Che Cos’è la Dermorexia?

Dermorexia

Dermorexia: che cos’è, sintomi, come riconoscerla e come guarire

Dermorexia: curare la propria immagine e cercare di apparire al meglio è importante un po’ per tutti, a ogni età. Questo aiuta a sentirsi bene quando ci si guarda allo specchio e può migliorare anche l’umore, oltre a essere considerato un buon biglietto da visita e una forma di rispetto nei confronti degli altri. E’ infatti inutile negarlo, ma molti dei giudizi che si possono subire, anche quando siamo alla ricerca di un lavoro, possono essere condizionati dal nostro aspetto.

Agire in questo modo non è detto quindi sia un male, ma dovrebbe avvenire sempre cercando di non oltrepassare alcuni limiti, al punto tale da non sconfinare in quella che viene definita dermorexia. Il termine è stato coniato recentemente e si riferisce a una condizione che riguarda tantissime persone, uomini e donne, giovani e non solo, che hanno una vera e propria ossessione per la skincare. Si arriva così a soffrire di un disturbo psicologico, che può diventare una patologia e da cui può essere spesso difficile uscire, come per altri disturbi tra cui quelli del comportamento alimentare, specialmente se non si interviene in tempi rapidi.

Che cos’è la dermorexia

A coniare per la prima volta il termine “dermorexia” è stata la giornalista Jessica DeFino nella sua newsletter “The Review of Beauty“, dove ha dato una definizione che è stata poi usata da altri e che si è rivelata azzeccata perché corrisponde a un atteggiamento diffuso.

La parola sta infatti a indicare “una serie di comportamenti ossessivi abilitati e incoraggiati dall’industria della cura della pelle: adolescenti che escogitano routine anti-età in più fasi per paura di future rughe, adulti che si indebitano per sottoporsi a trattamenti iniettivi, uniti dalla preoccupazione frenetica e intergenerazionale per i retinoidi, gli acidi esfolianti e la ricerca di una luminosità irraggiungibile”.

Perché la dermorexia può essere pericolosa

Pensare che la cura della pelle possa essere negativa sembra essere impossibile, invece è esattamente quello che può accadere se si soffre di dermorexia. In casi simili si arriva a sviluppare una vera ossessione per i prodotti di bellezza di ogni tipo, al punto tale da comprarne in grande quantità, magari usandone parzialmente uno per poi passare a un altro, pensando che sia migliore o addirittura “miracoloso”.

Questo modo di agire è però assolutamente controproducente per la nostra pelle, che ha invece la capacità di autorigenerarsi, come appare evidente anche quando ci feriamo o si ha una scottatura (ovviamente non quelle di grave entità, che possono richiedere più tempo per la guarigione). Applicare troppi strati di prodotti, alcuni magari non adatti alla propria situazione personale, porta a rendere più difficile questo processo, che potrebbe a lungo andare non verificarsi più. Il fenomeno è quindi la diretta conseguenza di dermatiti ed eritemi che si possono sviluppare in età adulta, anche quando le rughe possono essere solo accennate.

Il ruolo di social e non solo nello sviluppo di questo disturbo

Non è certamente un caso che la dermorexia abbia registrato un’impennata con la diffusione dei social, a cui accediamo quotidianamente tutti, anche più volte al giorno, ragazzini compresi. Modelle e influencer, infatti, mostrano costantemente come si prendano cura della loro pelle e quali tipo di prodotti usino, generando così un effetto emulazione, che non è sempre positivo. La personalizzazione anche in un ambito come questo risulta infatti importante, quello che può andare bene per qualcuno potrebbe non esserlo per altri.

Non sembra essere del tutto casuale inoltre l’incremento registrato dopo il Covid, che ha portato diverse persone a soffrire di dermatiti che hanno faticato a risolversi del tutto. A questo si deve poi aggiungere l’ossessione che tanti hanno per la propria immagine, che li può portare ad adottare ogni tipo di sistema per poterla migliorare. E’ anche per questo che sono in pochissimi a non usare i filtri quando pubblicano una propria immagine sui social, per poi arrivare a fare il possibile per diventare simili a quello scatto che può avere generato diversi complimenti.

Una mania che fa male

Non può che fare sensazione sapere che siano soprattutto i più giovani a soffrire di dermorexia, pur non avendo certamente bisogno di camuffare alcuni difetti estetici, che possono subentrare soprattutto con l’età. I ragazzi arrivano a utilizzare continuamente prodotti anti age, con l’idea che questo possa prevenire la comparsa di future rughe, “normali” con il trascorrere del tempo. In molti casi possono farlo perché notano degli inestetismi cutanei che in realtà non hanno, non rendendosi conto di come la cura ossessiva della pelle possa alla fine danneggiarla piuttosto che migliorarla.

A mettere in guardia su quello che può accadere è la dottoressa Laura Mazzotta, specialista in medicina estetica presso Aesthe Medica di Ferrara: “L’uso eccessivo di cosmetici e trattamenti aggressivi, a partire dagli esfolianti, può compromettere il fisiologico funzionamento della pelle, causando irritazioni, sensibilizzazione cronica e danni alla barriera cutanea. Inoltre, l’abuso di prodotti skincare può provocare acne cosmetica e dermatiti. È cruciale seguire una routine beauty semplice e su misura, evitando comportamenti compulsivi e recuperando un approccio equilibrato” – sono le sue parole estratte da un’intervista a ‘Io Donna’.

Come capire se ne soffri

Capire se noi o qualcuno a noi vicino soffre di dermorexia è importante, così da intervenire il prima possibile, renderlo consapevole della situazione e provare a risolvere.

Esistono dei segnali a cui dovremmo prestare attenzione:

  • Ossessione all’idea di ottenere la “glass skin”, ovvero la “pelle di vetro” (termine a cui ci si rifersce quando si parla di una pelle translucida, liscia e uniforme come il vetro).
  • Continue visite con medici, quali dermatologi e medici estetici, con la speranza che possano aiutare a trovare una soluzione, in realtà il paziente poi non è mai soddisfatto.
  • Si sta sempre con lo specchio tra le mani per verificare il proprio volto e controllare eventuali inestetismi, spesso nemmeno presenti.
  • Acquisto spasmodico di prodotti di bellezza, anche costosi, che finiscono per riempire il bagno.
  • La pelle diventa in maniera improvvisa ipersensibile, al punto tale da notare diverse eruzioni cutanei, rossori e pruriti scatenati dall’uso di prodotti, spesso non adatti per il proprio tipo di cute o non necessari.

Gli effetti della dermorexia

A lungo andare, come detto, chi ha la dermoressia finisce per danneggiare la propria pelle, che potrebbe non essere in grado di rispondere in maniera ottimale quando necessario. Si potrà così andare incontro ad allergie, arrossamenti o difficoltà a sopportare l’esposizione solare. Sono da bandire anche scrub per il viso o per il corpo, che possono assottigliare la pelle e renderla ipersensibile. Non a caso, sono cresciuti i casi si allergie cutanee e dermatiti da contatto riscontrate in età adulta.

Sono diverse le persone che arrivano poi a riscontrare anche il dismorfismo corporeo, altro disturbo davvero diffuso, che sembra essere un po’ il riflesso della società attuale, i cui giudizi sono basati frequentemente sull’immagine. Si arrivano così a intravedere difetti in modo costante e a non riuscire ad accettare quello che si vede allo specchio. Nel caso della dermorexia i difetti coinvolgono esclusivamente la pelle.

Come guarire dalla dermorexia

Se la situazione dovesse persistere è opportuno prendere contatto con uno psicoterapeuta e iniziare un percorso che possa consentire di guarire. Il medico, attraverso una terapia cognitivo-comportamentale, aiuta il paziente a modificare i suoi schemi di pensiero relativi all’estetica, utili anche a ridurre situazioni di ansia e depressione che possono portare all’isolamento per la mancata accettazione di sé. Altrettanto provvidenziali per sconfiggere la demoressia possono essere poi dei tavoli di confronto con persone che hanno lo stesso malessere, grazie a cui si può comprendere quanto un comportamento simile possa generare sofferenza, spesso immotivata.

Non si può però prescindere anche da una rieducazione generale del soggetto, che deve comprendere di avere aspirato fino a quel momento a schemi di bellezza irrealistici, per arrivare poi ad accettare imperfezioni che possono avere tutti e che non sono necessariamente negative.

dott.ssa Ilaria MacchiDott.ssa Ilaria Macchi giornalista per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata

Take Home Message

È fondamentale saper riconoscere la dermorexia in tempo, un disturbo che, pur non essendo sulla bocca di tutti, sta interessando sempre più persone.

Hai una domanda da fare? Scrivi alla nostra ginecologa

Se l’argomento ti interessa iscriviti a VediamociChiara per ricevere ogni mese tutti gli aggiornamenti sulle nostre novità e sui nostri eventi gratuiti

Scopri la convenzione con i farmacisti di RedCare riservata alle iscritte a VediamociChiara

Scopri la convenzione con il servizio di sanità digitale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 di Xte riservata alle utenti iscritte a VediamociChiara

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 Seguici anche sui nostri nuovi profili social

Resta connesso

I numeri di VediamociChiara

VediamociChiara è il portale scelto da oltre 12 milioni di utenti

I podcast scaricati da VediamociChiara negli ultimi mesi sono oltre 100.000

Il numero delle iscritte al nostro portale ha superato quota 500.000

Se vuoi saperne di più visita la nostra pagina le statistiche di visita di VediamociChiara

I nostri progetti Pro Bono

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors