Ecco come evitare il problema dell’atrofia vulvo vaginale
Anche la vagina compie gli anni e al pari del resto del nostro corpo, invecchia. Con l’età cambia e si modifica. Come possiamo prendercene cura per evitare di soffrire di atrofia vulvo vaginale?
Ebbene sì, anche la vagina invecchia!
Come succede per tutto il resto del corpo, anche la vagina cambia con il passare degli anni. Nelle milestone della nostra vita, come pubertà, gravidanza, parto e, ovviamente, anche con la menopausa, i cambiamenti sono importanti. Se intorno agli Anta sul viso ci sono le rughe e tra la chioma qualche filo argentato, aspettiamoci fisiologici cambiamenti anche per la vagina.
In menopausa è il calo di ormoni la causa principale dell’invecchiamento
Il tono muscolare inizia a cambiare e a perdere tonicità già dai 30 anni, sia nella parte intera che in quella esterna della vagina. Me è senza dubbio con l’ingresso in menopausa che ci accorgiamo dei cambiamenti di cui parliamo qui.
I tessuti dell’apparato uro-genitale sono particolarmente sensibili all’effetto degli estrogeni, che tra le altre cose, aiutano a mantenere le pareti della vagina elastiche e lubrificate e contribuiscono a garantire l’equilibrio della flora batterica vaginale, proteggendoci dalle infezioni. La mancanza di estrogeni comporta il progressivo assottigliamento dell’epitelio vaginale (atrofia genitourinaria) e la diminuzione della lubrificazione (secchezza vaginale) con maggior tendenza all’infiammazione locale.
Sintomi e conseguenze dell’Atrofia Vulvo Vaginale
I sintomi che dovrebbero far scattare l’allarme, in modo da intervenire con azioni preventive, sono l’irritazione, il bruciore e il prurito vaginale. Non è raro neanche riscontrare un aumento nella frequenza di cistiti.
Questi aspetti innescano una serie di conseguenze a catena, un effetto domino, che potrebbe portare anche ad evitare il partner per evitare i rapporti sessuali. Un comportamento che rischia così di compromettere anche la qualità della vita sessuale della coppia.
L’atrofia vulvo vaginale da sola non passa…
A differenza di altri disturbi da carenza estrogenica, come le vampate di calore che in genere si attenuano con il passare del tempo, l’atrofia vulvo-vaginale tende a persistere e può peggiorare. Che fare?
Negli anni Settanta, la scrittrice femminista Carla Lonzi (autrice di “La donna clitoridea e la donna vaginale”) scriveva: “La donna non ha ancora scritto il suo Kamasutra”. Oggi questa affermazione non è più applicabile alle nuove generazioni di donne. Ma per chi invece oggi compie 50 anni?
Ripartiamo da qui allora, con qualche consiglio utile, per evitare di commettere l’errore più grande: la rarefazione dei rapporti sessuali.
Parlarne con la propria ginecologa
Rompete il ghiaccio e andate dal vostro ginecologo con l’argomento in tasca. Dopo aver analizzato il vostro caso (oggi per fortuna si parla di “menopause”, al plurale), sarà in grado di proporvi una vasta possibilità di soluzioni: una supplementazione ormonale, ovvero la TOS (Terapia ormonale sostitutiva), una integrazione con nutraceutici specifici, ma anche estrogeni locali, sotto forma di creme, gel, ovuli vaginali, etc, oppure gel a base di acido ialuronico. Oggi c’è anche la terapia con il laser, che agisce sulla mucosa vaginale in modo indolore. Ma bisogna lavorare anche sulla prevenzione, con esercizi specifici per la vagina.
Quali sono allora le soluzioni per l’ atrofia vulvo vaginale ?
Diverse. Vediamole insieme:
- Creme o gel
A base di acido ialuronico, da usare per un uso locale per idratare e riparare la mucosa della vagina. Oppure a base di ormoni che agiscono localmente
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Acido ialuronico in compresse
Il vantaggio dell’assunzione per via orale è che questa modalità è l’unica a garantire la distribuzione omogenea in tutto il corpo. Oltre alla mucosa vaginale, anche occhi, pelle, gengive, cuore, articolazioni e unghie ne gioveranno. Scelta che trova d’accordo le donne che non vogliono la terapia ormonale o per le quali questa scelta (la TOS, Terapia Ormonale Sostitutiva).
- Laser vaginale
La laser terapia, che non prevede l’assunzione di farmaci, stimola il trofismo della mucosa vaginale, risolvendo buona parte della sintomatologia legata all’atrofia vulvo vaginale. Con questa tecnica, che è adatta a tutte le donne, la mucosa vaginale riacquista turgore e idratazione e conseguentemente migliora la secchezza vaginale che causa dolore durante i rapporti sessuali. Tendono a sparire bruciore, infiammazione e disturbi urinari. Questo trattamento può essere ripetuto ogni anno.
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Esercizi di Kegel
La salute della vagina si mantiene anche grazie una corretta igiene quotidiana, così come negli efficaci Esercizi di Kegel. Particolari esercizi dedicati a rafforzare i muscoli pelvici, per risolvere problemi fastidiosi come l’incontinenza (connessi con l’AVV). Esercizi i cui benefici sono riconosciuti anche dal mondo scientifico. Un ottimo modo per prendersi cura del pavimento pelvico.
Redazione VediamociChiara
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>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
- Benessere in menopausa – Il Vademecum dell’associazione ONDA – Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna e di Genere
- SIM – Società Italiana Menopausa
- Raccomandazioni clinico-pratiche in peri e post menopausa e terza età – AOGOI – Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani
- Onda Osservatorio (opuscolo Impara a conoscere i disturbi intimi femminili e scopri come combatterli)
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>>> Per un ulteriore approfondimento consulta la nostra sezione interamente dedicata al tema della ”Menopausa”.
>>> Ne parlano anche le nostre amiche su MenopausaPiù…!
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Take Home Message
Atrofia Vulvo Vaginale – La vagina cambia con l’età. Durante la menopausa, con il calo di estrogeni, tende a perdere elasticità e lubrificazione. Una delle conseguenze più diffuse tra le donne è l’atrofia vulvo vaginale (AVV). Si commette l’errore di credere che passerà da sola. Non è così. Per questo è opportuno parlarne con la propria ginecologa visto che i rimedi ci sono.
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4 risposte
La vagina cambia con l’età… non ci avevo mai pensato. alla prossima visita ne parlerò con la mia ginecologa, io ho 47 anni e iniziano a sentirsi un po’ dovunque… grazie.
Ciao, anche io inizio ad accusare qualche cambiamento (ho 47 anni). Devo parlarne con chi?
Ciao Camilla, grazie per averci scritto. La persona migliore in questi casi, visto che parliamo di cambiamenti che riguardano la sfera della salute e del benessere, è il ginecologo/a. Buona giornata e continua a seguirci, trattiamo l’argomento da sempre da diversi punti di vista. … Redazione VediamociChiara
Ciao Maristella, ci sembra una saggia decisione. Grazie per averci scritto e continua a seguirci anche sui nostri Social: – Facebook – Youtube – GooglePlus – Twitter – Instagram Buona giornata! … Redazione VediamociChiara