All’epicondilite, conosciuta come “il gomito del tennista”, non importa se non sai neanche come si prende una racchetta in mano: oggi è un disturbo che si accompagna all’uso del computer. I tempi sono cambiati: oggi è più facile soffrirne per ragioni legate al lavoro (smartworking compreso!) o allo svago (Netflix e simili), visto che spesso ce ne stiamo seduti, male, davanti ad un laptop. Che fare allora?
L’epicondilite una patologia temuta da chi scrive al computer
Un disturbo che ha tanti nomi, oltre a epicondilite abbiamo:
- Epicondilalgia omerale
- Tendinopatia
- Oltre al già citato Gomito del tennista
In parole semplici parliamo di un processo degenerativo dei tendini estensori del polso. Si verifica quando i tendini, le fibre che fissano i muscoli alle ossa, si infiammano a causa di microtraumi ripetuti, perdono elasticità e di conseguenza i movimenti provocano dolore ogni volta che usiamo il polso e il gomito.
Il gomito del tennista – Ma quali sono le attività che lo provocano?
Trattandosi di un disagio che può diventare cronico, l’epicondilite va presa per tempi, il rischio altrimenti è quello di interrompere le attività che l’hanno provocata (lavoro, tennis o serie Tv che sia!).
Il gomito del tennista – I numeri dell’epicondilite
Ogni anno l’epicondilite affligge dall’1 al 3% della popolazione italiana. L’età varia, tra i 25 e i 60 anni. Non solo tennisti quindi. Anche parrucchieri, meccanici, barbieri, camerieri… sono in tanti a soffrirne: tutti coloro che fanno un uso scorretto dell’articolazione (e chi lavora al computer ne sa qualcosa!) o che mantengono il gomito per lungo tempo in una posizione forzata.
Il gomito del tennista – Quali sono le novità nel trattamento di questa patologia?
Non trascuratela! Il rischio è quello di un aumento del dolore, che può portare a una vera e propria impotenza funzionale e quindi all’impedimento nell’utilizzo di gomito e polso.
La terapia principale è quella di cambiare: non tanto l’attività che la provoca, ma il modo in cui la si fa.
Io ho risolto parecchi problemi (tra spalle, collo, polso e gomito) semplicemente correggendo la mia posizione (postura + sedia), al computer. Poi ci sono gli esercizi, meravigliosi quelli di stretching, utili per permettere ai tendini di riacquistare la normale elasticità. Ma anche esercizi posturali, magari da fare al mattino.
In casi più seri, cicli di riposo, infiltrazioni e fisioterapia per ristabilire il corretto funzionamento dell’articolazione senza ricorrere a strumenti invasivi.
Oggi non mancano le terapie con onde d’urto focali per indurre un miglioramento della microvascolarizzazione locale.
Dopo tutti questi sforzi però, non rovinate i risultati sdraiati sul divano ad ingurgitare l’ultima serie TV. Ok?
; -)
Fonte notizia: Humanitas Salute
Redazione VediamociChiara
© riproduzione riservata
…
Take Home Message – Il gomito del tennista
All’epicondilite, conosciuta come “il gomito del tennista”, non importa se non sai neanche come si prende una racchetta in mano: oggi è un disturbo che si accompagna all’uso del computer. I tempi sono cambiati: oggi è più facile soffrirne per ragioni legate al lavoro (smartworking compreso!) o allo svago (Netflix e simili), visto che spesso ce ne stiamo seduti, male, davanti ad un laptop. Che fare allora?
Tempo di lettura: 1 minuto