L’incontinenza femminile è una fastidiosa ed imbarazzante condizione che può essere curata
Varie le cause, diverse le tipologie di incontinenza e diversi i sintomi. Parola d’ordine è “non vergognarsi” e ai primi sintomi si va dal medico!
Incontinenza femminile
Sapete che l’incontinenza urinaria femminile è anche chiamata “malattia silenziosa”? Questo perché le donne che ne soffrono raramente ne parlano con il proprio medico…
Ma questa fastidiosa, disagevole e imbarazzante condizione può essere risolta e curata. Se invece viene trascurata o sottovalutata e trascinata per lunghi periodi, può portare la persona che ne soffre ad isolarsi dalla normale vita quotidiana, amplificando l’imbarazzo e la vergogna.
L’incontinenza, ovvero l’impossibilità a trattenere l’urina in vescica, colpisce in misura maggiore il genere femminile e sono parecchie le donne, non solo over 60, a soffrirne.
Incontinenza femminile: perché si verifica?
Le cause dell’incontinenza sono diverse.
Le donne ne soffrono maggiormente in quanto risultano più esposte a fattori di rischio quali, in particolare:
- Il numero di gravidanze e di parti, che portano ad un allentamento dei muscoli del pavimento pelvico,
- la menopausa che comporta variazioni ormonali.
Altre possibili cause sono l’obesità, la stitichezza, frequenti infezioni urinarie, l’assunzione di alcuni farmaci, l’età ed alcune patologie.
In base alla sintomatologia si possono distinguere vari tipi di incontinenza:
- Incontinenza da sforzo. In tal caso la perdita involontaria di urina si verifica in seguito a sforzi muscolari importanti, come un forte colpo di tosse o uno starnuto.
- Incontinenza da urgenza. Come dice la parola, improvvisamente e urgentemente si sente il bisogno di urinare, senza purtroppo riuscire a mantenerne il controllo.
- Incontinenza mista. Presenta un insieme di sintomi dell’incontinenza da sforzo e da urgenza.
Esistono altri tipi di incontinenza dovuti ad esempio ad interventi chirurgici o a prolassi.
Come si cura l’incontinenza femminile?
Per poterla curare è innanzitutto, importante e necessario che ai primi sintomi, senza timori o vergogna, ci si rivolga a un medico al quale si descriveranno le situazioni nelle quali si verificano le perdite di urina.
Come sempre accade più precoce è la diagnosi, più facile e veloce la via della risoluzione.
Effettuata la diagnosi, definito il tipo di incontinenza e stabilitane l’entità, il medico indicherà la terapia farmacologica più adatta.
Contemporaneamente alla terapia farmacologica può essere portata avanti anche una terapia riabilitativa che prevede il ricorso ad esercizi specifici (come, ad es., gli esercizi di Kegel), volti ad allenare i muscoli perineali (i muscoli tra ano e vagina).
Consigli utili
Evitare caffè, tè, alcolici, fumo e cibi piccanti.
Redazione VediamociChiara
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>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
- www.siu.it
- www.farmacoecura.it
- Incontinenza urinaria: le abitudini per prevenirla e alleviarla – Humanitas Salute
- Raccomandazioni clinico-pratiche in peri e post menopausa e terza età – AOGOI – Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani
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Take Home Message
L’incontinenza femminile è una fastidiosa ed imbarazzante condizione che può essere curata. Varie le cause, diverse le tipologie di incontinenza e diversi i sintomi. Parola d’ordine è “non vergognarsi” e ai primi sintomi si va dal medico per farsi segnare la terapia più idonea. È possibile abbinare anche delle sedute riabilitative per migliorare la funzionalità dei muscoli pelvici.
Tempo di lettura: 4 minuti
2 risposte
ho iniziato a soffrirne da qualche anno, da quando sono entrata in menopausa, ne ho parlato anche con la mia ginecologa
Ciao Flo, ci auguriamo che tu possa risolvere. Oggi i rimedi non mancano. Grazie per averci seguito, ci trovi anche sui Social! Buona giornata! … Redazione VediamociChiara