Come combattere la dermatite atopica?
La dermatite atopica colpisce il 15% della popolazione adulta. Ma per fortuna, combattere la dermatite è possibile. Ecco i rimedi.
Dermatite atopica, un problema comune dell’età pediatrica, ma non solo…
Pelle secca, arrossata e fragile che può provocare un prurito intenso e, talvolta, irrefrenabile, al punto da non dormire la notte e ridurre la qualità della vita, interferendo con le normali attività quotidiane. Queste sono le caratteristiche della dermatite atopica, un problema comune dell’età pediatrica, soprattutto durante i primi mesi di vita. L’85% dei casi, infatti, insorgono prima dei 5 anni ma l’esordio può essere anche in età adulta o nella fascia over 60.
Come la cambia la pelle quando si soffre di dermatite atopica?
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria ad andamento cronico-recidivante, in cui si ha un’alterazione della barriera cutanea. Si alternano fasi acute e concentrate ad altre in cui si ha una remissione dei sintomi.
La dermatite atopica è caratterizzata da una forte disidratazione che rende la pelle secca, fragile e pruriginosa. Compaiono vescicole, croste e talvolta, a causa del prurito, lesioni da grattamento. Più la pelle si secca più compare il prurito. In queste condizioni diventa difficile anche compiere semplici gesti quotidiani come lavarsi. Una pelle fragilizzata, infatti, potrebbe rimanere ulteriormente traumatizzata dal contatto con l’acqua.
La dermatite atopica colpisce punti diversi del corpo in base all’età
Nei neonati si presenta a livello di guance, mento, braccia, gambe e pieghe del collo. Dopo il primo anno di vita interessa maggiormente viso, mani e le pieghe di gomiti e ginocchia. Il prurito che ne deriva costringe i bambini a grattarsi aumentando l’entità dell’eczema, che si arricchisce di lesioni ed escoriazioni, e aumenta il rischio di sovrainfezioni.
In età adulta sono le mani le più colpite e la dermatite assume un andamento cronico: non compaiono più vescicole ma delle vere e proprie fissurazioni permanenti. Oltre al prurito compare anche il dolore che rende difficile ogni attività quotidiana. Pensiamo a quando le lesioni si localizzano su dita e polpastrelli. Gli over 60, inoltre, devono stare in guardia nei confronti della polvere, la loro pelle atopica avendo perso la funzione di barriera è a rischio di contrarre un’infezione.
Come combattere la dermatite atopica?
Per prima cosa bisogna prestare attenzione a come ci si lava. L’acqua va usata per pochi minuti e deve essere tiepida. Successivamente ci si asciuga tamponando e si applica una crema idratante ed emolliente, non troppo grassa, per ripristinare la funzionalità della pelle. Meglio evitare creme con estratti naturali e profumo. Preferire quelle con ceramidi che ripristinano la funzione di barriere cutanea. Anche il detergente deve essere scelto con cura, delicato e privo di profumo.
Importante prestare attenzione anche ai trucchi che si usano. Ci sono dei trucchi specifici che si possono miscelare alla crema idratante e che si trovano in farmacia.
Dato che il sudore può peggiorare la situazione e provocare prurito, occorre scegliere un abbigliamento leggero e bianco, evitando lana, tessuti sintetici e colorati, prediligendo il cotone, specie quando si fa sport.
La dermatite si può combattere anche a tavola
In generale, vanno evitati gli alimenti capaci di liberare istamina, una sostanza prodotta dal nostro organismo che può far peggiorare i sintomi della dermatite. Tra questi, ci sono:
- cioccolata
- frutta secca
- birra
- insaccati
Quali sono le cure disponibili?
Se i sintomi sono lievi, per combattere la dermatite atopica l’uso di crema idratante ed emolliente e il rispetto delle indicazioni riguardo le norme igieniche dovrebbero essere sufficienti.
Si possono, eventualmente, aggiungere cortisonici per uso locale ma solo per brevi periodi, per evitare gli effetti collaterali sistemici e di fragilizzare ulteriormente la pelle. In alternativa, ci sono gli inibitori della calcineurina, meno potenti rispetto ai cortisonici, ma con minor effetti collaterali. Si possono assumere anche a lungo termine, in caso di dermatite localizzata.
Per i sintomi da moderati a gravi, oggi sono disponibili nuove terapie: gli inibitori dei Jak (upadacitinib) e due anticorpi monoclonali (tralokinumab e dupilumab). Dupilumab è l’unico somministrabile a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) a partire dai 6 anni di età.
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Colpisce il 15% della popolazione adulta. Per fortuna, combattere la dermatite è possibile. Importante prestare attenzione a come ci si lava, evitare creme con profumo, usare i trucchi giusti e indossare abbigliamento traspirante. Vanno, inoltre, evitati gli alimenti capaci di liberare istamina, una sostanza prodotta dal nostro organismo che può far peggiorare i sintomi della dermatite. Esistono anche delle cure specifiche.
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