Sulle malattie intestinali nelle donne è importante porre una particolare attenzione
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI, secondo l’acronimo italiano, o IBD – Inflammatory Bowel Diseases – secondo quello anglosassone) sono patologie infiammatorie croniche dell’intestino e si distinguono in Morbo di Crohn e Colite Ulcerosa. Queste patologie possono avere un impatto su ogni fase della nostra vita, dalla prima mestruazione alla gravidanza, fino alla menopausa. Ecco in che modo.
Le donne affette da malattie infiammatorie intestinali presentano problematiche specifiche legate al genere femminile
Si possono manifestare problemi psicologici legati alla percezione della propria immagine corporea e sul rapporto col partner. Ci possono essere ripercussioni sull’uso di contraccettivi orali e sulla sfera riproduttiva. Infine, c’è un legame tra queste patologie e l’osteoporosi e anche con la comparsa di tumori femminili.
Malattie intestinali nelle donne e fertilità
Sia per chi soffre di colite ulcerosa sia per chi soffre di Morbo di Crohn, la fertilità è ridotta nella fase attiva della malattia e dopo interventi chirurgici in sede addominale e pelvica. Fortunatamente, negli ultimi anni, l’utilizzo della tecnica della laparoscopia per gli interventi, ha ridotto notevolmente l’infertilità, migliorando la capacità riproduttiva.
Malattie intestinali e allattamento
L’allattamento al seno non è associato a un peggioramento della malattia. Per quanto riguarda i farmaci utilizzati per le malattie intestinali, anche se piccole quantità possono spesso essere rilevate nel latte materno, ciò non esercita un effetto negativo sul bambino. La maggior parte delle madri può, dunque, continuare ad allattare e assumere il farmaco senza rischi.
Malattie intestinali nelle donne e climaterio
Le donne affette da queste patologie hanno un rischio superiore di presentare osteoporosi. È quindi raccomandato, soprattutto in questa fase della vita: limitare l’assunzione di cortisonici; seguire una dieta ricca di calcio e vitamina D; svolgere un’attività fisica regolare; non fumare e limitare il consumo di alcol.
Malattie intestinali e tumori femminili
I dati mostrano una maggiore frequenza di tumori alla cervice uterina nelle donne che soffrono di MICI. Ciò non è dovuto alla malattia in sé, ma piuttosto ai farmaci utilizzati per trattarla. Il tumore alla cervice uterina è causato dall’infezione da HPV. Le donne in terapia con farmaci immunosoppressori per periodi prolungati sono a maggior rischio di infezione da questo virus. Per questo motivo è raccomandato lo screening e nelle pazienti più giovani la vaccinazione anti HPV. Non è, invece, dimostrato una correlazione tra malattie intestinali e tumori della mammella e dell’ovaio.
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Take Home Message
Sulle malattie intestinali nelle donne è importante porre una particolare attenzione. Queste patologie, infatti, possono avere un impatto su ogni fase della nostra vita, dalla prima mestruazione alla gravidanza, fino alla menopausa. La fertilità può essere compromessa nella fase attiva della malattia e dopo interventi chirurgici in sede addomino-pelvica. In età matura, i rischi sono legati all’osteoporosi durante la menopausa e al tumore alla cervice uterina.
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