Cosa Sono e Come Funzionano i Fanghi Anticellulite?

Fanghi anticellulite

Cosa sono, quali proprietà hanno e come funzionano i fanghi per la cellulite?

I fanghi anticellulite vengono impiegati sin dall’antichità per rimediare agli effetti della pelle a buccia d’arancia, oltre che per gli inestetismi in genere, ecco come e quando utilizzarli.

La società in cui viviamo basa molti dei suoi giudizi sull’immagine, inutile negarlo, a volte può esserci precluso anche un lavoro se il selezionatore non nota alcuni requisiti che ritiene necessari. E’ anche per questo che molti fanno il possibile per apparire nel modo migliore, cercando di camuffare alcuni difetti o inestetismi, sia naturali, oltre a quelli che possono inevitabilmente comparire con il trascorrere degli anni.

I metodi da utilizzare per raggiungere lo scopo possono essere diversi, dai semplici cosmetici all’utilizzo di qualcosa che sta ormai diventando sempre più diffuso, i fanghi anticellulite. Si tratta, come è facile immaginare, di un composto che serve a contrastare gli effetti della cellulite, spesso davvero poco gradita. Certamente una corretta alimentazione può ridurne la formazione, ma può comunque comparire anche in chi ha un fisico longilineo.

Fanghi anticellulite: che cosa sono e quali sono i benefici

I fanghi anticellulite hanno una componente argillosa ricca di oligoelementi, alghe e plancton, oltre a una soluzione di acqua di diversa provenienza. La parte acquosa può essere di vario tipo, come ad esempio l’acqua marina, l’acqua sulfurea, l’acqua vulcanica, l’acqua locustre e l’acqua del Mar Morto.
La parte solida, invece, comprende una componente inorganica come l’argilla, polvere finissima ricavata da frantumi di rocce erose dal tempo, e una organica, con alghe o plancton, humus che sono presenti nel terreno di raccolta.

Si tratta di una soluzione che viene utilizzata sin dall’antichità per rimediare ad alcuni inestetismi della pelle, la cellulite appunto, ma anche l’acne e la pelle impura, specialmente se vengono applicati con cadenza regolare.

Quali azioni svolgono?

Se si scelgono quelli che prevedono la presenza di acque termali o marine si riuscirà a notare una diminuzione sensibile della pelle a buccia d’arancia, grazie anche alla loro azione drenante. Ci sono però anche altri benefici sostanziali che sarà possibile notare e che possono spingere a ricorrere a più riprese a questa soluzione:

  • Azione detossinante: se si opta per il fango caldo il suo calore riesce a favorire la sudorazione, generando così un effetto osmotico che può portare a eliminare le tossine in eccesso;
  • Azione tonificante: i fanghi anticellulite sono perfetti per favorire il microcircolo, aumentando la resistenza dei vasi sanguigni;
  • Azione elasticizzante: l’argilla ha una componente minerale che agisce in maniera benefica sui tessuti, rendendoli più elastici, oltre a eliminare i liquidi in eccesso;
  • Azione antiedemigena: alcuni principi attivi contenuti contrastano la formazione di edemi nei tessuti.

Come applicare i fanghi anticellulite (anche in modalità fai da te)

Non si può certamente ritenere che i fanghi anticellulite siano miracolosi, se però a questi si abbina un’alimentazione equilibrata e una regolare attività fisica alcuni effetti positivi potranno essere riscontrati.

Chi li ama o vuole anche solo sperimentarli può rivolgersi a un centro specializzato, come quelli termali, e farli applicare da uno specialista. Prima di procedere è importante fare una doccia calda, così da rimuovere dalla pelle sporco e impurità. Non è necessario metterli su tutto il corpo, ma solamente nella zona in cui si riscontra maggiormente la pelle a buccia d’arancia, con un’attenzione particolare a fianchi, cosce, gambe e addome. In genere si procede con un pennellino a setole morbide, per poi concludere l’operazione con un massaggio energico in modalità circolare, ideale per favorire il microcircolo.

La posa dura dai 15 ai 40 minuti, tempo in cui i fanghi vengono coperti con una pellicola per evitare la dispersione di calore. Trascorsa questa fase, si effettua un’altra doccia, questa volta tiepida. In alcuni casi si può chiedere alla persona interessata di restare su un lettino per un’altra mezz’ora circa, così da allontanare lo stress e permettere che l’operazione sia ancora più efficace.

Chi desidera risparmiare può provvedere ad acquistare personalmente il materiale adatto per realizzare i fanghi anticellulite, per poi farselo mettere da una persona conosciuta. In questo caso si deve mescolare un cucchiaio di polvere di argilla con 50 grammi di alghe brune in polvere, a cui aggiungere acqua, meglio se termale, fino a rendere l’impasto denso. La procedura seguente resta la stessa.

Fanghi anticellulite: meglio a caldo o a freddo?

Chi non ha mai provato i fanghi anticellulite potrebbe ritenerli come una sorta di crema da applicare sulla zona interessata, forse più specifica rispetto a quelle in commercio. In realtà, si tratta di qualcosa di ben diverso proprio per la loro composizione, disponibile in due differenti modalità, a caldo o a freddo. A seconda della situazione personale è bene scegliere quello che si ritiene più appropriato.

Quelli a caldo rappresentano la soluzione ideale per chi non ama il freddo e apprezza l’idea di sentire il caldo sulla pelle, sono però da evitare se si ha una pelle particolarmente sensibile o capillari fragili, visto che il calore potrebbe aumentarne i sintomi. La versione a freddo, invece, viene realizzata grazie a un insieme di sostanze contenute all’interno che danno un effetto rinfrescante sulla superficie interessata. In genere quest’ultima soluzione può essere congeniale in estate, quando le gambe sono più pesanti e le temperature esterne sono più elevate.

Controindicazioni: quando non è possibile fare i fanghi anticellulite

Pur trattandosi di qualcosa di efficace, esistono delle condizioni che impediscono di poter utilizzare i fanghi anticellulite e che impongono di trovare un altro metodo per eliminare questo inestetismo. Si tratta innanzitutto di qualcosa che andrebbe evitato se si soffre di fragilità capillare, specialmente se vene e capillari sono particolarmente evidenti sulle gambe. Un ragionamento simile può inevitabilmente essere applicato anche a chi ha problemi a varici e circolazione sanguigna in genere.

Alla lista si aggiungono le donne in gravidanza o chi è alle prese con l’allattamento, in entrambi i casi non è raccomandato solo questo tipo di trattamento, ma molti di quelli che richiedono di dover applicare creme e simili, è sempre bene prima di procedere chiedere consiglio al proprio ginecologo di fiducia.

Chi invece ha problemi alla tiroide o di allergia dovrebbe prima valutare la composizione dei fanghi, così da avere la certezza che i principi attivi non siano pericolosi o possano provocare prurito o eritemi anche di grave entità.

Come contrastare la cellulite in modo naturale

I fanghi anticellulite possono certamente garantire benefici se impiegati con costanza, ma sarebbe bene agire in ottica preventiva, così da ridurre le possibilità che la tanto odiata pelle a buccia d’arancia possa formarsi. Agire il prima possibile è importante, è un luogo comune pensare che possa emergere solo quando non si è più giovanissime, magari in coincidenza con la menopausa e se si è in sovrappeso.

E’ innanzitutto importante prestare attenzione all’alimentazione, che deve essere equilibrata, con frutta e verdura almeno 4-5 volte a settimana e un discreto apporto di pesce con omega 3. Si deve inoltre limitare il consumo di carne rossa, latticini e alimenti troppo salati, oltre a diminuire il più possibile il consumo di zuccheri. Altrettanto fondamentale è l’apporto dell’acqua (almeno due litri al giorno), oltre a cercare di non fare una vita troppo sedentaria, privilegiando l’attività aerobica (basta anche una camminata giornaliera di circa 15-20 minuti).

Non si può comunque pensare che i fanghi anticellulite possano fare miracoli, ma sicuramente esercizio fisico e una corretta alimentazione (scelta anche con il supporto di un nutrizionista come la nostra dott.ssa Giorgia Attioli) potranno migliorare la situazione.

dott.ssa Ilaria MacchiDott.ssa Ilaria Macchi giornalista per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata

Take Home Message

Da secoli, i fanghi anticellulite rappresentano un rimedio naturale e potente, impiegato fin dall’antichità non solo per contrastare la fastidiosa “pelle a buccia d’arancia”, ma anche per migliorare complessivamente gli inestetismi cutanei. Questi trattamenti, grazie alle loro proprietà drenanti e purificanti, offrono un valido supporto per la salute e l’aspetto della pelle. Scopriamo insieme come e quando integrare al meglio i fanghi nella tua routine di bellezza.

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