
Menopausa: un corteo di sintomi infinito ognuna di noi ha i suoi: vampate, sudorazioni notturne, irritabilità, insonnia, smemoratezza, disorientamento e tanti altri ancora
Menopausa: un corteo di sintomi: ne abbiamo parlato con il dott. Marco Gambacciani presidente SIM Società Italiana della Menopausa
Ecco le risposte alle domande più condivise
Menopausa: un corteo di sintomi: Si sente spesso parlare tra gli integratori proprio della cimicifuga racemosa. Ci sono differenze tra i vari estratti in termini di efficacia e : sicurezza?
Nel mondo degli integratori c’è tutto e di più, dal nulla cosmico alle cose che funzionano. La cimicifuga scemosa è una di quelle cose che funzionano e funziona bene soltanto l’estratto isopropilico della cimicifuga, perché l’estratto isopropanolico, come tutti i preparati nutraceutici deve essere fatto bene perché altrimenti non sappiamo quello che ingeriamo.
Prima di tutto l’estratto isopropanolico fatto bene, non ha assolutamente nessuna molecola ad
L’ambiente di lavoro Menopausefriendly
Oggi si parla molto anche di un altro tema importante: l’ambiente di lavoro menopause friendly, cioè un ambiente che non sia caldo. È chiaro che le vampate di calore danno più fastidio quando d’estate o quando ci sono sbalzi di temperatura e quindi chiedere che gli ambienti di lavoro siano ambienti freschi, areati e che possano permettere alle donne di alzarsi e andare banalmente su un terrazzino per qualche minuto è importante. Soprattutto quando ci sono delle signore che hanno quasi delle vampate a orologio. Quando vengono le vampate ogni tot, è utile potersi alzare e andare in un ambiente ancora più fresco.
Menopausa: un corteo di sintomi: La cimicifuga racemosa è consigliata anche per l’insonnia?
La cimicifuga o meglio l’estratto isopropanolico è veramente molto efficace, molto sicuro, molto studiato e fra l’altro, i dati che ci sono sull’insonnia, sono molto convincenti sul fatto che sia capace anche di ridurre questo disturbo che attanaglia la vita di tante donne. L’uso della della cimicifuga racemosa può avere effettivamente questa indicazione ulteriore, al di là della proprio della sindrome del sintomo vasomotorio della caldana.
La cimicifuga racemosa è efficace anche sulla brain fog?
La cimicifuga è un un fitofarmaco che ha azioni in neuroendocrine, cioè ha un’azione simile agli inibitori del riassorbimento della serotonina, senza avere gli effetti collaterali di tutti gli psicofarmaci, ad esempio non dà assuefazione e non dà dipendenza. Quindi per tutta la sintomatologia, d’origine neuroendocrina (cioè che nasce nel cervello) della menopausa, indipendentemente dall’vampata di calore, l’estratto secco isopropanolico della cimicifuga racemosa, si fa prima a dire Remifemin©, è veramente una cosa indicata.
È chiaro che il problema con il Remifemin© è quello che dobbiamo attendere magari 3 o 4 settimane per giudicarne dell’efficacia prima di aumentare il dosaggio. La cosa bella è che abbiamo i dati che ci dicono che anche a dosaggi più elevati il Remifemin© è assolutamente sicuro da un punto di vista metabolico, da un punto di vista della funzione epatica del fegato e quindi della funzione del rene. Ecco, è un farmaco estremamente ben tollerato e poi è fatto da un’azienda seria e quindi sappiamo che cosa prescriviamo alle nostre signore.
Menopausa: un corteo di sintomi che va dalle vampate alla smemoratezza, ma come mai noi donne soffriamo di brainfog?
Il maschio che invecchia ha un invecchiamento anche da un punto di vista cerebrale più lineare. Il calo dei livelli ormonali nel maschio è gradualissimo. Da 30 anni in poi il testosterone dell’uomo comincia a scendere piano piano. Nella donna, invece, il calo dei livelli estrogenici del progesterone ha improvviso. Tutto accade nel giro di pochi mesi e questo chiaramente ha un impatto tremendo sulle funzioni neuroendocrine, e quindi anche sull’ideazione e su tutte le funzioni cerebrali.
Il cervello femminile è un cervello è dotato di attività più complesse, rispetto a quello maschile, oggi è di moda dire che la donna è multitasking. Si comporta come un computer, mentre nel maschio non è proprio così. È inutile che noi maschietti non lo riconosciamo. Il cervello femminile è multitasking, cioè riesce a fare più cose insieme. Il cervello maschile non riesce a fare lo stesso e ha bisogno di una concentrazione maggiore. Il fatto che le donne siano capaci di fare più cose insieme rende tutte le funzioni un pochino più delicate, come tutte le cose complesse.
Come posso fare a contrastare questo aumento di peso che sembra inevitabile?
L’aumento di peso è inevitabile nel maschio e nella femmina perché purtroppo con l’invecchiamento, i nostri mitocondri (le “pile” che si trovano all’interno della cellula), diventano più piccini e più corti. Noi li usiamo per camminare, respirare, vivere e lo chiamiamo metabolismo basale Noi consumiamo una quantità di calorie che a 20 anni, a 30 ha un certo punto, poi piano piano cala e quindi noi per vivere utilizziamo sempre meno calorie. Se noi continuiamo a mangiare come mangiavamo a 20 anni, è scritto nella storia che aumentiamo di peso. Con il passare degli anni, dobbiamo, per forza di cose, cercare di mangiare meno, e introitare meno calorie. Se queste calorie sono soltanto più proteine e meno zuccheri ancora meglio. Ma il minimo comune denominatore di tutte le diete in una popolazione che invecchia è la riduzione calorica.
Menopausa: un corteo di sintomi tra cui il grasso addominale: perché il grasso si deposita principalmente proprio lì?
Nella signora menopausa c’è la carenza ormonale. E cosa c’entra la carenza ormonale sulla distribuzione del grasso? Mancando gli estrogeni, la distribuzione del grasso diventa una distribuzione androide, cioè il grasso si va a distribuire in quelle parti del corpo chiaramente simili a quelle del maschio, ovvero sia la pancia e le braccia. Le signore si lamentano dell’aumento della pancia e si lamentano del grasso sul tronco. Ci sono donne, per esempio, che in studio mi dicono “mi è aumentato il seno”. E alla mia domanda “se lo sente più denso?”. La risposta è “Denso no, è proprio grosso, è aumentata la quantità di grasso e jo cambiato una taglia di reggiseno”. E questo accade proprio perché aumenta la disposizione del grasso sul tronco, e questo è un effetto proprio della menopausa.
Poi c’è un altro aspetto dell’aumento della circonferenza della vita ed è l’effetto sul microbioma intestinale. La carenza ormonale cambia in maniera notevole la colonizzazione dell’intestino e vi è una quantità di fermentazione maggiore, perché appunto ci sono dei ceppi di batteri che portano alla fermentazione, quindi maggior gas addominale, cioè un maggior gonfiore addominale. Tante signore, nel mio studio, si lamentano proprio del fatto non sono aumentate di peso, ma sono aumentate di una taglia o due perché l’addome è proprio gonfio e questo gonfiore è legato al cambiamento del microbioma intestinale.
dott. Marco Gambacciani per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
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4 risposte
Presente!! Con tutto il “corteo”😉
Sei in buona compagnia! Ci vediamo online il 9
Malù
Questo evento mi è piaciuto molto. Grazie
Grazie a te per essere stata con noi 🤗