La scienza non ha dubbi: l’intestino è il nostro secondo cervello. Il suo funzionamento, infatti, condiziona la salute dell’intero organismo. Scopriamo qualcosa di più sul cervello viscerale
Sempre più studi scientifici confermano il legame tra la salute dell’intestino e la nostra salute generale. L’intestino, infatti, non solo regola la digestione e l’assorbimento dei cibi, ma è coinvolto in moltissime funzioni fondamentali per il nostro organismo.
Possiamo affermare che l’intestino è, a tutti gli effetti, il nostro secondo cervello
Se già dall’Ottocento gli scienziati erano a conoscenza di quanto fosse complesso il meccanismo di funzionamento dell’intestino, solo recentemente, negli ultimi 10 anni in particolare, ci si è resi conto di quanto l’intestino sia strettamente collegato alla nostra salute generale.
Come funziona, dunque, il nostro secondo cervello, il cervello viscerale?
Il cervello viscerale è governato da tre importanti componenti: il sistema nervoso enterico; il microbiota e la parete dell’intestino.
Il sistema nervoso enterico
Il sistema nervoso enterico è costituito da una rete di circa 500 milioni di neuroni con diverse funzioni che governa l’apparato digerente. Coordina molte funzioni dell’intestino sia in relazione al movimento, quindi alla progressione del cibo e poi delle feci, sia alla produzione di sostanze che consentono la digestione.
Il secondo protagonista del cervello viscerale è il microbiota
Il microbiota è l’insieme di batteri, lieviti, funghi e virus che abitano il nostro intestino. Nel microbiota convivono in maniera equilibrata due classi di microrganismi: da un parte i simbionti, che rilasciano molecole fondamentali per il nostro benessere e sostanze antinfiammatorie; dall’altra i patobionti, batteri che preparano il sistema immunitario a difendersi e a combattere contro gli agenti patogeni.
Il microbiota ha dunque un filo diretto con il sistema immunitario e, per funzionare bene, deve essere mantenuto in equilibrio
Se l’equilibrio del microbiota va in tilt, aumentano i patobionti. Con essi, aumenta la produzione di sostanze proinfiammatorie in grado di ingannare il sistema immunitario, orientandolo, se c’è già una predisposizione genetica, a combattere contro l’organismo stesso, invece che contro i reali nemici.
Per questo motivo, le alterazioni del microbiota intestinale sono associate a diverse malattie autoimmuni, tra cui le malattie infiammatorie croniche intestinali, come morbo di Crohn e colite ulcerosa.
L’ultimo fattore che governa il nostro secondo cervello è la parete dell’intestino
La parete dell’intestino costituisce una barriera selettiva. Quando si infiamma, invece di far passare solo antibiotici, vitamine e sali minerali, lascia passare di tutto. Ciò può causare intolleranze e allergie alimentari, ma non solo. Ricordiamo che il colon circonda utero, ovaie, vescica, vagina. Pareti intestinali fragili lasciano passare batteri, funghi e virus che causano cistite, candida e altre infezioni uro-genitali.
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message: L’intestino è il nostro secondo cervello. Il suo funzionamento, infatti, condiziona la salute dell’intero organismo. Il cervello viscerale è governato da tre importanti componenti: il sistema nervoso enterico; il microbiota e la parete dell’intestino.
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