Ti senti fragile? Bene. Così se non altro la pensa il paladino dell’antifragilità, il filosofo Taleb
Secondo Taleb diamo il meglio di noi quando usciamo dalla zona di comfort. Ma perché? Ecco i vantaggi e come sfruttare al meglio questo meccanismo che, a ben guardare, ci accompagna da sempre
Che cos’è l’antifragilità?
Ecco la definizione di Taleb, inventore del concetto di Antifragile, presa dal suo libro che inizia con queste parole:
Certe cose traggono vantaggio dagli scossoni. Qualunque cosa tragga più vantaggi che svantaggi da eventi casuali o da alcuni shock è antifragile. In caso contrario è fragile.
C’è qualcosa di sbagliato nelle cose che non vanno per il verso giusto? Che si rompono? Io personalmente contro la fragilità non ho nulla. Soprattutto da quando ho conosciuto la filosofia orientale del Kintsugi (letteralmente “riparare con l’oro”). I risultati di una bella botta, ad esempio un vaso che si rompe, sono l’occasione per mettere in risalto il bello che traspare dalle ferite. Gli orientali quando vogliano aggiustare un vaso rotto, oltre alla colla aggiungono l’oro. Il vaso così diventa più prezioso, proprio grazie alla messa in risalto delle sue fragilità.
L’antifragile va quindi oltre il concetto di resilienza:
Il resiliente è chi ha la forza di superare l’ostacolo e proseguire verso l’obiettivo, colui che ha la capacità, le caratteristiche e la forza di assorbire un urto senza rompersi.
I vantaggi dell’antifragilità – Viviamo in un mondo pieno di insicurezze
Instabilità, variabilità, caos, sono diventati, dopo la pandemia più che mai, compagni di viaggio costanti. Ma a ben guardare lo erano da un po’: i nostri genitori ad esempio, avevano a loro disposizione un percorso di studi, un lavoro (fisso) e una pensione (assicurata). Noi della generazione successiva non viviamo dentro lo stesso schema di vita. E con la pandemia le nostre debolezze sono state messe ancor di più a nudo. Lo dimostra il fatto che non siamo gli stessi di un anno fa. La nostra vita è cambiata e anche noi lo siamo.
I vantaggi dell’antifragilità – C’è un segreto per essere antifragili?
Sì, ed è quello di imparare a trarre vantaggio dai problemi. Ma dobbiamo lavorarci su, non è di certo facile. Un esempio per tutti. Quando ci sforziamo per avere un corpo definito, con addominali disegnati, più ci sforziamo, quindi più sottoponiamo a stress i nostri muscoli, più vedremo i risultati. I muscoli crescono e traggono vantaggio proprio grazie allo stress.
Come ci ricorda sempre Taleb:
Quando abbiamo a che fare con l’ignoto, con il nuovo, con ciò che non conosciamo, generalmente, ne usciamo migliorati. Perché dobbiamo prepararci ad affrontare le nuove difficoltà.
Il modo migliore per verificare di essere vivi è controllare se amate i cambiamenti. Il disagio è il brodo migliore per migliorare nella nostra vita.
Per approfondimenti si rimanda al testo di Nassim Nicholas Taleb “Antifragile – Prosperare nel disordine”
Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata
…
Take Home Message – I vantaggi dell’antifragilità
Ti senti fragile? Bene. Così se non altro la pensa il paladino dell’antifragiità, il filosofo Taleb, che con il suo libro ha accompagnato le sensazioni di impotenza di tutti noi, alle prese con questa inaspettata e dirompente pandemia con tutto quello che ha portato nelle nostre vite. Secondo lui diamo il meglio di noi quando usciamo dalla zona di comfort. Ma perché? Ecco i vantaggi e come sfruttare al meglio questo meccanismo che, a ben guardare, ci accompagna da sempre
Tempo di lettura: 1 minuto