I rimedi naturali utilizzati dagli antichi romani
Molti dei rimedi naturali utilizzati dagli antichi romani per la cura di disturbi e malattie prevedevano l’uso di erbe, piante e ortaggi le cui proprietà sono apprezzate ancora oggi.
Il ruolo del “pater familias” nell’antica Roma
Nell’antica Roma la funzione di cura della salute del proprio gruppo familiare era affidata al “pater familias”. Depositario di una lunga tradizione nella quale si univano credenze popolari, superstizione e riti magico-religiosi, il “pater familias” faceva ricorso a rimedi naturali, ma anche a formule magiche. Vi era poi la medicina praticata dai sacerdoti-medici, la cui figura era utile alla casta sacerdotale per mantenere il suo prestigio. Il sacerdote-medico offriva rimedi molto simili a quelli del “pater familias”.
L’arrivo di medici greci a Roma nel corso del II sec. a.C. provocò la crisi del “pater familias” e del sacerdote-medico, ridimensionando il loro potere. Iniziarono a sorgere delle vere e proprie scuole di medicina, a imitazione di quelle greche.
Nella Roma imperiale i rimedi naturali venivano largamente impiegati per la cura dei disturbi e delle malattie.
Le erbe e i prodotti della natura erano considerate un dono degli dei, e vi si attribuivano poteri straordinari.
Molti dei rimedi naturali utilizzati dagli antichi romani prevedevano l’uso di erbe, piante e ortaggi le cui proprietà sono apprezzate ancora oggi.
Cavolo
Uno degli rimedi più apprezzati dai Romani per la cura di malattie e disturbi era il cavolo. Catone credeva che mangiare cavoli avrebbe impedito di ammalarsi, e questa credenza era diffusa tra gli antichi romani. Essi mangiavano cavoli crudi conditi con l’aceto prima e dopo ogni pasto, per favorire la digestione. Abbinati al miele, i cavoli era utilizzati contro il dolore alle articolazioni. Le foglie di cavolo venivano applicate su ferite e piaghe ferite per il loro effetto cicatrizzare.
Aglio
Tra i rimedi naturali utilizzati dagli antichi romani vi era l’aglio.
I Romani consideravano l’aglio una pianta sacra a Marte, dio della guerra, e furono i primi a diffonderlo in Europa. Il grande medico greco Galeno (che visse buona parte della sua vita a Roma) studiò le proprietà antibatteriche, antivirali, antiparassitarie e antimicotiche dell’aglio. Nell’antica Roma l’aglio veniva somministrato con regolarità ai soldati e ai marinai come vermifugo e per evitare il contagio con malattie pericolose. Fu proprio nell’epoca romana, inoltre, che si riconobbero gli effetti benefici dell’aglio sul sistema cardiovascolare.
Broccoli
Durante l’epoca romana, i broccoli erano considerati un rimedio universale contro le malattie.
I Romani li mangiavano crudi, prima dei banchetti, per aiutare l’organismo ad assorbire meglio l’alcool. Con le foglie pestate medicavano ulcerazioni e ferite.
Finocchio
Plinio affermava che il finocchio avesse notevoli proprietà curative e lo consigliava per la cura degli occhi. Era usato, inoltre, per lenire la tosse fastidiosa.
Ma nell’antica Roma il finocchio era spesso utilizzato anche per coprire l’odore e il sapore dei cibi poco freschi. Sembra che il termine “infinocchiare” sia nato proprio da questo espediente culinario!
Alloro
Tra i rimedi naturali utilizzati dagli antichi romani vi era l’Alloro.
I romani apprezzavano le proprietà diuretiche e digestive degli oli essenziali presenti nell’alloro. Veniva usato in forma di decotto, mettendo le foglie in infusione nell’acqua, per facilitare la digestione.
Camomilla
Nell’antica Roma la camomilla era utilizzata contro il mal di testa, per curare asma, stati febbrili e infiammazioni, per mantenere sani reni, fegato e vescica.
Tra i rimedi naturali utilizzati dagli antichi romani vi erano anche dragoncello, calendula e prezzemolo.
Plinio riteneva che il dragoncello potesse prevenire l’affaticamento associato all’attività fisica e probabilmente lo consigliò ai soldati romani prima delle lunghe marce.
Gli antichi romani usavano la calendula per far abbassare la febbre e in cosmesi, come restitutivo per la pelle.
A Roma gladiatori ed i soldati romani mangiavano il prezzemolo prima di un combattimento o di una battaglia per migliorare la loro forza e agilità. Era un rimedio utilizzato anche contro l’emicrania e le infezioni urinarie.
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Molti dei rimedi naturali utilizzati dagli antichi romani per la cura di disturbi e malattie prevedevano l’uso di erbe, piante e ortaggi le cui proprietà sono apprezzate ancora oggi. Il cavolo era utilizzato come digestivo e contro il dolore alle articolazioni. I broccoli erano considerati un rimedio universale contro le malattie, mentre dell’aglio si conoscevano i benefici cardio-vascolari. L’alloro veniva usato per facilitare la digestione. Tra i rimedi naturali utilizzati dagli antichi romani vi erano anche finocchio, dragoncello, calendula e prezzemolo.
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Ultimo aggiornamento: 6 luglio 2021
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