Insonnia in Menopausa. Ecco Qualche Consiglio Utile

Insonnia in Menopausa

Cosa succede al corpo con la menopausa? Arriva anche l’insonnia

Diciamo che quello del sonno è un bel problema per le donne che hanno superato gli Anta. Infatti il sonno, superati i 50 anni, cambia: ci addormentiamo con più difficoltà e ci svegliamo in piena notte con molta facilità. Riprendere il sonno? Un miraggio. Facile allora che tachicardia, cambi d’umore, ansia e depressione entrino a gamba tesa sulla nostra vita. Perché ci succede? Esistono soluzioni?

Quale è il segreto per un sonno profondo e ristoratore?

Iniziamo con il dire che qui non abbiamo la pozione magica che vi regalerà un sonno di 8 ore consecutive. Ma qualche consiglio per migliorare la situazione sì, quello lo abbiamo.
Andiamo con ordine.

L’insonnia colpisce soprattutto le donne. Almeno il 50% infatti ne soffre in diverse forme: alcune tardano ad addormentarsi, altre hanno risvegli frequenti durante la notte, altre hanno il risveglio facile perché sono “sempre all’erta”. Altre ancora si svegliano molto presto e poi durante il giorno sono stanche, spossate, e la loro qualità della vita ne risente parecchio. Sappiamo anche che in menopausa, tra i 45 e i 55 anni, di solito chi soffriva già di disturbi del sonno può avere un peggioramento della situazione.

Insonnia in menopausa: il ruolo delle vampate

Insonnia, risvegli frequenti, risvegli precoci… In menopausa molto spesso sono le vampate la ragione di un problema: spesso sono proprio loro che causano la frammentazione del sonno (la cosiddetta “Insonnia intermedia“). Intervenire su questa causa allora può rivelarsi doppiamente utile.

Non solo. Il cambiamento del tono dell’umore e la tendenza alla depressione (due altri sintomi della menopausa) determinano spesso un’insonnia terminale, ovvero quel tipo di insonnia che si verifica al mattino presto. Dovremmo quindi intervenire anche su quest’altra origine del problema. Si tratta di interventi importanti, visto che dormire male e/o poco fa male alla salute.
Soffrire di disturbi del sonno infatti, fa male perché il sonno serve a inibire il cortisolo. Non solo: dormire bene abbassa pressione e frequenza cardiaca. Poi c’è il discorso legato al potenziamento del sistema immunitario: se si dorme male si producono meno anticorpi.

E come se non bastasse ci si mettono anche le gambe…

Sì, proprio così. È la cosiddetta Sindrome delle gambe senza riposo, che non è tanto legata alla menopausa, ma andando avanti con gli anni aumenta, soprattutto tra le donne. La causa può essere la ferritina e il ferro molto bassi (che ne dite di un’analisi allora per un controllo dei valori?),sindrome legata a un problema di risposta non adeguata al calo della dopamina nelle ore serali. Nel 30% dei casi si manifesta con dolore agli arti inferiori e necessità di muovere le gambe.

Insonnia in menopausa: qualche consiglio utile

Vediamo allora quali sono le strategie e gli accorgimenti da adottare per migliorare il nostro sonno. Il primo consiglio è quello di provare a mantenere un buon ritmo del sonno-veglia. Spesso si hanno più disturbi in premenopausa quando l’organismo sta cercando un nuovo equilibrio ormonale. Ma poi passa: in alcune donne durano pochi mesi, in altre qualche anno.

  • Può essere di aiuto l’alimentazione (leggi il nostro articolo in proposito “Cibo e insonnia”) e soprattutto non bere alcolici, soprattutto la sera;
  • Quanto c’è di vero nella relazione tra la carenza di Vitamina D e i disturbi del sonno? Oggi sappiamo che diverse patologie del sonno possono dipendere anche da una carenza di Vitamina D. Come la sindrome delle gambe senza riposo che abbiamo visto sopra e le apnee notturne. Per capirlo basta monitorare i propri livelli di vitamina D, e lo si fa con un banalissimo esame del sangue;
  • Melatonina: quando serve e come usarla. Abbiamo imparato a capire l’importanza della melatonina per una migliore qualità del sonno;
  • Non dimentichiamoci di evitare di stare davanti alla televisione, al computer e/o allo smartphone la sera, magari quando siamo già dentro il letto;
  • Se dormiamo in un ambiente buio e con una temperatura confortevole, aiutiamo il nostro corpo a produrre melatonina in modo naturale ed autonomo.

Il tuo partner ti accusa di russare e tu scendi dalle nuvole?

La colpa non è tua, ma del progesterone. Ma è sempre colpa di un ormone? Direte voi… Sì. Anche in questo caso la colpa è riconducibile all’equilibrio (o, dovremmo dire meglio, lo squilibrio, ormonale).
Forse non tutti lo sanno ma il progesterone è un ormone che ha un effetto importante proprio sulla respirazione, per questa ragione si può iniziare a respirare male e russare. Non solo. Con l’età è facile prendere qualche chilo indesiderato, se si tratta soprattutto di quello addominale e intorno al collo, parliamo di due tipi di grassi che possono favorire proprio le apnee. È importante allora anche per questa ragione rimanere dentro i limiti del proprio peso forma, aiutandosi con una piacevole attività fisica. In molte parlano bene della camminata veloce, una camminata a passo sostenuto, praticata giornalmente, meglio se di mattina e all’aperto.

Redazione VediamociChiara
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>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:

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>>> Per un ulteriore approfondimento consulta la nostra sezione interamente dedicata al tema della ”Menopausa”.
>>> Ne parlano anche le nostre amiche su MenopausaPiù!

Take Home Message
Il sonno superati i 50 anni cambia: ci addormentiamo con più difficoltà e ci svegliamo in piena notte con molta facilità. Riprendere il sonno è un miraggio. Facile allora che tachicardia, cambi d’umore, ansia e depressione entrino a gamba tesa sulla nostra vita. Soluzioni?

Tempo di lettura: 5 minuti

Ultimo aggiornamento: 05 luglio 2024

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