Rimuovere un Tatuaggio: Come Funziona e A Chi Rivolgersi

rimuovere un tatuaggio

Rimuovere un tatuaggio in modo sicuro ed efficace

Molti di noi, soprattutto chi ha fatto un tatuaggio in giovane età o in momenti di cambiamento, ha almeno una volta pensato di volerlo togliere. Fino a qualche tempo fa, rimuovere un tatuaggio e era un processo lungo, spesso doloroso e con risultati incerti, a volte lasciando cicatrici o macchie sulla pelle. Oggi, invece, grazie ai progressi tecnologici, la rimozione dei tatuaggi è diventata più efficace e sicura, soprattutto grazie all’utilizzo dei laser più avanzati.

Perché rimuovere un tatuaggio?

Il rimpianto per un tatuaggio può nascere per tanti motivi: un disegno che non rispecchia più la propria personalità, una posizione poco gradita o semplicemente la voglia di cambiare. Fortunatamente, la scienza offre soluzioni sempre più precise per cancellare o almeno sbiadire questi segni indelebili.

A chi rivolgersi?

Il primo passo per chi vuole togliere un tatuaggio è una visita specialistica dal dermatologo o dal chirurgo plastico con esperienza nella rimozione laser. Durante questa visita si valuta il tatuaggio, la pelle circostante e la situazione generale di salute, verificando eventuali controindicazioni come vitiligine, precedenti tumorali, terapie in corso, gravidanza o altre condizioni che potrebbero rendere il trattamento rischioso.

Rimuovere un tatuaggio: come funziona il trattamento laser?

Diciamo innanzitutto che è molto importante rivolgersi a professionisti qualificati, perché un uso errato del laser può causare irritazioni, vesciche o cicatrici permanenti.

La rimozione moderna si basa sulla tecnica della fototermolisi selettiva: il laser emette impulsi di luce ad alta energia che penetrano nella pelle e frammentano le molecole di pigmento del tatuaggio in piccolissimi pezzi. Questi frammenti vengono poi eliminati naturalmente dal sistema immunitario attraverso l’azione delle cellule “spazzine” chiamate macrofagi.

Il laser più innovativo è il picolaser, che eroga impulsi brevissimi nell’ordine dei picosecondi, riducendo al minimo il rischio di danni alla pelle, come cicatrici o alterazioni della pigmentazione. Questo tipo di laser è molto più preciso e meno doloroso rispetto alle tecnologie precedenti.

Il trattamento non è completamente indolore, ma l’utilizzo di pomate anestetiche può aiutare a gestire il fastidio.

Quante sedute servono per rimuovere un tatuaggio?

Generalmente, per eliminare un tatuaggio servono almeno 5-8 sedute, con un intervallo di 6-8 settimane tra una e l’altra. Questo tempo è necessario per permettere alla pelle di rigenerarsi e al sistema immunitario di smaltire i pigmenti frammentati. Tuttavia, il numero di sedute varia molto in base a:

  • colori del tatuaggio: i tatuaggi neri o scuri si rimuovono più facilmente, mentre quelli chiari o con più colori (giallo, bianco) possono risultare più difficili o impossibili da cancellare completamente;
  • dimensioni e densità: più è grande e fitto il tatuaggio, più difficile sarà rimuoverlo senza lasciare qualche alone;
  • posizione del tatuaggio sul corpo: alcune zone sono più facili da trattare di altre, ad esempio la schiena è più semplice rispetto ad arti o parti con pelle più sottile.

Cosa aspettarsi dopo il trattamento?

Dopo ogni seduta, è normale avere arrossamento, gonfiore e la formazione di piccole croste pruriginose, che scompaiono in pochi giorni senza lasciare cicatrici se si seguono le corrette cure. È fondamentale evitare di staccare le croste e proteggere la pelle dal sole con creme solari ad alta protezione (SPF 50+) per prevenire macchie scure o chiare.

Quanto costa?

Il costo per ogni seduta varia tra 150 e 450 euro, a seconda delle dimensioni e delle caratteristiche del tatuaggio e dell’esperienza del medico. In alcuni casi particolari, la rimozione o il camuffamento del tatuaggio è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale. Questo accade soprattutto per tatuaggi a scopo medico, come la ricostruzione del capezzolo dopo un intervento oncologico o la copertura di cicatrici e macchie causate da malattie della pelle.

Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata

Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:

>>>  Humanitas Salute

>>>Corriere Salute

 

Take Home Message

Chi si è fatto un tatuaggio da giovane o durante periodi di grandi cambiamenti, può avere accarezzato l’idea di rimuoverlo almeno una volta. Fino a poco tempo fa, eliminare un tatuaggio era un percorso lungo, spesso doloroso e dai risultati imprevedibili, con il rischio di lasciare cicatrici o discromie. Oggi, però, la tecnologia ha fatto passi da gigante: grazie all’impiego di laser all’avanguardia, la rimozione dei tatuaggi è diventata un processo molto più efficace e sicuro.

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