Sindrome Metabolica: cosa fare per prevenirla e quali sono le cure naturali?
Ne abbiamo parlato con il dott. Francesco Di Pierro immunologo nel corso dell’evento Sindrome Metabolica Prevenzione e Soluzioni Naturali
Cos’è la sindrome metabolica e perché noi donne siamo più soggette a questa sindrome proprio durante la menopausa?
E’ una domanda sicuramente importante e, in realtà, è più grande di quello che potrebbe sembrare. All’inizio, la sindrome metabolica è stata chiamata dalla medicina Sindrome X, dove per X sta per “non so cosa sia esattamente”. In medicina identifichiamo nel termine “sindrome” una collezione di elementi e di fenomeni; quindi, mentre una malattia o un sintomo è una cosa ben chiara, quando la mia malattia prende il nome di sindrome vuol dire che questa chiarezza non c’è più. Ciò che oggi chiamiamo sindrome metabolica ha come comun denominatore il metabolismo che salta ed è in realtà un insieme di cose che si intercettano in una persona leggendo i vari parametri.
- Un primo parametro è l’avere una forma un pochettino a mela, in un uomo mediamente con almeno 102 cm in vita, in una donna mediamente con almeno 88 cm.
- Un secondo parametro è una leggera modesta forma di pre-ipertensione 130 di sistolica 85 di diastolica.
- Un terzo parametro è avere l’ HDL, quello che giornalisticamente viene chiamato “buono”, con un valore inferiore a 40 nel maschio e oppure a 50 nella femmina.
- Un quarto parametro sono i trigliceridi più alti di 150 mg.
- Un quinto parametro è una glicemia basale, quindi senza aver mangiato, superiore a 110 mg
Se ci sono almeno 3 di questi 5 parametri è possibile che ci si trovi di fronte a una sindrome metabolica. Le donne sono leggermente più esposte perché la donna ha un percorso personale nel quale viene messa più volte sotto minaccia da problemi metabolici. In gravidanza, ad esempio, perché in nove mesi deve “creare un bimbo” da uno zigote, che pesa infinitamente meno di un grammo, ad un essere che pesa 3kg e, per far questo, la donna è sottoposta ad un importante insulto metabolico. Poi la donna va in menopausa quindi a un certo momento della sua vita crollano gli ormoni e questo è un altro momento complicato.
Sindrome Metabolica Prevenzione e Soluzioni Naturali – Non vorrei prendere le statine per contrastare il colesterolo alto perché non le sopporto, che alternative ci sono?
Oltre a mettersi a dieta e camminare e muoversi di più, si può valutare se cambiare statina scegliendone una più adatta al paziente, ce ne sono di vari tipi. Oppure utilizzare degli integratori ci sono degli integratori che sono molto efficienti sul colesterolo uno di questi per esempio è la berberina. La berberina ad un dosaggio adeguato è una molecola efficiente sul colesterolo, quasi al pari della satina. Molte Società Mediche e Scientifiche, come quella europea o americana, che si occupano di malattie cardiovascolari hanno già scritto nelle loro pubblicazioni scientifiche che alcuni integratori tra cui la berberina che se la batte bene, come funzionalità, rispetto a una statina. Ovviamente la berberina insieme alla silimarina o con altri elementi che ne aumentino assorbimento, rende più performante il preparato integratore, però non c’è solo la berberina, penso anche ai fitosteroli. I fitosteroli sono molecole nutraceutiche assolutamente molto efficienti nell’abbassare il colesterolo.
Che cos’è l’insulino resistenza?
L’insulino resistenza è banalmente la resistenza all’insulina. Cosa vuol dire essere resistenti all’insulina? L’insulina è un mediatore che il pancreas produce perché pulire il sangue dal cibo, perché, contrariamente a quanto potremmo pensare, il cibo nel sangue è velenoso soprattutto lo zucchero, è per quello che quando c’è tanto zucchero parliamo di diabete. Il sangue deve essere pulito dal cibo. L’insulina è una sorta di donna o uomo delle pulizie che ha la funzione di pulire il sangue dal cibo. Se questo non viene fatto correttamente occorre più insulina ed è per questo che si parla di insulino resistenza, perché quella che abbiamo prodotto non è sufficiente. L’aumento di insulina ci rende anabolici e conseguentemente ci fa aumentare di peso.
Sindrome Metabolica Prevenzione e Soluzioni Naturali – Può essere ereditaria?
Sì, sicuramente c’è una componente genetica. Una mamma con sindrome metabolica probabilmente genererà una figlia che un domani avrà la sindrome metabolica. Però ci sono anche elementi non solo genetici, ma anche epigenetici cioè quelle modifiche genetiche che avvengono durante le fasi della nostra vita. Una mamma che aspetta una bambina e acquisisce più dei canonici 12 / 14 Kg che dovrebbe acquisire, oppure diventa leggermente ipertesa, oppure evolve a diabete gestazionale, crea delle modifiche che trasferirà ai figli.
Per contrastare la sindrome metabolica mi hanno parlato molto bene della berberina che cosa ne pensa?
La berberina è un ottimo strumento ma è medaglia di bronzo! Perché la medaglia d’oro e la medaglia d’argento nel trattamento della sindrome metabolica non sono le sostanze, ma il lifestyle cioè mangiare in maniera ipocalorica e qualitativamente corretta, quindi vuol dire mangiare molto meno e fare sport. Farmaci e integratori sono sempre piani B. E’ importante che passi questo messaggio: fare dieta ipocalorica, cioè mangiare un po’ meno di quello che serve, adeguatamente con l’età e fare attività fisica non cura, ma guarisce la sindrome metabolica!
Detto questo, la berberina sicuramente medaglia di bronzo perché è un elemento aggiuntivo, chiamiamolo un piano B, rispetto alle soluzioni ideali che rende insulino sensibile riducendo quindi l’insulino resistenza.
Un tema particolare riguarda la frutta. La frutta fa parte del cosiddetto cibo sano perché appartiene al mondo dei vegetali, però le quantità di frutta devono essere modeste perché in realtà la frutta è un vegetale zuccherino. Una persona con sindrome metabolica, a mio avviso, dovrebbe evitarla.
Esistono soluzioni naturali o degli integratori prima parlavate della berberina. Ma esiste anche una versione con la silimarina Che differenza c’è?
La berberina è un derivato botanico, una molecola che si trova nel mondo vegetale, in alcuni vegetali e come tutte le molecole che deriviamo dal mondo vegetale ha un problema – e smettiamo di pensare che le molecole del mondo vegetale siano tutte belle perfette dorate – quando le metto in bocca, tendono a non essere assorbite. In un linguaggio scientifico diciamo la berberina è poco biodisponibile, cioè quando la metto in bocca non raggiunge con grande efficienza il sangue e dunque non raggiunge le cellule. Però se unisco la berberina con un’altra sostanza come la silimarina, inganno un po’ il sistema e la berberina viene assorbita di più. Se è più assorbita funziona di più. Il Berberol è uno degli integratori probabilmente più famosi; in Italia e non solo ci sono pubblicazioni scientifiche pubblicati da autori da di tutto il mondo, quindi è sicuramente uno dei più documentati e studiati ed è un’accoppiata tra la berberina e la silimarina.
A me è stato prescritto il berberol K e mi trovo molto bene valori sotto controllo olè?
Berberol K è un’altra versione del Berberol: è una versione un po’ più spinta, diciamo così, di questo nutraceutico originale che si chiama Berberol. La versione K è ancora più efficace soprattutto sul parametro colesterolo, perché sfrutta ulteriori sinergie, che consentono una riduzione del colesterolo ancora più netta.
Dott. Francesco di Pierro immunologo Presidente MICS Microbiota International Clinical Society
Puoi rivedere la diretta dell’evento sul nostro canale Youtube
4 risposte
Molto interessante. Farete come al solito un abstract dell’evento?
Sì certo Nadia come sempre, ma ci vuole qualche giorno
Un evento davvero utile. Grazie dott. Di Pierro e grazie Malù insuperabile come sempre
Grazie mille per aver partecipato e per le tue parole ❤️