Cos’è l’amore tossico? Come riconoscerlo, caratteristiche e come uscirne
Amore tossico: ognuno di noi, a ogni età, desidera amare ed essere ricambiato, anche chi sostiene di voler stare da solo spesso lo fa come meccanismo di difesa perché teme di essere deluso come era accaduto in passato a causa di un’esperienza negativa. Questo bisogno non dovrebbe però mai portare ad accontentarsi e ad accettare di avere una relazione con una persona qualsiasi.
A volte però le buone intenzioni non sono sufficienti e portano a finire in quello che viene definito “amore tossico”, situazione purtroppo sempre più frequente e che può generare enorme sofferenza. A esserne vittime sono soprattutto le donne, che faticano ad accettare di stare da sole soprattutto dai 30 anni in su, ma non si rendono conto di come il partner non sappia valorizzarle e renderle serene.
Amore tossico: che cos’è e cosa comporta
A dare la definizione di “amore tossico” è stato la psicologa e autrice Lilian Glass, secondo cui si può parlare di relazione tossica per “qualsiasi relazione tra persone che non si sostengono a vicenda, in cui uno cerca di sminuire l’altro, ci sono conflitto, competizione, mancanza di rispetto e di affiatamento.”. Si tende a identificare come tale ogni tipo di relazione, soprattutto sentimentale (ma può riguardare anche un rapporto di amicizia), in cui c’è uno squilibrio tra le parti: una delle due tende infatti a sminuire l’altra attraverso una serie di comportamenti manipolatori, che portano chi li subisce a stare male, pur di soddisfare i propri bisogni e desideri.
Nel caso dell’amore tossico la persona più debole si trova ad affrontare giornate in cui non si sente supportata come dovrebbe e per questo soffre, spesso in silenzio.
Quali sono i segni distintivi
Esistono dei comportamenti che possono essere considerati dei campanelli d’allarme e che sono tipici di una relazione tossica, basta solo uno di questi per guardare dentro se stessi e capire che quello che si sta affrontando non è sano. Vediamo quali sono i più frequenti.
- Mania di controllo. Nei momenti in cui si è lontani il manipolatore tende a tartassare il partner di telefonate e messaggi, così da capire cosa stia facendo in sua assenza. Non si deve confondere questo come un gesto di attenzione o il desiderio di sapere come stia l’altro/a, ma può essere l’occasione per tenerlo sotto scacco.
- Mancanza di supporto. Se si sta bene con il partner è naturale raccontare quello che si fa quando si è lontani e confidarsi quando c’è qualcosa che non va, sperando magari di ottenere conforto o un consiglio. In un amore tossico il partner non è minimamente interessato a questo, al massimo finge di ascoltare, ma ha la mente rivolta altrove.
- Gelosia e invidia del partner. La prima porta a telefonate e messaggi continui, volti a controllare l’altra persona, fino a che non si ottiene una risposta ritenuta valida (e spesso nessuna è mai ritenuta tale). La seconda porta a guardare in modo negativo eventuali successi del partner e a non essere mai felice se qualcuno lo apprezza. Una critica che rende inevitabilmente tossico il rapporto
- Mancanza di rispetto. Stima e rispetto non dovrebbero mai mancare, per questo si dovrebbe sempre comunicare con educazione, evitando evitare di usare parole che potrebbero offendere o ferire l’interlocutore.
- Silenzio punitivo. La vittima ha bisogno di conferme costanti, può avere crisi d’ansia anche solo se la risposta a un messaggio o una chiamata tarda ad arrivare, a volte però si resta in silenzio appositamente, pensando di mettere alla prova il proprio compagno.
- Stress e paura. La vittima di un amore tossico è sicura di quello che l’altro/a prova raramente, si può anche avere il terrore di dire la propria per evitare di ferire il partner.
- Speranze disattese. Si arriva così a sperare continuamente che l’altro possa cambiare e che non faccia del male volontariamente, ma molto spesso questo desiderio resta vano.
- Annullare se stessi. La vittima di una relazione tossica mette sempre l’altro al primo posto, è pronta ad annullare ogni impegno se l’altro è disposto a vedersi, ma anche a mettere da parte passioni e hobby per essere sempre a sua disposizione. In un rapporto sentimentale non si devono comunque mai perdere le individualità.
La sensazione di squilibrio che si trova a vivere porta anche a stare male fisicamente, con sintomi che non sono mai da sottovalutare. C’è chi non riesce a dormire con regolarità, ha disturbi legati all’appetito (mangia troppo o smette quasi del tutto di farlo), si sente costantemente stanco, ha mal di testa e allo stomaco a causa dell’inquietudine. Mai sottovalutare questi malesseri, è bene parlarne con il medico di fiducia, preferibilmente anche con uno psicoterapeuta.
Perché non riusciamo a chiudere un amore tossico?
Ammettere di essere alle prese con una relazione tossica è faticoso, soprattutto perché fa male l’idea di stare con qualcuno a cui si è data fiducia, ma che ricambia solo in parte questo sentimento. Pur riconoscendo come questo rapporto sia negativo, l’idea di distaccarsi del tutto fa male a livello psicologico ma anche fisico.
In alcuni casi può esserci un terrore delle conseguenze, come è il caso delle vittime di violenza, fisica e psicologica. Chi continua a restare coinvolto in un amore tossico lo fa perché finisce per prendere in considerazione solo i momenti positivi che riesce a vivere, al punto tale da pensare che se questi ci sono significa che il partner non sia cattivo, ma anzi possa presto migliorare in via definitiva. Anzi, a volte si pensa che un atteggiamento di maggiore devozione possa essere decisivo per farlo svoltare, come se fosse una colpa personale se si comporta in malo modo.
Spingere a mantenere la relazione perché si pensa che, ad esempio, questo faccia il bene dei figli è sbagliato, anzi vivere in un ambiente malsano fa solo male a loro, sia se sono piccoli, sia se sono già adolescenti e hanno quindi bisogno di capire cosa voglia dire amare in modo sincero e rispettoso.
Come uscire da un amore tossico e ricominciare
Chiudere una relazione sentimentale non è mai semplice, nonostante si tenda a pensare si soffra di più nell’essere lasciati. Questa sensazione è tipica anche del tentativo di interrompere un amore tossico, pur avendo la consapevolezza di come questa situazione faccia stare male.
Il timore di restare da soli e di perdere definitivamente anche quel poco di positivo che si riusciva ad avere può fare tentennare, ma è bene provare ad analizzare la situazione dall’istinto e cercare di focalizzarsi soprattutto sul dolore che si avverte quando il partner si approfitta di noi.
Quali precauzioni
E’ importante però non muoversi in maniera avventata, prepararsi un discorso da fare quando si avrà l’altro faccia a faccia e parlargli in modo razionale. Potrebbe essere utile cercare di prevedere alcune possibili risposte, compresa la volontà di manipolare l’interlocutore per portarlo a desistere dall’intento.
Addirittura c’è chi arriva a colpevolizzare la vittima, sottolineando che gli atteggiamenti negativi sono stati una conseguenza di qualcosa che non è stato gradito. Mai farsi intenerire, si deve avere piena consapevolezza di come questo passo, per quanto doloroso, potrà essere l’anticamera per tornare a stare bene e riappropriarsi di se stessi. Visti gli ultimi fatti di cronaca, potrebbe essere importante farsi accompagnare e soprattutto evitare di rivedere l’ex in futuro, anche se insiste.
Se si subisce violenza e si sta facendo questo per evitare altri soprusi è bene anche consultarsi con qualcuno che potrà essere di supporto e che potrà dare anche indicazioni adeguate su dove trasferirsi, in modo tale da non dover rivedere l’ex. Mai pensare alla chiusura come a un segnale di debolezza, anzi si sta cercando di mettere finalmente al proprio posto la propria persona, come non era accaduto fino a quel momento.
Certamente ci saranno poi delle giornate, forse anche mesi, in cui amarezza e dispiacere saranno dominanti, sfogarsi è sempre la scelta migliore, se lo si riterrà necessario si potrà chiedere l’aiuto di uno psicoterapeuta.
Ricorda: Se sei vittima di violenza o stalking chiama il numero 1522.
Dott.ssa Ilaria Macchi giornalista per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
Take Home Message
Ritrovarsi coinvolti in un amore tossico è purtroppo più facile di quanto si possa pensare e può generare non poca sofferenza, è bene riconoscerlo e cercare di uscirne il prima possibile