Estrazione dente del giudizio – Testimonianza (e consigli) per superarla al meglio!
Avendo sempre goduto di un ottimo ‘stato dentale’, non ho mai affrontato l’idea dell’estrazione di un dente. Poi, un giorno, mentre ero distesa sulla fatidica poltrona per curare una microcarie al secondo molare inferiore, la mia amata dentista mi disse: “Il dente del giudizio lì vicino è in condizioni pessime, carie fino al nervo. Che facciamo, lo togliamo?”. Completamente inconscia di cosa potesse significare l’estrazione del terzo molare inferiore, e rassicurata dalla mia dottoressa di fiducia, ho optato per il “Va bene, se non c’è altra scelta procedi pure”. Il seguito è storia (la racconterò solo alla fine).
Dalla mia esperienza scaturisce questo articolo che spero vi aiuti a superare con serenità il dolore.
Estrazione dente del giudizio: cosa sapere prima
- È un dente ‘in più’. In epoche antiche serviva all’uomo per strappare cibi duri come carni crude e radici. Oggi è quasi inutile dal punto di vista della nutrizione. In ogni caso, se non presenta problemi, non va mai tolto.
- Si trova in posizione abbastanza scomoda per operare, quindi è possibile che sia necessario più tempo per l’estrazione rispetto ad altri denti.
- È necessario che il dentista operi in anestesia locale, in casi estremi (rari) di problematiche legate al paziente il medico può decidere per un’anestesia totale.
- Spesso i denti del giudizio presentano più problemi rispetto agli altri denti: possono essere in posizione impropria o avere radici contorte, ad esempio. L’estrazione potrebbe risultare più complessa e di conseguenza allungare il tempo di intervento.
- Spesso si rende necessario applicare qualche punto di sutura dopo l’estrazione, dato che nella maggioranza dei casi si tratta di un vero intervento chirurgico.
- La buona notizia: come tutti gli interventi, seguendo i consigli del proprio dentista, il dolore sparisce nel giro di pochi giorni (da uno a 7-10). Mentre ci vuole circa un mese per ristabilire una situazione ottimale in bocca.
Estrazione dente del giudizio – Quando è necessaria?
- Quando rende difficoltosa la pulizia dentale quotidiana o interferisce con la masticazione
- Quando spinge sulle radici del dente ‘vicino’, il secondo molare, creando stati di forte infiammazione e dolore
- Quando presenta infezioni estese come carie, pulpite, ascesso dentale o granuloma
- Quando è incluso, cioè rimane bloccato all’interno dell’osso mandibolare o mascellare e rischia infezioni, carie, ascessi dentali o cisti
- Quando è posizionato male e crea infezione alla gengiva
- Quando preme in modo insistente sui denti adiacenti, creando mal di denti
- Quando, fuoriuscendo parzialmente in modo rapido, crea infezioni gengivali acute e dolorose
- Quando è rotto o scheggiato.
Estrazione dente del giudizio – Cosa fare dopo?
Come già anticipato, il dolore post-estrazione dipende molto dalla complessità dell’intervento. Ci sono comunque delle piccole regole da seguire, che anche il dentista ripeterà spiegandole molto chiaramente, per superare il dolore dell’estrazione del dente del giudizio. Non vi scoraggiate e seguitele alla lettera.
- Per le prime 12-24 ore dall’estrazione, mangiate solo cibi freddi e semiliquidi, evitando di mandarli nell’area dell’intervento.
- Non prendete farmaci anticoagulanti appena finito l’intervento, potrebbero rendere difficile il coagulo della ferita.
- Non ‘succhiate’ dal punto dell’estrazione, potreste riaprire la ferita con conseguente sanguinamento.
- In caso di sanguinamento, tamponate per alcuni minuti con una compressa di garza sterile. Il dentista ve ne darà alcune da portare con voi.
- Per i giorni seguenti, finché il dolore non scompare, evitate cibi duri e di difficile masticazione.
- Fate ogni 2-3 ore sciacqui con acqua tiepida e sale per mantenere pulita e disinfettata l’area. Se necessario. Il dentista può prescrivere in supporto anche un colluttorio antibiotico (generalmente contenente clorexidina) o, se l’intervento si è reso particolarmente complicato, una terapia antibiotica preventiva.
- Cercate di dormire con un doppio cuscino – o semiseduti – per ridurre il dolore. In posizione distesa la pressione sanguigna va verso la testa e si avverte un aumento di pulsazioni proprio nella zona dolente.
- Aiutatevi con degli antidolorifici. Il dentista saprà consigliarvi i più adatti al vostro caso.
Estrazione dente del giudizio: come è finita la storia?
Ve l’avevo promessa ed eccola. La storia è finita bene, ma è stata lunga. Un’estrazione complessa per radice contorta e inclusione ossea del dente del giudizio. Dieci giorni di dolore acuto e due punti di sutura. Tanto per gradire. Ora che è passato, però, nemmeno ricordo più il dolore. Non che me ne toglierei un altro, non che auguro a qualcuno di farlo, ma forse se siete arrivati qui ci siete già dentro. C’è un lieto fine: si sopravvive, statene pur certi!
Dott.ssa Noemi Matteucci per Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
L’estrazione del dente del giudizio a volte si rende necessaria a causa di vari problemi. Ecco come affrontare il pre e nel post-intervento e il dolore. Con qualche consiglio del medico e da parte di chi ne ha già avuto esperienza.
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