Il check-up è il Re della prevenzione
Può svelare l’esordio di molte malattie, permettendoci così di correre subito ai ripari nel caso in cui venga intercettato qualche cosa che non va come dovrebbe.
Noi donne lo sappiamo bene
Al contrario degli uomini, che con la riforma del sevizio militare nazionale hanno smesso di andare dal medico una volta superata l’età pediatrica (per tornarci chissà quando…), noi donne abbiamo mille “scuse” per andarci. L’attenzione e la costanza che riponiamo nella prevenzione ci premiano: c’è chi sospetta infatti che sia proprio questa la ragione dei quasi 5 anni di aspettativa di vita in più che le donne italiane vantano sugli uomini eh eh eh…
Ma quando e ogni quanto?
Non c’è una regola precisa sulla frequenza dei controlli: molto dipende dalla data di nascita. Per questo qui di seguito trovate uno schema suddiviso per fasce d’età, un criterio (indicativo) per orientarvi meglio nel caleidoscopico elenco di appuntamenti con il medico (visite, indagini di laboratorio e indagini strumentali…).
Per ciascuna fascia d’età, il link alla pagina dedicata.
Check-up per età
- Da giovanissime, se siete, per esempio, in cerca dell’anticoncezionale più adatto e per saperne di più sulle malattie sessualmente trasmissibili (MST);
- Da giovani (20-30 anni), per monitorare lo stato di salute;
- Da donne (30-40), ogni scusa è buona;
- Da donne mature (40-50), con l’arrivo della pre-menopausa;
- Da donne nel pieno della “seconda giovinezza” (50-60) in menopausa o in post-menopausa
- Da “diversamente giovani” (oltre i 60).
Piccoli consigli utili
- Paura dell’ago e sindrome da camice bianco? Vi state facendo un regalo, il più prezioso, quindi non fatevi prendere dal panico. Il check-up è un modo di volersi bene. Se siete soliti svenire alla vita dell’ago, avvisate medici ed infermieri, vi consiglieranno di stendervi sul lettino prima di procedere con il prelievo;
- Con quale frequenza? Questo è un aspetto da definire insieme al medico: una volta l’anno? ogni due? sapendo che molto dipende dall’età, dalla vostra storia clinica, dalla familiarità con alcune malattie, etc.;
- Nella lista anche banalissimi test. Definite il tipo di analisi/test da fare senza scordare l’importanza di controlli semplici, come le analisi del sangue e delle urine, che ancora oggi rimangono i cavalli di battaglia di un check-up intelligente, visto che si tratta di analisi “sentinella” capaci – da sole – di intercettare grandi nemici della salute, come l’insidioso colesterolo o il diabete. Ma non solo, possono svelare problemi cardiovascolari, permettendoci così di monitorare il cuore e allontanare il rischio di infarto;
- Come ricordarsi delle scadenze? Per non scordare gli appuntamenti con la salute valgono i vecchi sistemi, come un calendario, con le date cerchiate in rosso, attaccato al frigorifero, ma anche tutti i nuovi modi offerti (spesso gratuitamente) dalle nuove tecnologie, come le app che vi ricordano, con un discreto “beep”, che domani è il grande giorno;
- Che fare prima della analisi? Andare preparate all’appuntamento vuol dire aver raccolto prima tutte le informazioni necessarie, come ad esempio: è necessario digiunare? i farmaci possono influire sui risultati delle analisi? quali cibi o bevande sono da evitare? etc.
Non scordate un pizzico di buon senso
Con tutti questi controlli non si corre il rischio di un eccesso di prestazioni? C’è chi giustamente se lo domanda e la questione oggi è più che mai attuale (l’attuale dibattito sulla riforma della Sanità, che porta la firma della ministra Lorenzin, ha individuato circa 13 miliardi di euro che pesano ogni anno sulle casse dello Stato, riconducibili proprio ai troppi esami diagnostici.
La lista degli esami va fatta consultando il medico di fiducia, che definirà i test (e la loro frequenza) in base agli esiti dell’anamnesi, alla familiarità con eventuali malattie, al vostro stile di vita, all’età e alla vostra storia clinica. Nel farlo non potrà non tener conto delle cattive abitudini (fumo, alimentazione scorretta, peso in eccesso, vita sedentaria…).
Voi state bene, ma il vostro portafogli?
Se volete evitare di far piangere il portafogli, approfittate delle tante giornate di prevenzione (ad es. denti, vista, udito…). In quei giorni (ci sono anche le settimane e mesi dedicati alla prevenzione) i test di controllo sono gratuiti.
È doveroso ricordare che che ogni volta che donate il sangue, gesto di grande generosità, i risultati delle vostre analisi saranno forniti gratuitamente. Quando si dice, due piccioni con una fava…
Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata
…
Take Home Message
Check-up fa rima con “prendersi cura di sé”. Periodicamente, in base all’età, noi donne ci sottoponiamo a dei controlli per monitorare il nostro stato di salute. E in questo siamo molto più brave degli uomini (e viviamo 5 anni in più!). Esami e loro frequenza vanno definiti con l’aiuto del medico (e con un pizzico di buon senso, per non esagerare); in base alla vostra storia clinica, allo stile di vita e alla familiarità con alcune malattie.
Per non saccheggiare il portafogli, il consiglio è quello di partecipare alle tante giornate nazionali dedicate alla salute; queste prevedono check-up gratuiti e di donare il sangue (i risultati delle analisi vi saranno forniti gratuitamente).
Tempo di lettura: 3 minuti
3 risposte
Ottimo…ho sempre pensato che la prevenzione sia l’unica soluzione.
ogni anno a settmembre, in questo sono svizzera, come mio nonno !
Bravissima! :)) Grazie per averci scritto, torna a trovarci, siamo anche su tutti i Social! … Redazione VediamociChiara