Dagli esami da fare alle cure più innovative, ecco tutto quello che c’è da sapere sull’allergia in autunno
L’autunno non porta con sé soltanto foglie che cadono e giornate più fresche: per chi soffre di allergie autunnali, può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Naso che cola, occhi che bruciano, tosse e difficoltà respiratorie non sono infatti un problema solo primaverile. Negli ultimi anni, un po’ forse anche a causa dei cambiamenti climatici, pollini e altri allergeni tipici di altre stagioni continuano a circolare anche in autunno, rendendo questo periodo dell’anno particolarmente difficile da affrontare per chi è allergico.
Quali sono le principali allergie autunnali?
Le allergie autunnali sono scatenate da tre fattori principali:
- pollini: in questo periodo si diffondono soprattutto quelli di ambrosia, assenzio e parietaria; quest’ultima, in particolare, è un polline molto piccolo, capace di penetrare in profondità nelle vie respiratorie e provocare crisi asmatiche;
- muffe ambientali: l’umidità tipica delle prime piogge favorisce la proliferazione di muffe come l’alternaria, che può scatenare reazioni sia all’aperto che negli ambienti chiusi, soprattutto cantine e garage;
- acari della polvere: gli acari proliferano in condizioni di temperatura tra i 16 e i 24 gradi con umidità superiore al 60%. L’autunno, con termosifoni accesi e finestre chiuse, diventa quindi la stagione ideale per la loro crescita.
Quali sono i sintomi dell’allergia in autunno?
Le allergie autunnali si manifestano con naso che cola, starnuti, prurito e lacrimazione degli occhi, ma possono comparire anche tosse e difficoltà respiratorie. Chi soffre di asma o allergie a muffe e acari può avere sintomi più intensi, soprattutto in ambienti chiusi e umidi. Anche se possono sembrare un raffreddore, la loro persistenza e il fatto che si manifestano in questa stagione aiutano a riconoscerle come allergie.
Come avviene la diagnosi dell’allergia autunnale?
Riconoscere un’allergia per tempo è fondamentale per affrontarla al meglio. Chi nota per la prima volta sintomi sospetti dovrebbe rivolgersi a uno specialista allergologo, che potrà consigliare gli esami più adatti, tra i quali:
- prick test: piccoli test sulla pelle per capire a quali allergeni si è sensibili;
- esami del sangue: permettono di identificare gli anticorpi IgE e riconoscere con precisione gli allergeni responsabili;
- esami respiratori: in caso di sospetto asma, è fondamentale misurare la funzionalità polmonare con spirometria.
Quali sono le terapie contro le allergie autunnali?
Le cure per le allergie d’autunno dipendono dalla gravità dei sintomi e dalla sensibilità di ciascuno. Tra le soluzioni più comuni ci sono:
- antistaminici di ultima generazione, efficaci contro rinite e congiuntivite, senza gli effetti collaterali dei farmaci più datati;
- spray nasali o inalatori a base di corticosteroidi per controllare l’asma;
- broncodilatatori, spesso combinati con corticosteroidi, per facilitare la respirazione;
- lavaggi nasali con soluzione salina per liberare il naso e ridurre l’infiammazione.
- colliri specifici contro bruciore e lacrimazione agli occhi.
Per le forme più gravi di asma sono oggi disponibili farmaci biologici innovativi, che riducono la necessità di cortisone e migliorano la qualità della vita.
Immunoterapia: la “vaccinazione” contro l’allergia in autunno
Un’opzione sempre più diffusa è l’immunoterapia specifica, spesso chiamata “vaccino” contro le allergie. Consiste nell’assumere gradualmente l’allergene che provoca la reazione, fino a raggiungere una dose di mantenimento. Può essere somministrata sotto forma di gocce sublinguali o iniezioni sottocutanee e va seguita per almeno tre anni. Studi clinici mostrano che circa il 95% dei pazienti ottiene una riduzione significativa dei sintomi e meno episodi di allergia.
Anche le buone abitudini aiutano anche le allergie dell’autunno
Oltre ai farmaci, alcuni accorgimenti quotidiani ti possono aiutare a ridurre l’esposizione agli allergeni:
- tieni i finestrini chiusi in auto, soprattutto quando sei in campagna;
- preferisci a un weekend al lago un weekend al mare, dove la brezza allontana i pollini;
- usa copricuscini e coprimaterassi antiacaro in camera da letto.
- mantieni la casa pulita e asciutta, evitando polvere e umidità.
Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
>>> Humanitas
>>> Dica33
Redazione VediamociChiara ©️ riproduzione riservata
Take Home Message
L’autunno non è più solo sinonimo di frescura e foliage. Per chi è predisposto alle allergie, questa stagione è ormai sinonimo di disagio e sofferenza. Purtroppo, disturbi delle allergie in autunno, come naso che cola, bruciore agli occhi e problemi respiratori non si fermano con la fine della primavera. La “colpa” può essere attribuita in parte anche ai cambiamenti climatici, che hanno prolungato la stagione degli allergeni, costringendo chi ne soffre a combattere contro pollini attivi anche durante i mesi autunnali.



























2 risposte
Ah menomale che ne parlate…pensavo di essere la sola. Da un po’ di tempo ho notato che le allergie primaverili si riaccendono a ottobre
Non sei la sola, anzi è un fenomeno sempre più comune