Il colesterolo e i trigliceridi sono i grassi nel sangue che assumiamo con il cibo.
In condizioni normali sono degli elementi indispensabili ma con colesterolo e trigliceridi alti siamo di fronte a un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari (aterosclerosi, arteriopatia periferica, infarto e ictus)
Colesterolo e trigliceridi alti. Ce ne parla la nostra amica dott.ssa Roberta Kayed
Come fare per capire se si ha il colesterolo alto?
Il miglior modo per accorgersi di avere il colesterolo alto è dosarlo nel sangue poiché le dislipidemie non danno solitamente sintomi. Quando il colesterolo è molto alto, si corre il rischio di sviluppare angina, infarto, ictus e arteriopatia periferica, a causa dell’occlusione delle arterie. Esistono altri fattori di rischio cardiovascolari aggiuntivi come la familiarità per problemi cardiaci, l’età avanzata, l’ipertensione, il fumo e il diabete. Elevati livelli di trigliceridi, inoltre, possono causare pancreatite acuta, steatosi, xantomi e xantelasmi (raccolte giallastre di lipidi).
Valori di riferimento e diagnosi
Per diminuire il rischio di malattia cardiovascolare è bene controllare regolarmente i valori di colesterolo e trigliceridi, soprattutto dopo i 50 anni:
- Colesterolo totale: minore di 200 mg/dL
- C. “cattivo” LDL: minore di 130 mg/dL
- Colesterolo “buono” HDL: maggiore di 40 mg/dL negli uomini, e di 50 mg/dL nelle donne
- Trigliceridi: minori di 150 mg/dL
Colesterolo e trigliceridi alti – Terapia
È sempre bene smettere di fumare e abbandonare la vita sedentaria (bastano 20-30 minuti di camminata, tre volte a settimana); questo, oltre a contribuire al mantenimento del peso ideale, diminuisce le LDL e aumenta le HDL.
La migliore medicina è il cibo, diceva Ippocrate, per questo la riduzione dei grassi saturi alimentari (carne e formaggi), l’aumento di fibre, carboidrati complessi e acidi grassi omega-3 aiuteranno a prevenire le malattie cardiovascolari.
I farmaci si utilizzano quando il rischio d’infarto e ictus è elevato, e in tutti i pazienti con malattia cardiovascolare già presente.
Le statine sono i farmaci di scelta per il trattamento e la prevenzione del rischio: riducono il colesterolo LDL fino al 60%, i trigliceridi, aumentano lievemente le HDL e proteggono le pareti arteriose.
Altri farmaci utilizzati sono i sequestranti gli acidi biliari (farmaci di scelta per le donne in gravidanza), gli inibitori dell’assorbimento del colesterolo, i fibrati e gli acidi grassi omega-3 per gli elevati livelli di trigliceridi e la niacina per aumentare le HDL.
dott.ssa Roberta Kayed medico di emergenza territoriale per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
Fonti
National Centre of Biotechnology Information – NCBI
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In condizioni normali sono degli elementi indispensabili ma un loro aumento è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari (aterosclerosi, arteriopatia periferica, infarto e ictus).
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2 risposte
Se ne dovrebbe parlare anche a scuola!
Hai ragione, l’educazione alimentare inizia da piccoli, anche se i genitori per primi dovrebbero fare la loro parte