Allergia o Intolleranza alimentare?
Ancora oggi capita di sentire i due termini usati a sproposito. Proviamo a fare un po’ di chiarezza
Allergie e intolleranze – Insieme al «No grazie, questo mi fa ingrassare!» e accanto al «No grazie, questo non mi piace!», c’è anche il «No grazie, sono intollerante!» e anche il «Meglio di no, sono allergica!». Che il cibo fosse anche causa di malattie lo avevano scoperto antichi e illustri medici come Ippocrate e Galeno, ma c’è una grande differenza tra intolleranza e allergia visto che quest’ultima può essere anche fatale.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Sono intollerante a…
L’intolleranza alimentare si verifica quando il nostro corpo non è capace di assimilare un alimento e allora si “ribella” ad esso. La sintomatologia, che si manifesta generalmente dalle 4 alle 48 ore dopo, è varia. Da sintomi leggeri, come il mal di testa, il gonfiore addominale, la stanchezza cronica, l’insonnia. Fino ad arrivare a sintomi più severi, come eruzioni cutanee, vomito, diarrea e crampi addominali.
Gli alimenti che possono provocarla sono diversi: gli additivi alimentari, come il glutammato, un esaltatore di sapori che troviamo in molti alimenti confezionati, e i solfiti, conservanti presenti anche nel vino, che vengono usati per evitarne l’ossidazione, sono tra questi.
Intolleranza al lattosio
Un’intolleranza molto comune, diffusa a livello mondiale, è quella al lattosio. È conosciuta anche come deficit di lattasi. Ne soffre circa il 10% della popolazione. L’intolleranza al lattosio si verifica quando l’enzima lattasi, che è naturalmente presente nella mucosa intestinale e che aiuta a digerire il lattosio, lo zucchero del latte, è presente in quantità insufficienti. Questo rallenta il processo di assimilazione del latte, dando origine ai tipici sintomi di intolleranza. Gonfiore, mal di pancia e anche diarrea.
Intolleranza al glutine
L’intolleranza al glutine, chiamata anche celiachia, si verifica quando il sistema immunitario reagisce in modo anomalo al glutine, un componente del grano e di alcuni altri cereali.
Come si guarisce dalle intolleranze alimentari?
Durante la giornata, nella pausa pranzo, ad un aperitivo di lavoro, le intolleranze sono un pensiero in più; la buona notizia è che dalle intolleranze alimentari si guarisce, ma per farlo è necessario seguire delle diete particolari chiamate “ad eliminazione”, mirate a togliere quegli alimenti verso i quali il nostro intestino ha dimostrato più di una volta antipatie.
Il programma alimentare deve essere stabilito da un esperto
Lui ci seguirà anche durante questo nuovo regime. Oggi non mancano prodotti pensati per rispondere a questa nuova esigenza. Disponibili non solo nei negozi specializzati ma anche nel bancone del supermercato, ma serve costanza e molta attenzione. Soprattutto quando si fa la spesa, visto che alcuni degli alimenti incriminati si mimetizzano benissimo nelle (spesso) indecifrabili liste degli ingredienti, scritte a caratteri minuscoli sul retro delle confezioni. Sarà bene quindi seguire una dieta ricca di alimenti freschi (ma anche munirsi di una lente di ingrandimento!).
Sono allergica a…
Di cosa parliamo quando parliamo di allergie alimentari? Leggiamo su Wikipedia:
L’allergia alimentare è una rapida ed esagerata reazione patologica del sistema immunitario nei confronti di un alimento ingerito.
“Reazione patologica” dunque, non si tratta di qualche bolla o di un semplice prurito. I sintomi si manifestano in modo improvviso entro pochissimo tempo dall’assunzione dell’alimento e possono arrivare fino allo shock anafilattico. La pressione cala, il cuore inizia a battere forte, il colore della pelle cambia fino a diventare bluastro. Si può arrivare a perdere coscienza e senza un pronto intervento potrebbe verificarsi anche un collasso circolatorio.
Quali sono gli alimenti più a rischio?
La sostanza capace di generare un’improvvisa allergia potrebbe essere anche una semplice nocciolina (che paradossalmente è proprio l’alimento che causa il maggior numero di shock anafilattici), che il corpo intercetta come pericolosa e quindi si arma per sferrare il suo attacco.
Accanto alle noccioline, alle noci e alla frutta secca in generale (“ho avuto un’infanzia orribile, senza Nutella e Cornetto Algida…” dice sempre un amico, allergico proprio alle nocciole), vanno inseriti anche il latte, le uova, la soia, i frutti di bosco, i pomodori, il pesce, i crostacei…
Come gestire un’allergia?
Innanzitutto evitando gli alimenti che causano reazioni allergiche. La cosa può sembrare semplice, in realtà non lo è sempre, visto che un alimento a cui siamo allergici può nascondersi nella lunga lista di ingredienti presenti in una confezione di biscotti comprata frettolosamente al supermercato. Evitare ciò che ci fa male non è sempre facile, anche perché solo mangiandoli per la prima vota scopriamo l’allergia ai crostacei. Che fare allora? Munirsi del kit auto iniettore di adrenalina? Per alleggerire gli animi c’è da dire che le allergie mutano con la nostra età e alle volte spariscono del tutto. Come nel caso dei bambini allergici alle noccioline, che nel 20% dei casi non lo sono più una volta raggiunta l’età scolastica.
Una buona notizia per tutti
Dal 2014, come previsto dalla normativa europea, i ristoratori (anche quelli italiani, quindi) hanno l’obbligo di fornire indicazioni ai clienti sugli ingredienti del menu che possono scatenare intolleranze o reazioni allergiche.
Redazione VediamociChiara
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– > Per un approfondimento istituzionale visita il sito del Ministero della Salute
– > Per ulteriori informazioni visita il sito SIAAIC –Associazione Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica
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Take Home Message
Allergie e intolleranze alimentari sono termini che spesso vengono usati a sproposito. Le allergie sono reazioni patologiche, rapide ed esagerate. Quelle che in nostro organismo mette in atto nei confronti di un particolare alimento (ad esempio, noccioline, crostacei, noci, uova…). Shock anafilattico o collasso circolatorio le reazioni più gravi. Le intolleranze alimentari invece, possono avere degli effetti che vanno dal mal di testa al gonfiore addominale, fino a sintomi più severi, come vomito e crampi addominali. Molto diffuse le intolleranze al lattosio e al glutine.
Oggi c’è sempre maggiore attenzione al problema, tanto che anche nei ristoranti, grazie ad una normativa europea, devono essere comunicati tutti gli ingredienti del menu.
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2 risposte
Spesso dopo aver mangiato pomodori maturi o latticini tipo mozzarella mi si forma aria addominale e vado in diarrea può essere intolleranza al lattosio o solinnacee riscontrata 20 anni fa o alla frutta 5ipo pesche ben mature lo stesso si ripete mangiando uova crude
Ciao Ornella,
innanzitutto grazie per averci scritto.
Le intolleranze si nascondono in molto alimenti.
Il nostro miglior consiglio è quello di sottoporre il tuo problema ad un esperto. Potrebbe prescriverti dei test per valutare a quali alimenti sei effettivamente allergica, nel mentre meglio non mangiare né pomodori né mozzarella 😉
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A presto e buon tutto
Redazione VediamociChiara