Calze elastiche a compressione graduata
Quando si parla di calze elastiche dobbiamo considerarle come un vero dispositivo medico, non come un semplice indumento, il cui uso può essere davvero determinante quando si soffre di alcune patologie. Prima di acquistarle è però sempre bene ascoltare il parere del proprio dottore.
Calze elastiche cosa sono, a cosa servono, quali tipologie e come indossarle
E’ capitato certamente a tutti almeno una volta di sentire parlare delle calze elastiche a compressione graduata, forse però chi non ha mai avuto modo di utilizzarle, non sa bene cosa siano e quali siano gli scopi per cui vengono consigliate. Si tratta di un vero e proprio dispositivo medico usato a scopo terapeutico nei pazienti che hanno la necessità di tenere sotto controllo la circolazione sanguigna, specialmente se sono abituati a stare a lungo in piedi per esigenze di lavoro. Non a caso, chi si trova in una condizione simile potrebbe arrivare a sera avvertendo una sensazione di forte pesantezza, che può anche sfociare in un gonfiore.
Chi è abituato a usarle potrebbe essere portato in via quasi naturale a consigliarle a un’amica o a una parente che può lamentarsi per un dolore persistente agli arti inferiori, magari perché in prima persona ne ha provato i benefici, anche se sarebbe bene evitare di improvvisare. Nella maggior patte dei casi è infatti compito del medico di base o di uno specialista, l’angiologo in questo caso, indicare quale sia il tipo più adatto in seguito all’esame più adeguato in questi casi, l’ecocolordoppler. Questo non è altro che un’ecografia che consente di visualizzare in tempo reale la circolazione arteriosa diretta verso il cervello, oltre a dare una visione d’insieme dei vasi sanguigni e del flusso di sangue che scorre al loro interno. In maniera assolutamente indolore è così possibile individuare eventuali anomalie e scegliere la terapia più adeguata.
Cosa sono le calze elastiche e a cosa servono
Le calze elastiche o, più precisamente, le calze elastiche a compressione graduata, non possono essere considerate un semplice indumento, proprio perché sono pensate a scopo terapeutico per tenere sotto controllo l’insufficienza venosa, ovvero quelle situazioni in cui il ritorno del sangue venoso al cuore risulta essere difficoltoso.
Esistono però dei casi in cui il medico può consigliarle anche in via preventiva, per evitare che possano formarsi dei trombi agli arti inferiori. Una situazione di questo tipo potrebbe verificarsi spesso in seguito a un intervento chirurgico particolarmente delicato, per questo si indica al paziente la necessità di usarle per tutto il periodo di degenza che si trascorre in ospedale. Non è detto quindi sia necessario attendere che il quadro clinico degeneri per provarne in prima persona i benefici, spesso può bastare un edema o una sensazione di pesantezza o gonfiore alle gambe per spingere un dottore a prescriverle.
Non si può però pensare di ottenere degli effetti positivi davvero tangibili se le calze elastiche vengono messe solo per poche ore al giorno. E’ raccomandabile indossarle già la mattina prima di scendere dal letto, in modo tale che inizino ad agire non appena si fanno i primi passi, così da avere la garanzia che non ci sia alcun gonfiore o dolore.
Calze elastiche: tipologie disponibili sul mercato
Pur avendo tutte la stessa funzione, esistono in vendita diversi tipi di calze elastiche, ognuno può scegliere quella che si rivela più adatta alle proprie esigenze e abitudini.
Gambaletti elastici o calze elastiche preventive
Sono in grado di esercitare, come indica il nome, una compressione graduata, che diventa massima sulla caviglia, dove il dolore e il gonfiore si localizzano maggiormente, per poi diminuire progressivamente man mano che ci si avvicina alla coscia e al ginocchio. Questo favorisce il ritorno del sangue al cuore, stabilizzando la circolazione sanguigna.
E’ comunque possibile scegliere tra tipi differenti, gambaletto, autoreggente, collant o monocollant (in quest’ultimo caso la si indossa nella gamba che presenta problemi).
Come accade per gli altri tipi di calze, la pesantezza viene misurata in denari, da un minimo di 40 fino a un massimo di 140:
- 40 denari corrispondono a 6-10 mmHg
- 70 denari corrispondono a 12-15 mmHg
- 100 denari corrispondono a 14-16 mmHg
- 140 denari corrispondono a 18 mmHg circa.
A seconda dell’entità del disturbo il medico può così indicare la tipologia e la pesantezza più indicata. Vediamo quindi quali sono quelle più diffuse.
Calze elastiche a compressione graduata
Sono conosciute anche come calze contenitive o calze elastiche e sono dei dispositivi medici a scopo terapeutico, che si rivelano provvidenziali per le persone di ogni età che soffrono di insufficienza venosa. Chi le indossa riuscirà a notare come il sangue venoso riuscirà a tornare in modo più semplice dalla periferia più lontana (gambe e piedi) fino al cuore, contro la forza di gravità.
Si parla di “compressione graduata” perché la forza di compressione esercitata sulla gamba è standardizzata e garantita. A seconda dell’entità della patologia di cui soffre il paziente il medico indicherà il livello di compressione più adatto tra quelli disponibili in commercio:
- Classe di compressione I (compressione alla caviglia di 15-21 mmHg);
- Classe di compressione II (compressione alla caviglia di 23-32 mmHg);
- Classe di compressione III (compressione alla caviglia di 33-46 mmHg);
- Classe di compressione IV (compressione alla caviglia superiore a 49 mmHg).
Si tratta di un indumento che in genere è ideale per le donne, che possono scegliere tra gambaletto, collant o autoreggenti, ma esistono comunque anche delle versioni per gli uomini, che possono soffrire allo stesso modo di questo disturbo.
Calze antitrombo
Sono in genere la soluzione ideale per i pazienti allettati o chi è reduce da un intervento chirurgico, situazione che può portare allo sviluppo di trombi agli arti inferiori (termine con cui si definisce la formazione di coaguli di sangue che possono occludere vasi sanguigni innescando una trombosi venosa profonda che potenzialmente può evolvere in embolia polmonare).
La pressione alla caviglia massima è di 18 mmHg, mentre alla coscia è di 8mmHg, chi resta perennemente a letto potrebbe riuscire a sopportarla più facilmente.
In tutti i casi anche se non è necessaria la ricetta per acquistare le calze elastiche, è comunque consigliabile attendere una precisa indicazione del medico prima di agire, così da avere un’idea precisa anche su quale possa essere la versione più adatta e le modalità di utilizzo.
Come indossare al meglio le calze elastiche
In genere sarebbe bene non acquistare le calze elastiche a “scatola chiusa”, ma agire tenendo presenti alcuni aspetti. E’ bene innanzitutto prendere le misure della gamba per avere la garanzia che la pressione che si esercita sia quella corretta, servono altezza, peso, circonferenze di caviglia, polpaccio e coscia. Se non si vuole sbagliare sarebbe bene prendere le misure alla mattina poco dopo essersi svegliati, in quella fase della giornata il gonfiore è ridotto.
Chi ha bisogno di un modello in ottica preventiva può agire in autonomia, mentre chi soffre di malattie come il diabete o l’insufficienza venosa dovrebbe ascoltare il medico di base o lo specialista che lo ha in cura.
Chi non dovesse riuscire a indossarle prima di alzarsi dal letto dovrebbe tenere le gambe sollevate per 20-30 minuti prima di metterle. Al di là del momento scelto, si deve sempre verificare che non ci siano pieghe di alcun tipo per far sì che il beneficio sia reale. Non dovrebbero però mai essere tenute di notte (a eccezione delle calze antitrombo), quando si è distesi è più difficile il ritorno del sangue verso l’alto.
Qualora si dovessero notare modifiche al colore o alla temperatura di gamba e piede, formicolio o dolore o eruzioni cutanee (segno di allergia), è bene toglierle e contattare subito il dottore.
Dott.ssa Ilaria Macchi giornalista per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
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Le calze elastiche sono come un vero dispositivo medico, non come un semplice indumento. Il loro uso infatti può essere davvero determinante quando si soffre di alcune patologie. Prima di acquistarle è però sempre bene ascoltare il parere del proprio medico di medicina generale o dell’angiologo
2 risposte
Grazie per questo articolo è molto chiaro. Soffro di gonfiori alle gambe soprattutto la sera e ne voglio parlare con lo specialista
Ciao Annalaura parlane con l’angiologo.