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Il microbiota giusto

Il microbiota, vera e propria dote per il benessere e la salute intima femminile

Sarà bene iniziare a pensare al microbiota vaginale come ad una valigia: quando li dentro c’è tutto quello che ci serve, il benessere e la salute femminili sono garantiti e le nostre mete assicurate.

Il microbiota, immaginiamolo come una valigia

Il microbiota è come la valigia che ci portiamo dietro nei diversi viaggi che facciamo nel corso della vita. Con un contenuto diverso, a seconda delle nostre mete:

  • A 10 anni la meta è il paese dei tuoi, in compagnia di sorelle e cugini
  • A 18 anni si cambia registro: con la comitiva si punta ad Amsterdam
  • A 30 anni si sogna la crociera con lui. Se c’è. Altrimenti Formentera con le amiche
  • A 50 anni, Stati Uniti d’America. Da sola? In compagnia? Non importa. Vogliamo goderci la vita!

Così come per ogni età abbiamo un obiettivo preciso, per ogni età abbiamo anche un particolare microbiota. Un processo costellato di cambiamenti che avviene senza neanche che ce ne accorgiamo. Questo se non altro quando tutto fila liscio.

La fila al controllo dei bagagli…

Se vogliamo continuare con la nostra analogia allora, in alcune fasi della nostra vita il nostro microbiota (valigia) potrebbe non essere quello giusto, non essere nella sua forma migliore, avere cose che non ci servono per stare bene e troppe che invece ci fanno stare male. E questo per ragioni diverse:

  • Uso inappropriato di antibiotici
  • Modificazioni ormonali
  • Un periodo di forte stress
  • Cambiamenti fisiologici come quelli che si verificano nella menopausa
  • Etc.

Ma per poter affrontare le insidie che si mettono tra noi donne e la vita (Malattie infettive, HPV, Infertilità, Parto pretermine, Atrofia vaginale, etc.), un microbiota in salute è un fattore indispensabile. Senza dimenticare che il microbiota influisce anche sul nostro sistema immunitario. Un microbiota con predominanza di batteri “buoni” infatti:

  • Previene l’insorgenza di infezioni. Quelle provocate da batteri, virus, funghi, protozoi
  • Mantiene il benessere riproduttivo e quindi le condizioni ottimali per l’instaurarsi di una gravidanza e perché questa si svolga al meglio
  • In gravidanza risponde nel modo migliore alle diverse necessità legate alla crescita e allo sviluppo sano del feto, così come alla perfetta riuscita del parto
  • Mantiene il benessere durante il climaterio, dal momento che è stato studiato che le alterazioni del microbiota dovute ad un deficit di lattobacilli sono collegate all’insorgenza della vulvo-vaginite atrofica

È corretto allora pensare al microbiota vaginale come ad un marker del benessere e della salute.

Ma come si fa a fare la valigia perfetta per tutte le nostre mete?

Visto che sappiamo bene che c’è microbiota e microbiota è giusto porsi la questione: quali sono le comunità di batteri presenti nel nostro microbiota più amiche della salute femminile? Sappiamo che le comunità che vivono nell’ambiente vaginale sono 5. Al primo posto troviamo quella più salutare, la CST 1, dove CST sta per Community State Types, (ovvero un tipo di comunità), in questo caso quella a dominanza Lactobacillus crispatus.

Altri gruppi di batteri sono tutto tranne che amici. Si pensi ad esempio al microbiota vaginale a dominanza Lactobacillus gasseri, che oggi sappiamo fortemente correlato con l’infertilità idiopatica (ovvero un’infertilità senza una causa apparente e spiegabile).

La maggior parte dei lavori scientifici sui vaginotipi è unanime nel considerare il Lactobacillus crispatus come il più protettivo tra i lattobacilli vaginali e quello maggiormente presente nel microbiota vaginale delle donne sane.

I vantaggi che ci regala questo batterio sono tanti. Tutti molto importanti:

  • È il lattobacillo vaginale con la maggiore capacità di produrre acido lattico (naturale protezione)
  • Aiuta nel mantenere i valori di pH ≤4
  • Ripristina l’eubiosi e riduce l’instabilità vaginale
  • È il lattobacillo che dimostra la maggiore azione antagonista diretta contro infezioni vaginali (Chlamydia, Candida, Gardnerella, Trichomonas vaginalis, HPV)
  • Aumenta in maniera significativa la riuscita dell’impianto e
 il numero di bambini nati

Gli svantaggi che derivano dalla sua assenza o scarsa presenza sono evidenti e ci dicono molto sulla sua importanza:

  • L’atrofia tissutale correlata con l’assenza di Lactobacillus crispatus. Non c’è da stupirsi allora se il più frequente microbiota vaginale della donna in peri- e post-menopausa è caratterizzato dall’assenza di Lactobacillus crispatus (di contro, il rischio di sviluppare vulvovaginite atrofica si riduce di 25 volte nelle donne con CST I)
  • In menopausa, in caso di Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS), la somministrazione di estrogeni aumenta
 il consorzio lattobacillare vaginale solo
 se è presente qualche lattobacillo

Crispact®, per raggiungere tutte le nostre mete!

La domanda a questo punto è più che legittima: come fare per integrare il microbiota laddove si evidenziano delle carenze o disbiosi? Oggi abbiamo una bella chance: ci viene concessa la possibilità di portare con noi, in aggiunta al nostro trolley, anche un comodo bagaglio a mano: gli integratori, in particolare quelli con Lactobacillus crispatus M247, in commercio con il nome di Crispact®, che ha mostrato di soddisfare i criteri di qualità e vitalità richiesti dal nostro Ministero della Salute per i probiotici.

Rispetto agli altri prodotti in commercio Crispact® ha alcune importanti caratteristiche:

  • Ha un alto tasso di colonizzazione, è quindi capace di colonizzare l’ambiente vaginale e intestinale
  • È il Lactobacillus crispatus più studiato al mondo (cfr. con quelli pubblicati su PUBMED, la più grande banca dati di letteratura scientifica biomedica)
  • È resistente al metronidazolo, per cui può essere somministrato durante la terapia con questo antibiotico
  • Vanta un elevato quantitativo di lattobacilli (20 miliardi di UFC, Unità Formanti Colonie)

Crispact® è indicato per ripristinare il corretto microbiota vaginale.

Indicazioni utili:

  • Crispact® è venduto in stick orosolubili, da sciogliere in acqua o direttamente nel cavo orale. La posologia è quella di 1 stick al giorno, per non meno di 90 giorni
  • Crispact® deve essere conservato a una temperatura compresa tra +2°C e +8°C
  • È adatto a tutte le donne, dalla pubertà alla menopausa
  • Non contiene né glutine né lattosio

 

Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata

>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:

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– Le secrezioni vaginali non sono tutte uguali

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Take Home Message
Il microbiota vaginale è una vera e propria dote per il benessere e la salute intima femminile. Sarà bene iniziare a pensarlo come ad una valigia: quando li dentro c’è tutto quello che ci serve il benessere e la salute femminili sono garantiti e le nostre mete assicurate. E laddove invece c’è una carenza abbiamo a disposizione integratori di qualità, come Crispact®.

Tempo di lettura: 7 minuti

Ultimo aggiornamento: 22 aprile 2024

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