render più difficile concepire. Però non dimentichiamoci di una cosa che la tiroide possono soffrire anche i maschietti. Quindi, mi raccomando, in una difficoltà di concepimento, ricordiamoci sempre che è una questione di coppia. Non limitiamoci a fare gli accertamenti alla donna, andiamo eventualmente ad estendere gli esami anche all’uomo, perché poi un terzo delle cause di mancato concepimento sono prettamente maschili. In un terzo, invece c’è una concomitanza.
La tiroide al femminile: quando la tiroide è un po’ pigra che succede alla fertilità e alla gravidanza di una donna?
Dipende sempre da quanto pigra. Parlando di tiroide pigra, noi in termini medici lo chiamiamo ipotiroidismo, vuol dire che non ci sono abbastanza ormoni. Nelle forme più gravi si blocca l’ovulazione, si blocca il ciclo e quindi viene bloccata un’eventuale fertilità. Però spesso non è così, per cui magari c’è un ipotiroidismo non troppo grave, quantomeno in fase iniziale, in fase preconcepimento il ciclo non viene bloccato, la donna riesce ad ovulare, la gravidanza per fortuna si avvia. A questo punto sono le donne che scoprono di essere ipotiroidee, in gravidanza e può succedere qualcosa nella gravidanza stessa, può succedere qualcosa col bimbo. Ma, anche qui dipende molto dalla gravità dell’ipotiroidismo.
Questo è il motivo per il quale una donna che abbia un ipotiroidismo che predata la gravidanza, farebbe sempre bene a controllare gli ormoni, prima di rimanere incinta programmando la gravidanza stessa. E in ogni caso indipendentemente dal sapere o non sapere di avere una patologia della tiroide nei primi mesi di gestazione si fa sempre un prelievo per ormoni tiroidei è proprio insito negli screening che fanno i ginecologi, proprio perché dobbiamo evitare di portare avanti la gravidanza in condizioni che non sono idonee.
Se una donna ha problemi con la tiroide è più facile che sviluppi altre malattie autoimmuni
Se stiamo parlando di problematiche tiroidee autoimmuni, la risposta è sì, ma non perché l’una sia causa dell’altro ,ma perché le patologie autoimmuni spesso noi diciamo vanno a braccetto, cioè sono patologie diverse che coinvolgono organi diverse che hanno un’evoluzione completamente diversa nel corso del tempo, ma si tratta di patologie che hanno la stessa base cioè lo stesso fattore di predisposizione, che è spesso un fattore di predisposizione su base genetica tanto che non di rado le ritroviamo in ambito familiare.
Dott. Daniele Cappellani endocrinologo e diabetologo per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
Per contattare direttamente il dott. Cappellani puoi scrivere qui cappellaniendocrinologia@gmail.com
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Evento realizzato grazie a un grant educazionale incondizionato di Merck
4 risposte
Mia figlia di 14 anni ha iniziato da 1 anno con terapia tifactor flacone 1.5 ml al di.e’ inizio ipotiroidea.,mMi chiedevo se nel corso della vita potrà sospendere se i valori rientrano.
Anch’io ho la tiroidite cronica.
Mi chiedevo anche che differenza c’è tra tiroidite cronica e hascimoto.grazie
Ciao Giuseppina
prova a porre questa domande direttamente al dott. Cappellani nella prossima diretta
Un evento utilissimo come sempre. Siete davvero speciali ❤️
Grazie a te per averci seguito 🤗