Come assecondare il cambiamento e farne tesoro

Facciamo fatica ad accettare il cambiamento, vi opponiamo resistenza perché non esiste più cambiamento intorno a noi. Ecco cosa ci insegna e cosa possiamo imparare

Mi occupo di cambiamento da molti anni. Di come farne tesoro, di quali siano le strategie migliori per gestirlo. Ma soprattutto di come affrontarlo, di come combatterne la resistenza. Eppure non mi ero mai soffermata a pensare a questa verità semplice, lapalissiana e allo stesso tempo paradossale.

Come assecondare il cambiamento – Sembra strano eppure viviamo in un modo dove tutto cambia rapidamente

Cambia la tecnologia, la conoscenza che abbiamo delle cose e del modo con cui ci rapportiamo alle cose. Viviamo un modo dove tutto diventa obsoleto nel giro di pochi mesi eppure, non esistono più i cicli naturali delle cose.

Maria L. mi racconta di essersi trasferita in un piccolo paese in collina dalla città perché si sentiva soffocare. Strano no? Verrebbe naturale pensare che ci si senta soffocare in un piccolo paese di provincia. Invece lei sentiva che le mancava l’aria proprio perché non vedeva i cicli naturali delle cose. Aveva nostalgia dei paesaggi che si trasformano con le stagioni. In città, mi racconta, l’unica cosa che cambia è la temperatura.

Così Maria L. mi ha mostrato una verità elementare così ovvia da non essere mai stata in grado di vederla: il cambiamento naturale, insito nelle cose, è ciò che ci accompagna nella gestione dei piccoli e grandi cambiamenti nella nostra vita.

La pubertà, l’arrivo di un figlio, la menopausa, l’invecchiamento. Se non lasciamo che le cose intorno e dentro di noi cambino naturalmente, allora non potremmo affrontare le cose che cambiano fuori di noi.

Come assecondare il cambiamento – Siamo così arroganti da non voler invecchiare

Ma se assistessimo alla crescita di un albero, se lo vedessimo mettere le foglie, fiorire e poi spogliarsi per rivestirsi ancora la stagione successiva. Se assistessimo a tutto questo mutamento in tutto ciò che ci circonda e non solo negli smartphone e nella moda, allora sarebbe più naturale accettare lo stesso cambiamento dentro di noi. Accetteremmo di non essere più freschi, avere qualche capello bianco e un paio di rughe in più a 50 anni. Saremmo felici di avere una salute fantastica rispetto ai nostri nonni a quell’età. E di poter godere di quello che la medicina moderna può offrirci e non troppo preoccupate dei progresso della cosmesi. Saremmo cioè soddisfatte dell’immagine che ci rimanda lo specchio ogni mattina, con tutte le piccole trasformazioni che ci regala il tempo.

Ma viviamo in un mondo reale, dove nessuno vuole più invecchiare. Un mondo in cui le attrici delle pubblicità delle donne in menopausa, hanno si e no trenta anni. In questo mondo dove le stagioni ci dicono solo cosa indossare e non ci raccontano nulla con gli odori e i colori. Opponiamo resistenza ai mutamenti naturali perché non li conosciamo e come tutto ciò che è sconosciuto fa paura.

Come assecondare il cambiamento – Così la strategia efficace potrebbe essere proprio quella di Maria L.

Che invece di resistere al cambiamento lo ha assecondato, lo ha fatto proprio. Ne ha fatto la ragione del suo stesso cambiamento, per non rinunciare a se stessa. Per essere la persona che voleva essere e non quella che tutto il mondo intorno a lei si aspettava che fosse.

Brava Maria L. e grazie.

Dott.ssa Alessandra Bitelli Trainer & Coach per Redazione VediamociChiara
©️riproduzione riservata

Puoi contattare direttamente la dott.ssa Alessandra Bitelli scrivendo a alessandra.bitelli@coach4change.it

Take Home Message
Come assecondare il cambiamento – La pubertà, l’arrivo di un figlio, la menopausa, l’invecchiamento. Se non lasciamo che le cose intorno e dentro di noi cambino naturalmente, allora non potremmo affrontare le cose che cambiano fuori di noi.
La storia di Maria L. che invece di resistere al cambiamento lo ha assecondato, facendolo proprio.

Tempo di lettura: 50 secondi

Ultimo aggiornamento: 29 luglio 2024

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2 risposte

  1. Anche io apprezzo i cambiemtni che mi ha portato l’età… prima impiegavo anni prima di capire le persone, ora mi basta uno sguardo. Ma certo che ho sempre tanto da imparare… a propostio di cambiaemnto!!!! :)))

  2. Verissimo! Il cambiamento va assecondato, se lo combatti è una lotta impari, tanto lui va avanti da solo. Il tuo corpo cambia e non puoi fermarlo, ma bisogna cogliere l’opportunità. Io, ad esempio, sono più stanca di 20 anni fa, ma mi sento molto più in palla con il lavoro e la mia capacità di capire al volo le situazioni è migliorata tantissimo.

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