Perché si dice “aprile dolce dormire” e quali sono le soluzioni?
Le prime giornate di tiepido sole, che preludono all’arrivo della stagione calda, sono l’espressione del risveglio della natura dal torpore invernale.
Ma allora, perché proprio in questa fase ci sentiamo spesso stanchi e privi di energie?
Perché l’aumento del numero delle ore di luce durante la giornata altera il nostro equilibrio sonno-veglia. Questa perturbazione può risolversi in breve senza che ce ne accorgiamo oppure faticare a trovare risposte adeguate nell’organismo. In questi casi, si innescano fenomeni di stress che possono provocare stati di stanchezza anomala, debolezza e abbassamento delle difese immunitarie. Nei casi peggiori si può andare incontro al cosiddetto Disturbo Affettivo Stagionale, una condizione che comporta sintomi depressivi, astenia, sonnolenza diurna e sbalzi di umore.
Di solito, tuttavia, la situazione migliora con qualche piccolo intervento sulle abitudini quotidiane e, quando necessario, il ricorso a rimedi fitoterapici.
Stanchezza e cambio di stagione
L’arrivo della primavera non comporta solo un aumento del numero di ore di luce, ma anche temperature maggiori e nuovi orari.
Le interferenze con i delicati equilibri del nostro organismo possono produrre diverse manifestazioni.
Uno dei sintomi più frequenti è rappresentato dalla stanchezza al mattino: occhi che faticano ad aprirsi e a rimanere aperti al risveglio e gambe che non vogliono rimettersi in movimento.
Può anche comparire un’insolita tendenza all’isolamento, ad evitare situazioni in cui le convenzioni sociali vorrebbero vederci scattanti come grilli e in uno stato di perenne buonumore. Questi e altri sintomi depressivi possono portarci a pensare di soffrire di una malattia seria e, in generale, legittimare stati d’animo di pessimismo e sfiducia.
Per questa ragione è importante dare loro la considerazione che meritano. Se puoi ragionevolmente escludere, perché godi di buona salute generale o hai già sentito il medico in proposito, un problema meritevole di approfondimento allora concentrati sulle soluzioni da mettere in atto per recuperare energie.
Stanchezza in primavera: cosa fare?
Se hai le batterie scariche puoi contribuire a ricaricarle modificando il tuo stile di vita: a volte sono sufficienti piccole modifiche alle nostre abitudini quotidiane per ottenere grossi benefici.
È corretto assecondare la necessità di riposo dell’organismo. Meglio però dedicare più ore al sonno notturno che spezzare la giornata con una pennichella pomeridiana prolungata. Una nottata di sonno ristoratore ci garantirà più energia al risveglio e più forza per affrontare la giornata. Inoltre, se stabilisci orari ordinati a cui coricarti la sera e svegliarti al mattino sarai facilitata nell’adattamento alle nuove condizioni di luce e temperatura.
Per proteggere la qualità del sonno, assicurati che la tua camera da letto sia totalmente al buio e non utilizzare dispositivi elettronici nelle due ore che precedono l’addormentamento.
Cosa mangiare per avere più energia
Conosciamo tutti gli effetti dannosi dell’alcol, ma è bene ricordare anche che alimenti comunemente ritenuti energizzanti possono invece peggiorare la sensazione di stanchezza. Un esempio? I carboidrati in eccesso, soprattutto se si tratta di zuccheri semplici, e le pietanze elaborate e ricche di grassi, che richiedono una digestione lunga e laboriosa e impegnano molte delle poche energie disponibili.
Anche l’abuso di sostanze note come energetiche può produrre l’effetto opposto a quello desiderato: non superare le 3 tazzine di caffè al giorno ed evita gli energy drink.
Per avere più slancio, aumenta l’apporto di cibi ricchi di:
Antiossidanti: vitamina A, C ed E, acidi grassi della serie omega-3.
Vitamine del gruppo B, fondamentali nell’utilizzo degli alimenti come fonti di energia.
Sali minerali, in particolare magnesio e potassio.
Arricchisci quindi la tua alimentazione con pesce (soprattutto azzurro: sgombri, sarde, merluzzo, tonno), carne magra, legumi, frutta e verdura di stagione. Utilizza come condimento olio extravergine di oliva a crudo.
Nella scelta dei vegetali da mettere in tavola lasciati guidare dal colore: più la tua dieta è variopinta, maggiore sarà il benefico che ricaverai da ciò che mangi.
Bevi il giusto
Bere più acqua possibile non è una raccomandazione completamente corretta dal punto di vista medico. Se è vero che, mediamente, beviamo poco rispetto alle reali esigenze del nostro corpo (specialmente dopo una certa età), è altrettanto vero che questo assunto non vale per tutte e nel caso di alcune patologie bere più del dovuto può avere conseguenze pericolose.
In generale, gli esperti consigliano di assumere 2 litri circa di acqua al giorno, tenuto conto anche di eventuali spremute di frutta fresca e tisane (se le bevi senza zucchero fai un ulteriore favore al tuo metabolismo energetico).
Sei una fan degli infusi? Non dimenticare che il tè verde è un’ottima fonte di antiossidanti ma contiene caffeina: cerca quindi di moderarne l’assunzione.
Assicurare un buon apporto di vegetali alla dieta contribuirà alla tua idratazione e all’assorbimento di una quantità adeguata di sali minerali, una condizione importante per ridurre il senso di fatica.
Cosa prendere per ricaricare le pile
Il cambio di stagione richiede la ricerca di un nuovo equilibrio: per alcuni questo processo è immediato, per altri richiede più tempo. In questo secondo caso, può essere utile ricorrere alla fitoterapia, e in particolare agli adattogeni, piante che contengono sostanze che aiutano ad adattarsi ai cambiamenti, sia fisici che mentali. Questa categoria comprende il guaranà, l’eleuterococco, la rodhiola e la schisandra.
L’integrazione di magnesio, così come quella di vitamine del gruppo B, contribuisce a ripristinare il corretto metabolismo energetico.
Se hai difficoltà di concentrazione, orientati verso un prodotto che contenga sostanze come la creatina, la L-glutammina o la carnitina.
Chiedi consiglio al tuo medico o al farmacista: ti sapranno indicare il prodotto più adatto alle tue esigenze.
Passi lunghi e ben distesi
Come in molti altri casi, l’attività sportiva aiuta l’organismo ad affrontare la transizione: non pensare a sfinirti sugli attrezzi in palestra, ma ad un allenamento bilanciato per la tua età e le tue caratteristiche fisiche. Può andare bene anche una camminata all’aperto, purché sia sufficientemente lunga (40 minuti almeno) e rapida.
La ricerca di un nuovo equilibrio passa anche attraverso la sintonizzazione su una frequenza mentale positiva e costruttiva.
Dedica il tempo che riesci a trovare a riordinare gli ambienti di casa dove trascorri più tempo, il tuo guardaroba, la scrivania dove lavori. Questo ti aiuterà a sincronizzarti con il nuovo assetto.
Quando siamo stanche, è più facile cedere al pessimismo e all’autosvalutazione: essere consapevoli di questo rischio ci aiuta ad evitare le conseguenze peggiori. Meglio, ad esempio, se riusciamo a resistere alla tentazione di convincere noi stesse e gli altri che siamo in perfetta forma moltiplicando gli impegni anziché riprogrammare quelli meno urgenti. Ciò ci farebbe infatti precipitare in una spirale di ansia in grado di peggiorare significativamente la stanchezza e allontanare la soluzione del problema.
Se mediti abitualmente, i minuti dedicati alla mindfulness o alle altre tecniche di focalizzazione sul “qui ed ora” ti daranno un aiuto speciale.
Dott.ssa Monica Torriani farmacista per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
- S.A. Alahmary et al. Relationship Between Added Sugar Intake and Sleep Quality Among University Students: A Cross-sectional Study. American Journal of Lifestyle medicine. (2022) – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8848117/
- A.L. Tardy et al. Vitamins and Minerals for Energy, Fatigue and Cognition: A Narrative Review of the Biochemical and Clinical Evidence. Nutrients. (2020) – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7019700/
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