Perché non rimaniamo qui sdraiati, per sempre? Pensaci bene.
Cos’altro ci sarebbe di meglio da fare? Vivere forse, soffrire, oppure sopravvivere e poi, un giorno, morire?
È una questione di scelta. Se scendere, aprire quella porta e tornare ad affannarsi in giro per il mondo, o restare qui in silenzio a percepire i nostri corpi, continuare a scoprirne i segreti con le mani, gli occhi, la bocca.
Non hai mai pensato che l’amore, quello vero, sia una continua conoscenza dell’altro? Altrimenti sarebbe solo un passatempo senza troppo valore.
Cos’altro potrebbe servirci di più in questa vita se non amarci? Se niente è più importante allora tanto vale prolungare all’infinito questo momento.
Il mio cuore scoppia di felicità per il fatto che ci sia stato concesso di viverlo, per la fortuna che abbiamo avuto ad arrivare a questo punto di estasi, di perfezione tanto che adesso – lo vedi come tremo – solo al pensiero di poterlo perdere, di non ritrovarlo mai più mi sento mancare.
Non parlare di egoismo. Tutt’altro, è una vera e propria dichiarazione d’amore, senza compromessi. Un donarsi incondizionatamente alla sua volontà.
Io rinuncerei a tutto per eternizzare questo nostro momento. Persino a vivere rinuncerei.
E bada bene, non significherebbe lasciarsi morire, perché non ci sarebbe spazio per la tristezza, il dolore, il senso di vuoto, né tantomeno per quella sensazione di tragica e ineluttabile fine.
Sarebbe, invece, sperimentare la completezza, la forza dell’unione, la meraviglia della passione. Proveremmo solo felicità, gratitudine e pace.
Vorrebbe dire sondare le nostre vite oltre i limiti dell’esistenza, volare via di qui oltre i nostri corpi come due gabbiani Jonathan Livingston e raggiungere qualsiasi posto, così, con la stessa velocità di uno sbattere di ciglia.
Non ci sarebbe bisogno di preoccuparsi di nutrire i nostri corpi, perché la materia non sarebbe più il nostro stato dell’essere. Saremmo irraggiungibili, indecifrabili, in continua mutazione e per questo dediti ad una continua scoperta.
Una pazzia, non è vero? Sarebbe come voler fermare con un dito la pioggia scrosciante che batte contro le persiane della finestra oppure l’eterno e incontrastabile movimento dell’universo.
Eppure quale altro modo esiste per fermare il mondo se non rimanere qui, sdraiata accanto a te, abbracciata al tuo corpo, a respirare l’odore della tua pelle e sentire il tuo cuore battere?
Ti prego, non scendere, non aprire quella porta, non tornare ad affannarti per niente. Finché ci amiamo, qui, in silenzio, non avremmo bisogno di nient’altro. Fidati di me.
Solo così potremmo andare ovunque ed essere qualsiasi cosa.
Milena Martin per Redazione VediamociChiara
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