Non c’è più tempo

200251

Non c’è più tempoÈ come quando improvvisamente inizia a piovere e i panni sono stesi fuori.

In una frazione di secondo devi decidere che fare, lasciar perdere e guardare dalla finestra mentre si infradiciano, oppure correre a salvare il salvabile.
Abbiamo deciso tutto da un po’ di tempo, ne abbiamo parlato a lungo io e lui, guardandoci negli occhi e stringendoci le mani. Abbiamo definito i dettagli, i tempi. Tutto è meraviglioso.
Quella che ci aspetta è una nuova e affascinante vita, “Un nuovo capitolo da scrivere insieme”.
Quando mi ha detto così non ho saputo più dire di no. Lui è bravo con le parole, è appassionato, riesce a travolgermi col suo entusiasmo.
La colpa è solo mia, se avessi trent’anni di meno tutti questi dubbi che ritornano improvvisamente si scioglierebbero in una risata e in un’alzata di spalle.
Lo so che ha ragione, che la vita è adesso, che gli altri se la sapranno cavare. E so anche che se mi amano davvero devono capirmi e smetterla di essere egoisti.
In fin dei conti sono stata una moglie premurosa e fedele, una lavoratrice onesta e affidabile. Sarò per sempre una mamma presente, ogni volta che ce ne sarà bisogno.
Ma i loro sguardi li conosco bene, per questo mi sento in colpa. Da qui nascono tutti i miei dubbi, i miei ripensamenti.
Sono diventata una donna fragile, di questo non gliel’ho mai confessato, così come non gli ho mai detto che più di una volta ho pianto, in silenzio, girandomi nel letto per non farmi vedere.
Se sapesse dei miei dubbi lo so già cosa farebbe. Sorriderebbe e mi asciugherebbe le lacrime accarezzandomi, eppure in cuor suo non ci sarebbe spazio per una vera comprensione. E allora sarebbe meglio finirla.
Eccoci al punto, dunque. A me tocca decidere. Lasciare che i panni si bagnino guardando da dietro una finestra o correre e ridere sotto la pioggia, per sentirmi ancora viva?
E se non fossi diversa da quello che sono sempre stata? Se mi accorgessi che questo nuovo capitolo è, in definitiva, identico a tutti quelli che lo hanno preceduto?
Ecco che cosa è morta in me, la passione di vivere soffocata da mille incertezze, quella stupida e incosciente euforia che svela percorsi nascosti, che rinnova il fascino della vita.
Tra poco sarà qui, non c’è più tempo da perdere, devo decidere se il mio amore per lui sia più forte di ogni mio dubbio e se la mia voglia di vivere il futuro sia più essenziale che continuare a vivere di ricordi.
Qualsiasi cosa accada questo pezzo di carta è la mia testimonianza.
Ecco che è arrivato. Devo decidere adesso, non c’è più tempo.

Milena Martin per Redazione VediamociChiara
© riproduzione riservata

Foto da Pixabay

Voto medio utenti

Seguici anche sui nostri nuovi profili social

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui