giovedì, 16 Maggio 2024

Le Infezioni Batteriche Vaginali Mi Tormentano. Soluzioni?

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Cura delle infezioni batteriche vaginali: l’uso di antibiotici e probiotici specifici

Le infezioni batteriche vaginali, sia episodiche sia ricorrenti, sono provocate da una disbiosi del microbiota locale. Si tratta dell’alterazione dell’insieme dei microrganismi che compongono la flora vaginale. In condizioni di equilibrio nel microbiota troviamo predominanza di lattobacilli che producendo acido lattico, mantengono il pH vaginale entro valori ottimali, tra 3.8 e 4.5, adatti a prevenire le infezioni. Quando microrganismi patogeni si insinuano a livello vaginale, danno luogo ad un’alterazione della flora locale, provocando vaginosi infettive. Pertanto, si dovrà agire riducendo la carica batterica patogena e ripristinando l’equilibrio del microbiota vaginale.

Infezioni batteriche vaginali: Quando è necessario assumere gli antibiotici?

L’antibiotico è necessario quando compaiono almeno tre dei quattro criteri descritti da Amsel:

  • pH vaginale maggiore di 4.5;
  • comparsa di clue cells all’osservazione al microscopio;
  • perdite vaginali;
  • odore di pesce al whiff test.

Tra le diverse molecole antibiotiche a disposizione, il metronidazolo si contraddistingue per l’ampio spettro d’azione, è cioè capace di agire contro diversi microrganismi.

Ripristinare l’equilibrio del microbiota vaginale

Una volta ridotta la carica batterica patogena, e terminata la cura antibiotica, è necessario ripristinare l’equilibrio del microbiota vaginale tramite l’assunzione di un probiotico.

Infatti, quando si assume un antibiotico, questo, inevitabilmente, colpisce sia i microrganismi patogeni sia quelli benefici che compongono il microbiota vaginale, indebolendolo. Pertanto, sarà necessario colonizzare nuovamente l’ambiente vaginale con batteri buoni, assumendo probiotici specifici.

I probiotici non sono tutti uguali contro le infezioni batteriche vaginali

Purtroppo, la stragrande maggioranza di probiotici sono sensibili all’azione degli antibiotici e la loro efficacia risulta quindi ridotta. Il Lactobacillus crispatus M247, invece, è resistente all’azione del metronidazolo ed entrambi possono essere assunti contemporaneamente, senza che l’efficacia risulti compromessa.

Il Lactobacillus crispatus M247 è il ceppo probiotico più efficace per ripristinare l’equilibrio vaginale e prevenire recidive.

Infatti, Il microbiota più resistente alle infezioni è quello dove predomina il L. crispatus M247. Questo lattobacillo è il ceppo probiotico più studiato. Numerose pubblicazioni confermano le sue caratteristiche in termini di prevenzione nei confronti di vaginosi, sia in età fertile che in menopausa.

Dove trovo il Lactobacillus crispatus M247?

Lo trovi nell’integratore probiotico Crispact® che rispetta i requisiti di vitalità e qualità richiesti dal Ministero della Salute. Oltre all’assoluta compatibilità con l’antibiotico metronidazolo e, quindi, la possibilità di assunzione concomitante, Crispact® presenta altre caratteristiche importanti:

  • colonizza in maniera efficace e duratura l’ambiente vaginale ed intestinale;
  • contiene un’elevata concentrazione di lattobacilli (20 miliardi di UFC, Unità Formanti Colonie).

Crispact® è un integratore in stick orosolubili, da assumere direttamente in bocca oppure sciolti in mezzo bicchiere d’acqua, lontano dai pasti, preferibilmente due ore dopo la cena. Gli stick non contengono né glutinelattosio e vanno conservati in frigorifero, a una temperatura compresa tra +2°C e +8°C

Questo integratore è adatto a tutte le donne, dalla pubertà alla menopausa. Per una corretta colonizzazione dell’ambiente vaginale è consigliabile un’integrazione della durata di almeno 90 giorni.

Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata

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Take Home Message:
Nella cura delle infezioni batteriche vaginali, gli antibiotici devono essere affiancati da probiotici specifici, come il Lactobacillus crispatus M247.

Tempo di lettura: 5 minuti

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio 2024

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