La Tiroide della Futura Mamma

La tiroide della futura mamma

Parliamo della tiroide della futura mamma

Associamo la tiroide al metabolismo (e al “gozzo”), di lei sappiamo che può lavorare poco (ipotiroidismo) o troppo (ipertiroidismo). Ma spesso ci sfugge il suo ruolo nella gravidanza, un periodo particolare nella vita di una donna (e del futuro bambino), in cui sono consigliati controlli periodici, anche quelli che interessano la tiroide

Una ghiandola ancora poco conosciuta

La tiroide della futura mamma – È vero che Ippocrate a Platone ne parlavano già 2000 anni fa, ma c’è voluto ancora molto tempo per capire bene le sue delicate funzioni. E non sono mancate intepretazioni fantasiose: nel XVII secolo si credeva che servisse ad abbellire il collo delle donne (sic!) (Lezioni di anatomia, il corpo umano in quindici storie, AA.VV.).

Ma le cose non vanno meglio neanche ai nostri tempi. Da una recente indagine infatti si è scoperto che:

  • Il 76% non sa che i disturbi della tiroide possono compromettere la fertilità
  • Il 48% non sa che l’ipotiroidismo (tiroide ipoattiva) può causare complicazioni durante la gravidanza (madre e feto)
  • Il 52% non sa che è fondamentale controllare i livelli ormonali durante la gravidanza

La gravidanza, un periodo delicato per la donna (e per la tiroide)

Durante la gravidanza la produzione di ormoni tiroidei è ancora più importante: si tratta infatti dei fatidici 9 mesi che possono essere stressanti, anche per la tiroide. Durante questo periodo infatti il lavoro della ghiandola a forma di farfalla è super, così come spiega il prof. Alfredo Pontecorvi (Ordinario di Patologia Speciale Medica e Primario dell’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia del Policlinico “A. Gemelli” di Roma):

Durante la gravidanza la tiroide si trova a svolgere un carico aggiuntivo di lavoro: nei primi tre mesi deve fornire l’ormone tiroideo non soltanto alla mamma, ma anche al feto. Una produzione maggiore, ma anche necessaria, visto che il feto comincerà a produrre i propri ormoni tiroidei a partire dal terzo mese in poi. E successivamente il feto, producendo i propri ormoni tiroidei, avrà bisogno dello iodio che gli viene fornito dalla mamma.

La patologie più comuni dipendono proprio da come e quanto lavora la tiroide. Se funziona troppo poco si avrà ipotiroidismo. È 7, 8 volte più frequente dell’ipertiroidismo. Se invece funziona troppo, l’ipertiroidismo.

Questa disfunzione, l’ipotiroidismo, come precisa il prof. Pontecorvi: 

colpisce meno dell’1% delle donne incinte, ma è una patologia severa. Va corretta immediatamente, perché si associa ad alterazioni della gravidanza stessa ed ha un maggiore rischio abortivo”.

Cosa deve fare una donna che desidera una gravidanza?

La funzione della tiroide andrebbe controllata, non solo durante la gravidanza, ma anche prima, insieme ai livelli di TSH: ogni mese, nel primo trimestre, e successivamente ogni 2 mesi.

Va poi garantito il giusto fabbisogno di iodio. È largamente riconosciuto infatti come l’integrazione dell’apporto di iodio grazie alla dieta, abbia migliorato l’efficienza delle funzioni cognitive e ridotto la comparsa di altre patologie provocate dalla carenza, oltre a diminuire il rischio di aborto. 

Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata

Articolo realizzato grazie a un grant educazionale incondizionato di Merck

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>>> Per un ulteriore approfondimento consulta la nostra sezione interamente dedicata al tema della ”Tiroide”.

Take Home Message – La tiroide della futura mamma

Associamo la tiroide al metabolismo (e al “gozzo”), di lei sappiamo che può lavorare poco (ipotiroidismo) o troppo (ipertiroidismo). Ma spesso ci sfugge il suo ruolo nella gravidanza, un periodo particolare nella vita di una donna (e del futuro bambino), in cui sono consigliati controlli periodici, compresi quelli alla tiroide.

Tempo di lettura: 4 minuti

Ultimo aggiornamento: 01 agosto 2024

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2 risposte

  1. devo far leggere questo articolo alla mia nipote, che ora ha 31 anni e che non riesce ne suo progetto di maternità……….

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