Brain fog in menopausa

Brain fog in menopausa

Brain fog in menopausa e possibili soluzioni farmacologiche

Ne parliamo spesso nei nostri eventi: la brain fog è un disturbo comune in menopausa. Il cervello si annebbia, la concentrazione va via, la confusione avanza e il malumore aumenta: è la brain fog, la nebbia mentale, che colpisce molte donne in menopausa e anche prima. Bisogna conviverci? E come fare per eliminarla o limitare i suoi effetti? Ne abbiamo parlato con la nostra amica ginecologa Raffaela Di Pace

Brain fog: quando la nebbia cognitiva investe il cervello

La spiacevole sensazione di non ricordare qualcosa, la scarsa concentrazione e una confusione generalizzata che persiste. E che è legata all’arrivo della menopausa.
Si tratta della brain fog, la nebbia cognitiva, un disturbo che può accadere anche nella premenopausa.

È una situazione correlata alla diminuzione di estrogeni che caratterizzano questi periodi della vita delle donne. Proprio le variazioni ormonali possono dare sintomi come le vampate di calore, l’insonnia e, appunto, la nebbia cognitiva.

Spiega la ginecologa Raffaela Di Pace: “Nel nostro cervello ci sono recettori ormonali che funzionano prevalentemente attraverso la secrezione di alcuni neurotrasmettitori. La minor presenza dei livelli di estrogeni comporta ad esempio una riduzione del Gaba, ovvero l’acido ammino-gamma-butirrico, l’ormone del sonno e del buonumore”.

Brain fog: c’entrano i cali ormonali

Dunque, cosa succede quando con la menopausa si comincia ad avere un calo ormonale? Ci sono vere e proprie modificazioni di carattere biochimico di alcuni neurotrasmettitori. E che sono correlate appunto ad alcuni sintomi possibili anche nel periodo della premenopausa quando gli ormoni cominciano a diminuire, il ciclo va e viene e irritabilità e malumore sono una convivenza quotidiana. Senza dimenticare quella confusione, quella nebbia mentale, quella fastidiosa brain fog.

Nebbia cerebrale in menopausa e le tante connessioni neuronali femminili

Oggi si sta cercando di capire sempre meglio, anche a proposito di brain fog, cosa avviene veramente in quelle che sono le funzioni cognitive, la memoria, la velocità di parola, il linguaggio in questi periodi della vita femminile. Dice la dottoressa Di Pace: “Le donne per esempio hanno un’area del linguaggio nel loro cervello più sviluppata rispetto a quella dell’uomo, probabilmente proprio perché gli estrogeni hanno un ruolo importante”.
E continua: “Noi sappiamo che il cervello delle donne è più piccolo e leggero rispetto a quello degli uomini ed ha caratteristiche particolari. Si dice che la donna sia capace di fare le cose in multitasking. L’uomo no, perché probabilmente la donna ha più connessioni neuronali. E questo è verosimilmente mediato anche dall’effetto che gli ormoni prodotti dalla donna hanno sul suo cervello”.

Non solo brain fog e vampate

Quindi nel momento in cui questi ormoni vengono meno, si cominciano ad avere mutamenti proprio in questo campo, in cui abbiamo tanteRaffaela Di Pace conoscenze ma non sappiamo benissimo tutto.

Rileva Di Pace: “Siamo in una fase molto iniziale, però sicuramente questo è un ambito estremamente importante da indagare”.

Intanto, tanto per dire, per sfatare lo stigma secondo cui la menopausa equivale alle vampate di calore e basta. “Non è così”, sostiene l’esperta.

“La menopausa è un cambiamento del benessere e della qualità di vita della donna a 360 gradi e quindi anche delle funzioni cognitive”.

Nebbia cerebrale in menopausa: è anche una questione sociale

In tale contesto c’è da dire che brain fog e altri sintomi della menopausa incidono anche sul piano sociale.

Una donna che a 50 anni si ritrova a soffrire di tutti quei disturbi, dalle vampate alla brain fog, è oggi di solito una che è nel mondo del lavoro da parecchi anni e si può trovare a un punto cruciale nella carriera. “Un momento in cui è importante che mantenga una certa performance. Ma, se comincia ad avere le vampate, a non ricordarsi le cose, a ragionare in modo confuso… è veritiero che possa avere ripercussioni a livello lavorativo”, rimarca la dottoressa Di Pace.

Parlare anche di brain fog per sensibilizzare sulla menopausa

La nostra dott.ssa Maria Luisa Barbarulo (che le nostre utenti conoscono con il nome di Malù) ne parla sempre negli eventi dedicati alla menopausa con la giusta dose di humor e da tempo reclama un’azione concreta su questo tema. Lo ha fatto anche nell’ultimo evento.

E finalmente qualcosa si muove con la dott.ssa Di Pace che ha partecipato, con altri professionisti che si occupano di menopausa, a un incontro a Montecitorio per parlare di questo argomento. La riunione ha prodotto una mozione in cui verranno indicate proprio le problematiche della menopausa sul lavoro (un tema al quale abbiamo dedicato una survey lo scorso anno). E intervenire di conseguenza.

Soprattutto per spezzare un circolo vizioso. Perché brain fog, vampate, insonnia, intontimento proprio per mancanza di sonno, è tutto interconnesso, così l’umore diventa pessimo e aumentano le vampate, e così via.

Con una raccomandazione. “È molto importante, qualora ci siano sintomi significativi che impattano la qualità di vita della donna, intervenire con una terapia che le permetta di stare bene”, specifica la dottoressa.

Nebbia cerebrale in menopausa: quando serve intervenire con la terapia ormonale

“I recettori per gli ormoni stanno da tutte le parti, soprattutto nel cervello. Dunque, se voglio arrivare da tutte le parti e avere un effetto preventivo a 360 gradi devo fare una terapia ormonale”, informa Di Pace.

“In merito al contrasto dei sintomi della menopausa”, prosegue, “è stata dimostrata l’efficacia dei fitoterapici, soprattutto per le vampate di calore. Contro questo sintomo, nello specifico, c’è da poco una terapia nuova, un farmaco diretto esclusivamente ai neuroni che nel nostro ipotalamo permettono di controllare la nostra temperatura corporea”.

Da segnalare che, riducendo le vampate, ci può essere anche un miglioramento delle funzioni cognitive.

“Personalmente credo che, per una donna con tante problematiche di memoria e concentrazione, la terapia migliore sia la terapia ormonale sostitutiva”, chiarisce.

La brain fog finisce?

“I sintomi della menopausa sono bizzarri in merito alla durata. Per le vampate gli studi ci dicono che durano più o meno sette anni. E gli altri sintomi molto spesso permangono”, delucida Di Pace. “Da tener presente che qui interviene inoltre un discorso di ‘sovrapposizioni’ di disturbi, perché brain fog e compagnia, dovute ai cali ormonali, sono connesse a trasformazioni determinate anche dal passare dell’età”. E aggiunge: “Quindi la componente su cui io posso agire è quella ormonale. Per esempio tanti studi sostengono come le donne che fanno uso della terapia ormonale sostitutiva abbiano un decadimento delle funzioni cognitive molto più lento rispetto alle altre. Non solo. Probabilmente c’è pure una minore incidenza di malattie croniche come l’Alzheimer o la demenza”.

Brain fog non è segnale di demenza

È bene sottolineare che la confusione mentale, cognitiva, dovuta alla brain fog non significa l’arrivo di demenza. “Se prescrivo una terapia ormonale e quella paziente si sente meglio, sicuramente l’Alzheimer e altre patologie neurodegenerative non c’entrano nulla. Solo se i disturbi proseguono, in quel caso, forse vale la pena fare controlli neurologici, per captare eventuali predisposizioni, soprattutto se esiste una famigliarità”, dichiara l’esperta.

Brain fog: non colpisce tutte le donne in menopausa

I sintomi della menopausa, come la brain fog, non colpiscono tutte le donne. C’è una percentuale del 10/15% che non presenta alcun disturbo. Talvolta si tratta di donne che in tempo di ciclo soffrivano molto, dunque per loro andare in menopausa, senza problemi, le fa stare benissimo.

Da dire che la brain fog, presente come accennato persino nella premenopausa, quando gli estrogeni non sono scomparsi ma ce ne sono di meno, può riguardare in particolare le donne più sensibili. Magari quelle con una forte sindrome premestruale o la depressione post partum. Sono tutti quadri di modificazione delle funzioni cerebrali correlate ai grandi sbalzi ormonali.

Nebbia cerebrale in menopausa: si sconfigge con una mente attiva

Una dieta sana e varia, che va bene sempre, può aiutare contro la brain fog. Ma i veri strumenti per sconfiggerla sono migliorare la memoria e mantenere tutte le funzioni cognitive al meglio, leggendo, fare sudoku e cruciverba. Utile cercare di memorizzare più cose possibili, ci sono proprio degli esercizi e dei giochi che possono essere consigliati. “E poi c’è la curiosità, avere voglia di vedere e sapere cose nuove”, sottolinea Raffaela Di Pace. “Ottimo iscriversi a un corso nuovo, mai fatto prima, e poi, fondamentale, è la socialità.

Persone che vedono persone e sviluppano relazioni amicali e di affetto hanno meno possibilità di avere questo problema”.

Altro argomento molto caro a Malù, che negli eventi online e dal vivo, invita sempre il pubblico a prendersi cura di questi aspetti così importanti.

Take Home Message

La Brain fog in menopausa è un disturbo comune, al quale fino a poco tempo fa si prestava poca attenzione Oggi grazie a battaglie continue del nostro portale finalmente si comincia a parlarne anche nelle sedi istituzionali. Ne abbiamo parlato con la nostra amica dott.ssa Raffaela Di Pace, ginecologa

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8 risposte

  1. Buongiorno Dottoressa ho 53 anni e da qualche mese non riesco più a dormire bene la notte risvegli notturni con vampate di calore improvvise può consigliarmi qualche integratore da prendere
    Grazie mille

  2. Un vero guaio, mi dimentico tutto e non bastano i mille bigliettini che mi scrivo dovunque, oltre al telefono che mi ricorda tutte le cose che devo fare

  3. Un vero disastro e ho l’impressione che non esista una soluzione se non quello che dice sempre Malù…ginnastica per la mente

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