La Marijuana ad uso terapeutico – La situazione in Italia
Ce ne parla la nostra amica farmacista dott.ssa Luana Longo
L’utilizzo della Marijuana a scopo terapeutico. Uno degli argomenti di dibattito più fervidi all’interno non solo del mondo medico. Ma soprattutto in seno alla società in generale.
L’utilizzo “virtuoso” della cannabis infatti è uno di quei temi attraverso cui la scienza medica, basandosi sulle evidenze di studi e ricerche, spinge la società ad interrogarsi sulla ritrattazione, almeno parziale, di veti e divieti assoluti, sorti in altre epoche.
La Marijuana legale in Italia: le tappe.
In Italia nel settembre 2014 un accordo interministeriale siglato tra Ministero della Difesa e Ministero della Salute ha dato il via ad un progetto pilota per la coltivazione di alcuni lotti di marijuana. Finalizzati all’utilizzo terapeutico. Lo scorso settembre l’AIFA, dopo le ultime ispezioni, a dato il via libera definitivo per la coltivazione sperimentale. A partire da Gennaio 2016. L’accordo consente la coltivazione all’interno di alcuni siti specifici, sotto la stretta sorveglianza del Ministero della Difesa, di un definito quantitativo di Cannabis contenente THC (delta-9-tetraidrocannabinolo). Che sarà poi impiegata per una distribuzione controllata in farmacia.
Farmaci alla Canapa
Nella realtà derivati della canapa costituiscono già la base per la produzione di alcuni farmaci utilizzati per il trattamento sintomatico di condizioni croniche, come il Sativex, impiegato per lenire il dolore in alcuni casi di malattia tumorale. A differenza del Sativex, che è un farmaco ospedaliero – dunque non commercializzato – la sperimentazione è volta alla creazione di una “scorta” per il trattamento di diverse patologie, come il dolore cronico resistente, anoressia e nausea, ecc.. C’è chi ipotizza l’utilizzo per il trattamento di alcuni sintomi legati a malattie neurodegenerative, come Parkinson e SLA. Insomma si tratterebbe di cure “lenitive” che aiutano i malati a migliorare la condizione di disagio, sia fisico che psichico.
Marijuana di stato
Per quanto possa sembrare singolare la sperimentazione – che, verificata l’idoneità dei siti di coltivazione, sarebbe dovuta partire a gennaio 2016. E’ il primo caso tra i Paesi ONU di “coltivazione di Stato”, non di coltivazione “autorizzata dallo Stato”. Si tratta di una differenza importante visto che nel 2013 l’Uruguay. Paese famoso per aver autorizzato (liberalizzato) la produzione ed il consumo di Marijuana. Fu oggetto di un’indagine da parte di un’agenzia delle Nazioni Unite per una presunta violazione delle convenzioni internazionali sul controllo delle sostanze stupefacenti.
Dott.ssa Luana Longo farmacista per Redazione VediamociChiara ©️ riproduzione riservata
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L’utilizzo della Marijuana a scopo terapeutico. Uno degli argomenti di dibattito più fervidi all’interno non solo del mondo medico. Ma soprattutto in seno alla società in generale.
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