Assorbente Tampone o Coppetta?

Assorbente Tampone o Coppetta?

Cosa è meglio durante il ciclo mestruale? Guida alla scelta per i nostri “5 giorni”

Siete tipe più tradizionali, più pratiche o più ecologiche e innovative? Qual è il vostro approccio nei confronti delle soluzioni studiate per il periodo mestruale, croce e delizia di noi donne? Ecco una ‘guida rapida’ per scegliere consapevolmente fra i prodotti che attualmente ci offre il mercato: assorbenti esterni, tamponi e coppetta mestruale.

Assorbenti esterni

Sono i tradizionalissimi. Ce ne hanno venduti di ogni tipo nella storia, in tessuto e in materiali sintetici e fortunatamente lo spessore si è ridotto nel tempo. Tra ‘libertà, felicità, petali e farfalle’, tutti assolvono allo stesso scopo in modo più o meno soddisfacente. Gli assorbenti esterni, strisce di ‘tessuto’ assorbente longitudinale e anatomico, sono sicuramente quelli più facili da utilizzare: si scartano, si applicano sullo slip e il gioco è fatto.

Vengono usati a tutte le età e in commercio troviamo gli usa e getta e i riutilizzabili, in tipologie adatte a tutti i flussi, da quelli più leggeri ai più abbondanti, con conformazioni che rispecchiano le diverse esigenze. Le differenze principali tra i vari assorbenti di questo tipo stanno nella presenza o meno di ali, che li fanno aderire meglio alla mutandina, a garanzia di una maggiore assorbenza e maggiore sicurezza per chi ha flussi mestruali più abbondanti.

Data la composizione sintetica degli assorbenti esterni usa e getta, questi tendono a creare umidità

Ma anche calore nelle zone intime. Specialmente nell’area delle ali e in quella posteriore, a livello dei glutei. Nel momento della scelta, cerchiamo di orientarci verso i marchi che garantiscono un prodotto meno ‘plasticoso’ e più naturale e delicato possibile, per evitare irritazioni da calore e da sfregamento. A meno che non si opti per gli assorbenti riutilizzabili, fatti in cotone e flanella, non avremo mai al cento per cento la sensazione fresca tipica di un tessuto naturale; tuttavia, molti degli assorbenti usa e getta presenti in commercio sono realizzati con estrema cura e ne riproducono bene la morbidezza.

Un assorbente esterno va sostituito ogni 2-3 ore circa. Quello riutilizzabile si lava con acqua e sapone di marsiglia. Ricordate che quello usa e getta deve sempre finire nel cestino e mai nel water.

Tamponi

Per usarli, almeno all’inizio, serve un minimo di pratica per l’inserimento. Ma al secondo-terzo avrete già imparato. E quel briciolo di coraggio indispensabile a sfatare le mille leggende negative sul conto dei tamponi. Dopo questi piccolissimi sforzi, però, davanti a voi si aprirà un mondo di praticità. Gli assorbenti interni sono cilindretti compatti. Una volta inseriti nel canale vaginale bloccano la discesa del flusso mestruale assorbendolo direttamente e impedendone la fuoriuscita.

Rappresentano sicuramente una valida alternativa agli assorbenti esterni, perché sono igienici, confortevoli e offrono la massima discrezione, dato che risultano invisibili anche in situazioni come il bagno in piscina o al mare. I tamponi sono disponibili in diversi formati, da mini a maxi, per garantire un diverso grado di assorbenza in funzione dei giorni del ciclo; alcuni marchi li realizzano con un applicatore in plastica o cartone che ne facilità l’inserimento e ne preserva l’igiene.

Rispetto agli assorbenti esterni ci sono alcuni accorgimenti che vanno rispettati per i tamponi

Prima di tutto, per applicarli è necessario che le mestruazioni siano presenti (non vanno messi per nessun’altro scopo); poi serve rilassarsi ed eseguire, almeno all’inizio, qualche prova di inserimento. La scelta del tipo di tampone è importante perché garantisce che il flusso venga assorbito completamente nel periodo in cui è presente (4-8 ore). Senza darci spiacevoli sorprese. E’ bene ricordarsi di averlo inserito. Il tampone si adatta così bene al corpo che lo dimentichiamo. Mentre non va mai tenuto per più di 8 ore consecutive e va sempre rimosso alla fine del ciclo. Una volta rimossi vanno gettati nel cestino e non nel wc.

In presenza di una malattia piuttosto rara, TSS (Sindrome da Shock Tossico), un uso improprio dei tamponi può creare problemi, ma seguendo correttamente le indicazioni riportate nella confezione è possibile ridurre ogni rischio.

Assorbente tampone o coppetta? – Veniamo invece ai miti da sfatare

Quelli che per decenni, hanno limitato la diffusione dell’assorbente interno. Primo fra tutti, la leggenda secondo la quale il tampone fa perdere la verginità: non è assolutamente vero! Questo perché l’Imene, la membrana che copre parzialmente l’apertura vaginale e che è intatta nelle donne che non hanno mai avuto rapporti sessuali, è flessibile e permette di inserire il tampone senza che vi siano lesioni.

Bando alle ciance, poi, a chi dice che il tampone può perdersi nel corpo. E non abbiate paura che il cordino si rompa. Nel primo caso, il canale vaginale è di ampiezza limitata ed è praticamente impossibile che il tampone si sposti altrove. Per quanto riguarda il cordino, è estremamente raro che si rompa. Se dovesse accadere si può cercare di recuperare con due dita il tampone inserito o rivolgersi a un medico per rimuoverlo. Senza sentirsi in colpa o sporche. I tamponi sono una delle invenzioni più pratiche della storia e uno dei prodotti più usati dalle donne.

La coppetta mestruale

La coppetta mestruale ha fatto la sua comparsa in commercio solo negli ultimi anni e viene proposta come validissima alternativa ad altri tipi di assorbenti. Realizzata in silicone medicale anallergico, è morbida e molto flessibile e ha la forma di un piccolo imbuto. Una volta sterilizzata mediante bollitura e fatta asciugare all’aria, va inserita, piegandola secondo apposite tecniche, nel canale vaginale. Dove aderisce perfettamente alle pareti, sigillandole e raccogliendo al suo interno tutto il liquido del flusso mestruale.

La coppetta è prodotta da diverse aziende, in diverse misure, e la scelta deve essere effettuata tenendo presente l’età e i parti, se ve ne sono stati. Proprio come il tampone, per il rischio di TSS, la coppetta non deve rimanere nel canale vaginale per più di 8 ore: va rimossa, svuotata, sciacquata e reinserita. E mai dimenticata a fine ciclo! Molte sono le donne che decantano la praticità delle coppetta mestruale, ma sono altrettante quelle scettiche verso il prodotto, per la necessità di pulirlo manualmente. In realtà i vantaggi della coppetta mestruale sono principalmente due. Rappresenta un investimento economico, perché è ecologica e riutilizzabile (costa fino a 30 euro e dura oltre 5 anni). Offre il massimo della discrezione e della praticità. Visto che anch’essa prevede un uso interno, ma non ha parti che restano sospese all’esterno, come nel caso dei tamponi.

Qual è il più adatto a me?

Tenendo a mente che non esistono assorbenti ‘vietati dal buon costume’ o controindicati, per la scelta tutto dipende da voi: prendete semplicemente quello che più vi fa sentire a vostro agio. In fondo ciò che conta è sentirci bene con noi stesse. E assicurarci, specialmente in quei giorni, di avere qualche accortezza in più per l’igiene personale. Una buona idea è quella di scegliere prima dell’arrivo delle mestruazioni il prodotto che più fa al caso nostro. In modo da portarlo sempre in borsa assieme a un piccolo kit che includa anche salviette umidificate o sapone. Questo per avere sempre le mani e le zone intime pulite prima e dopo il cambio.

Redazione VediamociChiara ©️ riproduzione riservata

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Assorbente tampone coppetta? Cosa è meglio durante il ciclo mestruale? Oggi in commercio si trovano soluzioni adatte per ogni esigenza. Sia che voi siate tradizionali (assorbente), pratiche (tampone) o innovative (coppetta in silicone). Per ciascuna delle opzioni possibili (assorbente tampone coppetta), una descrizione di quanto oggi offre il mercato e indicazioni per il corretto modo di utilizzo.

Tempo di lettura: 5 minuti

Ultimo aggiornamento: 15 settembre 2024

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2 risposte

  1. io non uso altro da quasi un anno!!! La coppetta per me è stata la soluzione a molti problemi di noi donne.

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