Oggi sensualità fa rima con comodità. Ma non è sempre stato così…
Lo abbiamo già detto in altre pagine di questo blog: il seno cambia. Accompagna, caratterizza e asseconda tutte le età della donna. Adolescenza, pubertà, maturità, gravidanza, allattamento, menopausa… Ma cambia anche durante il ciclo a causa della “danza” degli ormoni: molte sono le donne che accusano l’indolenzimento tipico della tensione mammaria (mastodinia) nei giorni che seguono l’ovulazione. Ma non solo…
Il seno cambia anche a causa della moda
O meglio, delle mode. Segue, e ahimè più spesso insegue, i canoni di bellezza in vigore. Le donne che oggi hanno 50 o 60 anni, conoscono bene questo meccanismo, perché nell’arco della loro vita hanno seguito più di un canone, più di un modello, più di una moda. Alla ricerca della forma di seno giusta, per scoprire il più delle volte, che era giusta solo per le altre. Per seguire canoni lontani dalle nostre esigenze, abbiamo sacrificato la comodità a favore di una dubbia sensualità. E tutto a discapito della salute di uno degli organi più delicati, il seno appunto.
Reggiseno sensualità e comodità – La forma del seno nella moda degli ultimi secoli
– Pensate agli abiti del periodo napoleonico, allo stile impero, ispirato agli antichi romani, con il punto vita all’attaccatura del seno. Abiti morbidi, stoffe trasparenti, nessun ornamento, neanche i colori. Tutto per far somigliare le donne alle statue dell’antichità. E le scollature? Vertiginose. Con i seni letteralmente schiacciati, verso l’alto; a tal punto che alle volte spuntavano fuori persino i capezzoli. Questo il canone a cui le donne aderivano ad inizio ‘800.
– A fine ‘800 i canoni sono già molto diversi. Durante la Belle Epoque il punto vita è strettissimo, il seno è proteso verso l’esterno, i fianchi sono evidenziati. Il corpo della donna diventa sinuoso. Tutto merito del busto. Grazie a lui le forme prendono il sopravvento e poco importa se manca il respiro.
Un’immagine vale più di tante parole. Nel colossal Titanic di James Cameron, la scena in cui Rose (Kate Winslet) viene aiutata nella vestizione dalla madre, che ne approfitta per farle la ramanzina e accusarla di egoismo. Nel mentre le stringe il busto in modo quasi violento. Una metafora chiarissima: la donna non sceglie. Neanche il marito, figuriamoci tutto il resto. La scena chiave dal time code 08:40.
– Agli inizi del ‘900, con la Prima guerra mondiale, grazie anche all’intelligenza di Coco Chanel, che conosceva bene donne e mercato, la donna va incontro a grandi cambiamenti: caratteri androgeni, capelli corti, “alla maschietta”. Per lei vengono addirittura ripensati i pantaloni, che fino ad allora erano riservati agli uomini. Seno e vita? Inesistenti. Dal troppo al niente…
Dietro a questo nuovo modello di donna (e di seno), un messaggio chiarissimo: parità tra i due sessi. E non è un caso che proprio nel 1928 le suffragette del Regno Unito vinsero la loro definitiva battaglia per la conquista del diritto di voto.
Reggiseno sensualità e comodità – Sulle forme “pubbliche” della donna si sono pronunciati tutti
Il fascismo voleva la donna prosperosa (grasso, era sinonimo di salute), dai fianchi larghi (indizio inequivocabile, per l’epoca, di capacità riproduttiva). Dopo la guerra fu il turno delle maggiorate.
Poi, negli anni Settanta, le donne si appropriarono del proprio corpo, sfoggiando fisici tonici e scattanti (erano gli anni del femminismo).
Gli anni Ottanta rilanciarono le forme e 90-60-90 diventarono la nuova religione. Poi negli anni Novanta il grande pubblico inizia a conoscere lo spettro dell’anoressia.
E poi ecco i nostri giorni, dove regole e schemi sembrano tutti saltati, basti pensare al movimento delle Curvy, che si è guadagnato una nuova cittadinanza nelle copertine e nelle sfilate più glamour.
Come è il seno (e quindi il reggiseno) del nuovo Millennio?
Strada ne è stata fatta, per fortuna, da quando Simone de Beauvoir affermava che “Donne non si nasce, ma si diventa”. Un’altra rivoluzione, silenziosa questa volta, ma non per questo meno potente, sembra in corso in questo momento storico, con l’obiettivo di mettere finalmente d’accordo sensualità e comodità: al centro, finalmente, la donna.
Indubbiamente oggi le donne hanno maggiore libertà di scelta: gonna o pantaloni, stile sportivo o elegante, abiti firmati o pescati nei mercatini vintage per pochi euro. E questa libertà non poteva non ripercuotersi anche sul seno e quindi sul reggiseno. Oggi la donna conosce e apprezza l’importanza di questo speciale indumento. Sa bene che oltre ad essere un accessorio capace di esaltare femminilità e sensualità, è anche il primo capo del suo guardaroba che deve garantirle comfort. Che deve sostenere e contenere, non solo valorizzare.
In modo complice e senza comprimere.
Le donne di oggi non ci cascano più
Oggi le donne sanno che la prova del nove è quella sensazione di essere uscite di casa senza averlo neanche indossato il reggiseno. Questo oggi è possibile grazie alle nuove tecnologie, all’ingegneria avanzata, ad una sapiente sartorialità e ai nuovi tessuti, innovativi e performanti. Tessuti leggeri ma più resistenti contro l’usura. Tutto per rispondere alle esigenze più diverse, ma senza rinunciare al lato sexy di ciascuna: colori, forme, tessuti per tutti i gusti e tutte le occasioni.
ps Dolore ai capezzoli? Ce ne parlano le nostra amiche di MenopausaPiù!
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Reggiseno sensualità e comodità – Il seno le ha passate di tutti i colori nel corso della storia: schiacciato, proteso verso l’esterno e anche nascosto. Fin qui ci siamo adeguate alle mode del momento, sacrificando la comodità (e quindi anche la salute) in favore di una dubbia sensualità. Oggi però le donne sembrano aver capito la lezione.
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4 risposte
però le mode tornano, ho visto che è tornato in voga il reggiseno a siluro
E’ vero, l’ho visto nel negozio sotto casa. Provato anche, ma cnfesso che mi sta malissimo!!! peccato…
Ciao Maristella, è vero le mode ritornano, ma come slanci nostalgici, la moda predominante è sempre nuova e va sempre avanti. Buona giornata! … Lucilla Redazione VediamociChiara
Ciao Sbirciatina, confesso che anche io ne sono rimasta contenta quando ho visto i nuovi modelli. E confesso di averlo provato anche io. Bello indossarlo, meno bello l’effetto sotto l’abito. Peccato!