La commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha trovato un accordo sulle linee guida per disciplinare in tutta Italia la fecondazione eterologa. Ecco i punti principali
LEA: la fecondazione eterologa deve essere inserita nei LEA (livelli essenziali di assistenza)
L’eterologa deve essere gratuita o si deve ottenere dietro al pagamento di un ticket. La donna deve essere in età potenzialmente fertile, comunque non superiore a 43 anni, per poter ricorrere al SSN.
In ogni caso si sconsiglia il ricorso all’eterologa per le donne over 50.
COPPIE: per accedere all’eterologa deve essere accertata e certificata una patologia che causa in modo irreversibile la sterilità o l’infertilità della coppia.
Possono far ricorso all’eterologa coniugi o conviventi di sesso diverso, maggiorenni, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi.
COLORE PELLE: anche se non è possibile selezionare i Gameti per scegliere particolari caratteristiche fenotipiche, il Centro deve comunque assicurare una ragionevole compatibilità delle principali caratteristiche fenotipiche del donatore (come il colore della pelle) con quelle della coppia ricevente.
CENTRI: solo i centri PMA conformi alle normative regionali in materia di autorizzazione e accreditamento risultano idonei ad effettuare l’eterologa.
GRATUITÀ: non è prevista alcuna retribuzione economica per i donatori.
ETÀ DEI DONATORI: la donazione di Gameti è consentita agli uomini di età compresa tra i 18 e i 40 anni e alle donne di età compresa tra i 20 e i 35 anni.
ANONIMATO: è garantito, sia verso i donatori che verso i riceventi.
NUMERO DONAZIONI: viene previsto un limite massimo di 10 nati per ogni donatore.
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Le linee guide approvate dalla commissione Salute della Conferenza delle Regioni, per disciplinare in tutta Italia la fecondazione eterologa. Nell’articolo i punti principali.
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