Che Fare in caso di Ernia Iatale?

Ernia iatale
Ernia iatale

Ernia iatale. Quali sono gli strumenti della prevenzione? E quali sono le attività fisiche da evitare?

Un’ernia piuttosto diffusa con sintomatologia aspecifica (dolore e bruciore “alla bocca” dello stomaco, rigurgiti acidi, difficoltà digestive) il più delle volte fa pensare a problemi digestivi (oltre che o a qualche arrabbiatura di troppo).

Cos’è l’ernia iatale?

L’ernia iatale è una condizione piuttosto frequente che consiste nello spostamento di una porzione dello stomaco al di sopra della giunzione esofago-gastrica. Viene diagnosticata con una gastroscopia e spesso, ma non sempre, si accompagna al reflusso gastroesofageo.

Tre tipi di ernia

Sono ben tre i tipi di ernia:

  • Da scivolamento, la più frequente e conosciuta. In questo caso lo stomaco risale nel torace, attraverso la giunzione esofago-gastrica. La osserviamo più spesso nelle persone obese
  • L’ernia paraesofagea o da rotolamento, forma più rara, determinata dalla rotazione della parte superiore dello stomaco a livello del torace. Questo tipo di ernia si può “strozzare” e causare ischemia
  • Il terzo tipo è detto misto perché presenta le caratteristiche dei primi due tipi

Le cause dell’ernia iatale

Le cause del fenomeno non sono ancora del tutto note: si ipotizza che in parte vi sia una componente genetica o che la sua comparsa sia stimolata da alcune particolari condizioni (obesità, gravidanza nelle donne, traumi o allenamenti con pesi eccessivi, sforzo alla defecazione, abiti troppo stretti, fumo, etc.).

Il moto fa bene. Ma quale attività fisica in caso di ernia iatale?

Se da una parte è consigliabile fare attività motoria, soprattutto per le persone in sovrappeso, in caso di ernia iatale ci sono delle attività fisiche da evitare.

Non ci sono dei veri e propri divieti, ma sicuramente vanno evitati quegli sport in cui c’è un aumento della pressione intra-addominale. Ad es. sollevamento pesi, addominali tipo “crunch”, etc.

Ma c’è da prestare un pò di attenzione anche durante il giorno: cercando di chinarsi il meno possibile ed evitando di indossare cinture strette.

Ernia iatale: cosa mangiare e cosa evitare?

Per ridurre i sintomi dell’ernia iatale, possiamo fare molto a tavola evitando tutti quegli alimenti che possono peggiorare i sintomi cibi piccanti, fritti e ricchi di grassi, come gli insaccati, alcuni formaggi, le salse e il burro, ma anche il pomodoro, gli agrumi, la menta, il cioccolato, caffè, tè e alcol.

I pasti dovrebbero essere meno abbondanti e più frequenti e la sera bisognerebbe cenare a un orario distante dal momento di andare a dormire ed evitare di sdraiarsi nell’ora successiva al pasto (meglio guardare la televisione seduti su una sedia, invece che sul divano). Come ci ricorda anche la Fondazione Veronesila prima buona regola sarebbe cercare di evitare pasti abbondanti, di coricarsi subito dopo aver consumato un pasto”

Inoltre, chi soffre di ernia iatale dovrebbe smettere di fumare e, se si è in sovrappeso o si soffre di  obesità addominale sarebbe bene, iniziare una dieta adatta, con il supporto di uno specialista.

Come si cura l’ernia iatale?

Quando però l’attenzione a ciò che mangiamo non è sufficiente è necessario rivolgersi al medico che sceglierà la terapia più indicata.

>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:

Humanitas Salute

 Per un approfondimento Fondazione Veronesi 

Redazione VediamociChiara ©️ riproduzione riservata

Take Home Message – Ernia iatale
Un’ernia piuttosto diffusa (circa 6 persone su 10 ne soffrono) che con sintomatologia aspecifica (dolore e bruciore “alla bocca” dello stomaco, rigurgiti acidi, difficoltà digestive) il più delle volte fa pensare a problemi digestivi (oltre che a qualche arrabbiatura di troppo). Quali sono gli strumenti della prevenzione? E quali sono le attività fisiche da evitare?

Tempo di lettura: 3 minuti

Ultimo aggiornamento: 04 novembre 2024

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