Ecco quali sono i segnali da non trascurare per poter essere d’aiuto ai propri genitori anziani
Ecco quali sono i segnali da non trascurare per poter essere d’aiuto ai propri genitori anzianiGenitori anziani: demenze e depressione sono patologie ampiamente diffuse tra gli over 70, per questo occorre cogliere segnali, anche quelli piccoli, per accorgersi e affrontare il problema alla radice.
La fragilità dell’età
L’esperienza accumulata negli anni rappresenta un serbatoio inesauribile per chi si prende cura dei genitori anziani e vuole arricchirsi interiormente. La fortuna di poter vedere i propri cari arrivare all’età anziana rincuora perché la loro presenza è rassicurante sempre, indipendentemente dagli anni. L’altra faccia della medaglia è però rappresentata dalla fragilità che caratterizza la fascia d’età over 70. Oltre alle malattie che colpiscono i vari organi e agli acciacchi dell’età posso comparire disagi della sfera cognitiva, come le demenze, ad esempio l’Alzheimer e disturbi dell’umore come la depressione.
Genitori anziani, i primi segnali non vanno sottovalutati
Imparare a non sottovalutare nulla, quando si tratta di genitori anziani, è fondamentale. A volte tendiamo trascurare alcuni episodi pensando che siano di poca importanza. Non dimentichiamoci che alcuni anziani non accettano alcuni lati della loro età e di conseguenza non accettano di stare invecchiando. Questo rifiuto potrebbe portarli a nascondere e sottovalutare alcuni episodi o segnali. L’evoluzione di alcune patologie è graduale e non sempre ci si può aspettare collaborazione da parte dei genitori, motivo per il quale bisogna cercare sempre di tenerli sotto controllo.
Intervenire precocemente, ai primi segnali che c’è qualcosa che non va, aiuta a bloccare o rallentare l’evoluzione dei sintomi.
Riconoscere i segnali spia della demenza
La demenza è la riduzione graduale e irreversibile delle facoltà cognitive. Tra le più comuni forme di demenza senile c’è il morbo di Alzheimer.
Tra i segnali che possono verificarsi inizialmente ci sono:
- difficoltà di orientamento nello spazio, come non trovare la strada per andare in qualche luogo che si conosce bene, tipo il supermercato o la posta vicino casa;
- problemi di memoria: la persona non memorizza informazioni appena ascoltate o lette e domanda spesso le stesse cose;
- difficoltà nell’articolazione del linguaggio: uno dei campanelli d’allarme della demenza senile è la difficoltà a ricordare le parole, sia nel linguaggio parlato sia in quello scritto.
Come affrontare questi segnali nei genitori anziani?
Se sospettiamo che uno o entrambi i genitori mostrino segni di demenza, cerchiamo di costruire una routine in cui abbiamo un contatto costante, come un appuntamento fisso settimanale che può essere un pranzo, piccole visite quotidiane che spezzino la loro routine e, perché no, anche visite a sorpresa. Agli anziani fa piacere ricevere attenzioni e sentirsi apprezzati, in questo modo aiuteremo a contrastare il loro decadimento cognitivo e li renderemo felici.
Qualche suggerimento pratico per chi ha i genitori anziani
Non terminiamo le frasi al posto loro e formuliamo domande aperte, in modo da consentirgli di articolare un discorso. Facciamoci raccontare la loro giornata, cosa hanno visto in tv, cosa hanno letto, l’importante è trasmettergli l’importanza che hanno per noi e cercare di mantenerli attivi il più possibile. Fondamentale è aiutare i nostri genitori anziani ad alimentarsi correttamente e spronarli a fare attività fisica, che sia una passeggiata, una camminata veloce o sport leggero con il consenso del medico. Dobbiamo spingerli a prendersi cura del loro cuore, ricordando che le malattie cardiovascolari sono fattori di rischio importanti per lo sviluppo dell’Alzheimer.
La depressione, un’altra patologia da non sottovalutare
Ci accorgiamo se un anziano soffre di disturbi dell’umore, quando smette di prendersi cura di sé. Dobbiamo notare se cura il proprio aspetto, se va ancora dal barbiere o parrucchiere, se l’igiene è sufficiente, se dimagrisce troppo o, al contrario, ingrassa e infine se dorme bene.
L’insonnia non è un segnale positivo, ma non lo è nemmeno stare a letto a lungo. È un campanello d’allarme perché potrebbe significare perdita di interesse verso ciò che faceva prima. A volte questa perdita di interesse è accompagnata da tristezza e tendenza ad isolarsi.
Possono comparire anche un certo grado di irritabilità e instabilità caratteriale.
Appena si notano questi cambiamenti occorre rivolgersi allo specialista geriatra o neuropsichiatra per una valutazione.
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Take Home Message: Demenze e depressione sono patologie ampiamente diffuse tra gli over 70. Se si hanno i genitori anziani, occorre cogliere segnali, anche quelli piccoli, per accorgersi e affrontare il problema alla radice. Tra i segnali che possono verificarsi inizialmente ci sono: difficoltà di orientamento nello spazio, problemi di memoria, difficoltà nell’articolazione del linguaggio.
