Il piede diabetico è una complicanza del diabete poco conosciuta
Eppure, a soffrirne sono in tanti, circa due malati su dieci. Scopriamo qualcosa di più su questa condizione e sulle cure disponibili.
Il piede diabetico è una terribile complicanza del diabete
Si verifica quando i nervi e i vasi sanguigni perdono progressivamente la loro funzionalità, fino a provocare conseguenze anche gravi, come l’amputazione dell’arto. Si tratta di una complicanza che può insorgere anche a distanza di anni dalla diagnosi di diabete ma che purtroppo è ancora scarsamente considerata.
La conseguenza è che, purtroppo, i pazienti spesso arrivano tardi nel centro giusto, dopo essere stati rimbalzati da uno specialista all’altro. Spesso si interviene quando ormai è troppo tardi, amputando il piede malato.
Quali sono le cause del piede diabetico?
Può essere provocato da due fattori provocati dalla malattia: una cattiva circolazione sanguigna (arteriopatia), con conseguente ridotto afflusso di sangue verso gli arti inferiori e in particolare ai piedi, oppure da una compromissione dei nervi (neuropatia) che provoca una progressiva perdita di sensibilità.
Quali sono i sintomi?
Si possono manifestare:
- formicolii e punture tipo spillo
- crampi al polpaccio o al piede
- sensazione di piede freddo
- pelle del piede pallida, lucida, sottile e secca
- cambiamenti della sensibilità cutanea
- gonfiore di piedi e caviglie
- deformazione della struttura fisiologica del piede
- presenza di tagli e ulcere
La cattiva circolazione riduce l’afflusso di sangue e ossigeno, per questo i tagli non guariscono facilmente, trasformandosi in ulcere che possono evolvere in cancrena, lo stadio che precede l’amputazione.
Questi sintomi possono manifestarsi solo quando è ormai troppo tardi. Quindi, è fondamentale sottoporsi periodicamente a controlli ed esami
Di fondamentale importanza è controllare la glicemia, poiché l’iperglicemia non controllata intacca nervi e vasi sanguigni, compromettendone la funzionalità.
Inoltre, al fine di evitare di sviluppare complicanze che, oltre agli arti inferiori, possono riguardare anche cuore, occhi e reni, è necessario che chi soffre di diabete sia seguito da un team multidisciplinare. Dovrebbe essere composto da diabetologo, cardiologo, chirurgo vascolare, ortopedico, infettivologo, podologo (che può notare la presenza di campanelli d’allarme come tagli, infezioni, calli).
Quali sono le cure per il piede diabetico?
In caso di diagnosi di piede diabetico, occorre innanzitutto seguire una dieta e fare attività fisica al fine di perdere peso e migliorare la circolazione.
Se l’infezione non ha raggiunto le ossa, risultati ottimi si possono ottenere applicando dei cerotti a base di saccarosio octasolfato. Svolgono una azione antisettica e rigenerativa dei tessuti e si applicano ogni 48 ore, fino a cicatrizzazione avvenuta.
Quando l’infezione è avanzata fino ad intaccare le ossa, si usa il biovetro, una miscela di cristalli di silice e di fosfato. Il biovetro ha la capacità di stimolare la formazione di nuovo tessuto osseo. Inoltre, va ripristinata la corretta circolazione tramite l’angioplastica locale.
>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Il piede diabetico è una complicanza del diabete poco conosciuta. Eppure, ne soffrono circa due malati su dieci. Spesso si interviene quando ormai è troppo tardi, amputando il piede malato. È importante, quindi, sottoporsi periodicamente a controlli ed esami. Tra le cure innovative, c’è il cerotto a base di saccarosio octasolfato.
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Che dire? Sono notizie utili…