Dalla Svezia arriva una proposta provocatoria: un’ora a settimana da dedicare alla “patriottica” procreazione.
Parliamo della nuova politica svedese per le nascite L’argomento è piuttosto attuale, non solo in Italia. In generale in tutto il mondo occidentale: come si possono sostenere in modo corretto le politiche per la natalità? In altre parole come si può stimolare la popolazione ad avere più figli?
Pausa Procreazione – L’ora svedese
Mentre in Italia si tende ad individuare quasi esclusivamente la responsabilità del basso numero delle nascite alla mancanza di sicurezza economica e sociale, in altri paesi non così duramente toccati dalla recessione economica, e dove il welfare sembra funzionare a dovere, la colpa dei pochi fiocchi rosa o azzurri sembra risiedere altrove. Stress e mancanza di tempo sembrano essere i principali fattori da mettere sul banco degli imputati almeno per quel che riguarda alcune società come quelle scandinave.
Non a caso in questi giorni proprio dalla Svezia arriva la proposta al limite del provocatorio: il consiglio comunale di Overtornea ha lanciato la proposta di lasciare ai dipendenti del comune un’ora a settimana da dedicare alla “patriottica” procreazione.
A di là delle polemiche sollevate da coloro che si sono visti “esclusi” da questo bonus (single, dipendenti privati, ecc.), la proposta è tutt’altro che bislacca. La diminuzione delle nascite per paesi come la Svezia o la Danimarca, popolati da pochi milioni di abitanti, può mettere a rischio l’intero assetto sociale, welfare incluso.
Pausa Procreazione – Stress, ansia e natalità
La curiosa proposta svedese comunque getta luce su un problema poco percepito che tocca nel vivo argomenti molto argomenti attuali; procreazione assistita, le cure ormonali e tutte quelle pratiche mediche messe in atto per aumentare le chance di una gravidanza.
Normalmente queste tecniche sono utilizzate a supporto di condizione di fertilità gravemente compromesse di uno o entrambe i partner. Ma l’infertilità, fatto poco noto, non è solo una condizione determinata geneticamente, ma di frequente insorge per via di fattori ambientali sottovalutati: fumo, stress, ansia, inquinamento, ecc.
Pausa Procreazione – Salute Pubblica e Felicità Privata
È difficile, nel caso delle politiche sulla natalità, comprendere il confine labile che esiste tra Salute Pubblica e “Felicità Privata”; un limite delicato che le polemiche dello scorso anno sul #fertilityday hanno evidenziato con particolare clamore. A causa, per lo più, del rozzo ragionamento svolto sull’argomento.
In ogni caso la discutibile proposta svedese, sebbene difficilmente applicabile in Italia, ha il merito di rimettere al centro un punto fondamentale del sistema del Welfare: una scarsa natalità mette in moto un meccanismo che pregiudica l’intero edificio del welfare e, in ultima analisi, può sul medio periodo, può portare ad un peggioramento dell’assistenza sanitaria.
Dott.ssa Luana Longo farmacista per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
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Dalla Svezia arriva una proposta provocatoria: un’ora a settimana da dedicare alla “patriottica” procreazione.
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Una risposta
però questi svedesi… : ))